Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] P. non è un epigono, perché ha creato un suo linguaggio sontuoso, nobile, maestoso, che riflette nelle lettere e nei documenti 1247 al gennaio del 1249 si assunse anche la responsabilità formale del contenuto dei documenti di Federico II: infatti, in ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] è del tutto improponibile in questo tipo di 'poesia formale'. Qualche irregolarità metrica dipende forse dalla mimesi di della poesia settaria sotto veste d'amore" (L. Valli, Il linguaggio segreto di Dante e dei 'Fedeli d'Amore', Milano 19942 [Roma ...
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Giudici, Regno d'Italia
Mario Ascheri
Thomas Szabó
Nel corso del lungo periodo federiciano giunse a maturazione una trasformazione profonda delle istituzioni pubbliche nel Regno. Essa non poté non [...] consulente realizzava una sorta di contrappeso al formale predominio locale di giudici (giudicanti) forestieri. pp. 77-107.
E. Artifoni, Retorica e organizzazione del linguaggio politico nel Duecento italiano, in Le forme della propaganda politica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Giovio
Franco Minonzio
Storico tra i più autorevoli nell’età sua, Paolo Giovio andò incontro a un pesante e duraturo discredito a partire dalla seconda metà del Cinquecento fino alla rivalutazione [...] Giovio deve, oltre all’elasticità e alla fastosità del suo linguaggio negli usi volgari, ad es. nelle lettere, anche – coperta da una notevole sequenza di biografie. Su un piano più formale, i vuoti sono colmati da riassunti, o epitomi, sul modello ...
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GUALTERUZZI, Carlo
Monica Cerroni
Nacque a Fano il 5 marzo 1500 da Niccolò da Piagnano e da una certa Diana, morta intorno al 1544.
Il luogo di nascita si deduce dall'appellativo "da Fano" con cui spesso [...] di Bernardo Ochino, che aveva da poco sottoposto a revisione formale il Beneficio di Cristo. L'opera, scritta da Benedetto A tale proposito, documento degno di attenzione appare il linguaggio degli epistolari di molti dei protagonisti, e tra questi ...
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CANAL, Nicolò
VVentura
Nato a Venezia nel 1415 da Vito (Guido) di Giacomo e Bianca Muazzo (da non confondere con un omonimo nato nel 1410 da un altro Vito Canal figlio di Francesco), era presentato [...] rischiando di complicare le relazioni con quello Stato per il linguaggio intempestivo usato (in quell'occasione spinse il suo viaggio fino ai primi di giugno, quando ormai ogni rapporto anche formale tra il re e l'ambasciatore veneziano era cessato, ...
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DELLA CESA (Dalla Cesa, Della Chiesa), Pompeo
Lionello Giorgio Boccia
Fu figlio di un Vincenzo, del quale si ignora il mestiere.
Il padre P. Morigia (Nobiltà di Milano, Milano 1595) non cita il D. nel [...] di girali e trofei, trovarono col D. una nuova organizzazione formale. Egli non disdegnava i vecchi moduli, specie nei primi lavori, canoni della moda civile.
In parallelo a questo linguaggio, il D. approfondì altre possibilità espressive, certo ...
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Legislazione imperiale
MMaria Gigliola di Renzo Villata
Un'adeguata trattazione del tema postulerebbe una previa ricognizione di tutto il materiale legislativo disseminato nelle diverse raccolte e uno [...] accorta cautela, della moderna nozione di legge, in senso formale e sostanziale (Astuti, 1973), per ricomprendere nella ' inseriva la costituzione federiciana, che manifestava con solennità di linguaggio la concordia di intenti e di azioni, a cui ...
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FRULLANI, Leonardo
Renato Pasta
Nacque il 13 giugno 1756 a San Giovanni alla Vena, presso Pisa, da Domenico e Rosa Batini. Appartenente a una famiglia di piccoli proprietari, ricevette i primi rudimenti [...] Etruria per volontà del Bonaparte, essa passava sotto la sovranità formale dell'infante di Spagna, Ludovico di Borbone-Parma, giunto eloquenza in cui sottolineava il nesso tra sviluppo del linguaggio e progresso dello spirito umano, auspicando anche l ...
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DELLA ROCCA, Sinucello (detto Giudice di Cinarca)
Jean-A. Cancellieri
Nacque, secondo il cronista del sec. XV Giovanni Della Grossa, - la cui opera storica costituisce la fonte locale di gran lunga più [...] dell'isola) sotto una luce favorevole a Genova e promette, in un linguaggio solenne, la sua protezione ai Genovesi ed ai Bonifacini. Questo trattato, che appariva, almeno dal punto di vista formale, come un accordo da potenza a potenza, è la migliore ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...