ricorsività La proprietà di essere ricorsivo, cioè ricorrente. Teoria della r., o della ricorsione, o computabilità, la disciplina che si occupa di fornire una caratterizzazione matematica del concetto [...] e D. Hilbert nel 1918), cioè il problema se, per una data teoria formale T, esista un algoritmo per determinare se una formula A sia o non sia non è che un algoritmo espresso in un linguaggio comprensibile per quell’elaboratore. Perciò l’indagine con ...
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Matematico, fisico e filosofo naturale (Basilea 1707 - Pietroburgo 1783). Sono poche le aree della matematica e della fisica contemporanee a cui E. non dette un importante contributo. La sua energia [...] algebrico-analitico portarono la matematica al di là del linguaggio geometrico dei suoi predecessori. La capacità di calcolo formale e la sua fiducia nel formalismo lo condussero talvolta a eccessi matematici (divisione per zero o per infinito ...
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Matematica
Termine, derivato dall’appellativo al-Khuwārizmī («originario della Corasmia») del matematico Muḥammad ibn Mūsa del 9° sec., che designa qualunque schema o procedimento sistematico di calcolo [...] persona che confronta due parole. Esprimeremo questo a. in un linguaggio naturale un po’ rigido, tenendo presente che questa descrizione informale in quanto in nessun altro modo rigoroso di costruzione formale di a. è stato possibile creare a. non ...
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Chimica
Notazione che utilizza simboli e indici per dare informazioni relative alla composizione atomica e alla struttura di una molecola. Infatti a seconda del grado di dettaglio utilizzato è possibile [...] affiancando e poi definitivamente rimpiazzando il vecchio rito formale delle legis actiones. Il processo formulare, abbreviata in f.b.f. o fbf), espressione di un linguaggio simbolico conforme a particolari regole di formazione.
Religione
Frase o ...
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Matematico tedesco (Königsberg 1862 - Gottinga 1943). È la figura più notevole della matematica della prima metà del Novecento e forse dell'intero secolo. A Königsberg frequentò l'università con [...] propose perciò di trasformare le teorie in sistemi puramente formali di segni (i simboli linguistici in cui si esprimono le teorie stesse una volta fissata in modo rigido la morfologia del linguaggio) e di assumere come "sicure" solo le manipolazioni ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] J. Locke), ora l’aspetto logico, come processo di deduzione formale da premesse, modellato sul tipo della d. matematica (R. una successione finita di espressioni A1,..., An di un linguaggio L di un sistema formale T si dice d. di un’espressione A di ...
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Logico e filosofo statunitense (n. Bayshore, New York, 1940 - m. 2022); docente della Rockefeller University (New York) dal 1968 al 1976, dal 1977 ha insegnato alla Princeton University. Ha elaborato una [...] semantica formale per la logica intuizionistica e per quella modale, estendendo successivamente i risultati di quest'ultima all'analisi filosofica del riferimento dei termini del linguaggio naturale. Di qui è nata la teoria causale del riferimento, ...
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Matematico (Cuneo 1858 - Torino 1932), prof. di calcolo infinitesimale alla univ. (dal 1890) e all'Accademia militare di Torino, socio nazionale dei Lincei (1929); uno dei maggiori matematici italiani [...] di un utile e rigoroso formalismo logico; la rigorosa critica logico-formale dei fondamenti dell'aritmetica, della degli inventori. Elaborò e tentò la diffusione di un linguaggio scientifico internazionale (latino sine flexione o interlingua). Tra le ...
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STATISTICA
Pietro Muliere
Ester Capuzzo
(XXXII, p. 506; App. I, p. 1018; IV, III, p. 447)
''Statistica'' è un termine con un significato amplissimo sia per la varietà delle applicazioni sia per le [...] Gran parte del pensiero scientifico ne adotta il linguaggio e le proposte metodologiche. Le definizioni che vengono varianza e se le variazioni periodiche sono state rimosse. Formalmente una serie storica è detta ''strettamente stazionaria'' se la ...
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TEORIE FORMALIZZATE
Aldo Marruccelli
. Una t. deduttiva T è un insieme di enunciati espressi in un determinato linguaggio (ordinario o simbolico) suscettibile di interpretazioni su opportuni insiemi [...] una certa interpretazione. Si parla di "t. f. in senso stretto" (o anche di "sistema formale" o "formalismo") quando T è costituita soltanto dal suo linguaggio simbolico, dal suo apparato deduttivo (insieme degli assiomi e regole di deduzione) e dai ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...