Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] Lange esorcizzò il caos con liriche di estremo rigore formale, ma dominante fu la ricerca di valori alternativi Baudelaire e alla poesia surrealista, si impegnano in una rielaborazione del linguaggio: oltre a M. Strunge, vanno ricordati S. U. Thomsen ...
Leggi Tutto
(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] in prosa Lan («Mai», 1960). Questa dinamicità linguistica e formale, in cui si riflette una nuova percezione del mondo, vulnerabilità e quella del mondo intorno a lui, utilizzando un linguaggio scarno, prossimo all’arabo della prosa, e lontano da ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] verso esperienze più marcatamente espressioniste; una ricerca più formale e costruttiva interessa l’opera di F. e T (1966-71) di Lubiana, si evidenziano originali elaborazioni dei linguaggi artistici e il ruolo crescente dei nuovi media. In campo ...
Leggi Tutto
Stato dell’Oceania, situato a 2.000 km a SE del continente australiano.
Il territorio della N. è composto da due grandi isole (Isola del Nord e Isola del Sud), separate dallo Stretto di Cook, e da alcune [...] gli sviluppi successivi è F. Sargeson, che affronta con linguaggio colloquiale e ironico i grandi temi dell’isolamento e della è J.K. Baxter, poeta di notevole sapienza formale. La generazione successiva, sostenuta da una fioritura di riviste ...
Leggi Tutto
Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] . A seconda delle proporzioni fra le varie parti e dei motivi formali in esse, si ebbero i vari tipi (fig. C).
L infinito. La locuzione o. di grandezza è usata nel linguaggio scientifico per indicare il valore numerico approssimativo di una grandezza ...
Leggi Tutto
(it. Portorico) Isola delle Grandi Antille che, insieme ad altre isole minori (9104 km2, con 3.971.020 ab. nel 2009), forma il Commonwealth of P., liberamente associato agli USA (dei quali adotta anche [...] linguistico i tentativi di tradurre in ortografia fonetica il linguaggio dei contadini meticci, detti appunto jíbaros. A. verso un maggiore intimismo e una più raffinata ricerca formale. A tale rinnovamento hanno contribuito in particolare l’opera ...
Leggi Tutto
Stato dell’Africa australe, confinante per breve tratto, a NE, con il Mozambico e per il resto circondato da territorio della Repubblica Sudafricana (Mpumalanga e Kwazulu-Natal). Nell'aprile 2018 il Paese [...] parte delle terre coltivabili. Nella loro cultura e nel loro linguaggio si riscontrano strette affinità con i vicini Zulu del Natal ( ’anno dopo, nonostante il divieto alla costituzione formale dei partiti politici, le opposizioni si aggregarono ...
Leggi Tutto
In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti; anche, ciascuno dei punti che vengono fissati in una convenzione, in un accordo.
Diritto
Nel diritto privato, in generale, contratto, in [...] collocamento di titoli; è anche un accordo formale fra azionisti per il controllo della società.
il raggiungimento di obiettivi o lo svolgimento di programmi comuni.
Religione
Nel linguaggio biblico, il p. (ebr. bĕrith; gr. διαϑύκη; lat. ...
Leggi Tutto
Oratore ateniese (436-338 a. C.). Seguace del sofista Gorgia, aprì ad Atene una scuola per l'insegnamento dell'eloquenza; nelle sue orazioni perorò l'unità panellenica in funzione antipersiana. Invocò [...] Tessaglia presso Gorgia, accettandone la psicagogia, per cui il linguaggio è soprattutto mezzo di persuasione. Fino al 390 fu "eristici", quanto contro i fautori di una preparazione retorica formale), ebbe vasta eco; suoi allievi furono molti dei più ...
Leggi Tutto
Commonwealth Nel linguaggio politico inglese, la comunità organizzata dei cittadini, la società politica. Ufficialmente il termine fu adottato nel periodo cromwelliano (1649-60) ed equivalse a ‘Repubblica’. [...] , in particolare, la piena autonomia legislativa dei dominions rispetto alla Gran Bretagna e segnò, per così dire, l’atto formale di nascita del British C. of Nations.
Il lento processo evolutivo che aveva dato vita al C. era comunque destinato ...
Leggi Tutto
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...