La grande scienza. Neuropsicologia del linguaggio
Luigi Pizzamiglio
Salvatore Maria Aglioti
Neuropsicologia del linguaggio
L'oggetto della neuropsicologia è lo studio della relazione tra fenomenologia [...] . Inoltre, essa prescinde da una precisa realizzazione formale che può essere tanto vocale, come nel caso il reale contributo da essi dato alla comprensione delle basi nervose del linguaggio.
Per lo studio del rapporto tra il cervello e l'uso di ...
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Autismo
Salomon Resnik
Paola Bernabei
Il termine tedesco Autismus, dal greco αὐτός, "stesso", coniato dallo psichiatra svizzero E. Bleuler, designa, in senso generale, la patologia caratterizzata dalla [...] presentarsi come assenza totale, quando il funzionamento cognitivo corrisponde a un grave ritardo mentale, fino a un linguaggioformalmente discreto, sul piano grammaticale e sintattico, ma bizzarro dal punto di vista del contenuto e della modalità ...
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Neurone
Pietro Calissano
Il termine neurone venne coniato da W. Waldeyer-Hartz nel 1891, per indicare le cellule presenti nel sistema nervoso (v. cap. Cellule e tessuti, Tessuti, Tessuto nervoso). L'attività [...] un complesso sistema di comunicazione che si basa su un meccanismo formale in qualche modo assimilabile a un vero e proprio codice.
un sistema combinatorio analogo a quello usato nel linguaggio verbale. La teoria selettiva della formazione dei ...
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Immaginazione
Alberto Oliverio
Bruno Callieri
Definita genericamente, l'immaginazione è la facoltà di formare immagini mentali, di trasformarle, di svilupparle e anche di deformarle. Nel linguaggio [...] l'informazione sulla base di annotazioni, regole e procedure formali. Infine, una terza posizione guarda alle immagini secondo che si riallacciano alle strutture e alle funzioni del linguaggio tipiche dell'emisfero sinistro, dall'altro, di attività ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] 1839-1917), che nel 1902 propose una completa e formale teoria della propagazione dell’eccitamento come un’onda di depolarizzazione e K. Wernicke (1848-1904) riguardo ai centri corticali del linguaggio, o quella non meno nota tra Ferrier e F. Goltz ( ...
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Unità capace di esplicare una determinata funzione, sia isolatamente, sia come parte di un sistema.
Biologia
Unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita da diversi tipi di tessuti associati per [...] della quale fa parte, e un elemento oggettivo/formale, costituito dall’ufficio che esprime il complesso delle livelli dello psichico.
In psicanalisi, simbolica d’o. e linguaggio d’o. sono l’espressione simbolica, attraverso determinati o., ...
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Diritto
Mezzo straordinario di impugnazione avente ad oggetto una sentenza di condanna divenuta irrevocabile. Sia per la fase di incardinamento della richiesta, sia per lo stesso giudizio di revisione, [...] figurative. Il lavoro investe problemi di carattere storico, estetico, formale e presuppone, in ogni caso, un’estrema fedeltà critica l’uso di stilare partiture complete, liberando il linguaggio da molte convenzioni.
Voci correlate
Cosa giudicata. ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] XIII sec. non si rintracciano testimonianze di una formale organizzazione accademica della Facoltà di medicina con professori, studi accademici, ma la sottigliezza epistemologica, il linguaggio scolastico infarcito di termini tecnici arabi (le nuove ...
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Il Rinascimento. La medicina
Nancy Siraisi
Andrea Carlino
La medicina
La medicina come disciplina
di Nancy Siraisi
Nel XV e nel XVI sec. la medicina occupava un posto importante tra le discipline [...] ne hanno riecheggiato le idee e il linguaggio, mescolandoli però semplicemente ad altre parallele spiegazioni rimedi 'segreti' di loro invenzione.
La chirurgia, anche se formalmente indicata come uno dei tre strumenti della medicina, da secoli si ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. La medicina
Donald Harper
Etsuo Shirasugi
Catherine Despeux
La medicina
1. La nascita della medicina
di Donald Harper
In Cina gli yi, i medici, hanno portato [...] aveva perso il suo significato magico-religioso, divenendo una formalità sociale. Nel periodo di attività di Chunyu Yi avvennero all'importanza dell'uccello nello sciamanesimo. Il linguaggio usato per spiegare le manipolazioni dell'ago conferma ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...