Pittore (S. Angelo in Vado 1540 circa - Ancona 1609). Allievo del fratello Taddeo, fu attivo in tutta Italia, specie a Firenze (affreschi della cupola del duomo, 1575-79), e a Venezia (Federico Barbarossa [...] descrizione naturalistica, in una normalizzazione del linguaggio manieristico perfettamente in sintonia con le in S. Sabina, opere di estrema eleganza e di un rigore formale quasi arcaizzante, permeato di richiami al Quattrocento toscano. Di nuovo in ...
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Poeta, drammaturgo e librettista inglese naturalizzato statunitense (York 1907 - Vienna 1973), tra le massime personalità della poesia in lingua inglese del Novecento. Leader negli anni Trenta dei poeti [...] poetica di A. registra una sensibile evoluzione in senso morale e religioso, l'uso di un linguaggio sempre più oscuro e l'adozione di una sperimentazione formale assai accentuata (For the time being, About the houseThe age of anxiety).
Vita e opere ...
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Scrittore portoghese (n. forse 1525 - m. 1580). I dati biografici, desunti in gran parte dalla sua opera, sono quasi tutti incerti. Nacque presumibilmente a Lisbona (o forse a Coimbra) e la sua formazione [...] ottava rima ecc.); un certo gusto per il gioco formale e per una sorta di complicato concettismo rese particolarmente dall'incontro di questi diversi materiali presentati in un linguaggio poetico sonante e armonioso. Il poeta inserisce nel quadro ...
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Poeta statunitense (West Hills, Long Island, 1819 - Camden, New Jersey, 1892). Fortemente legato a una visione armonica dell'universo naturale, che trova nei fondamenti progressisti del trascendentalismo [...] tratti più vari della realtà coeva si fondono in un linguaggio magmatico e innovativo, fitto di contaminazioni e di neologismi, di l'apparente rozzezza del verso whitmaniano dal decoro formale dei modelli canonici della tradizione inglese, fece ...
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Architetto danese (Copenaghen 1902 - ivi 1971). Aderente al linguaggio "internazionale" europeo, ne ha utilizzato i moduli espressivi filtrandoli attraverso una nuova sensibilità, con una acuta coscienza [...] generale dell'architettura scandinava elaborando una tematica in grado di conciliare l'orientamento "neo-empirista" con un maggior rigore formale. Tra le sue opere si ricordano il municipio di Sollerod (1942) e, in epoca più recente, la Fabbrica Novo ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1930 - Rolle, Svizzera, 2022). Tra i massimi esponenti del movimento francese nouvelle vague, si è sempre contraddistinto per la sua produzione attenta alle forme [...] regole dello spettacolo. Alla critica radicale del linguaggio cinematografico tradizionale, si unì, nei film successivi prevalere (pur nella fedeltà a un'idea di cinema come rischio formale e ideale e a uno stile sempre innovativo e sperimentale) nei ...
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Scultore tedesco (Osterode 1460 circa - Würzburg 1531). L'opera di R. rappresenta una delle più alte espressioni del linguaggio plastico tardogotico tedesco. I suoi capolavori, soprattutto altari in legno, [...] di M. Schongauer, raggiunse i migliori risultati della maturità nei suoi altari: opere di grande perfezione formale, sottolineata dall'effetto di superficie dato dalla rinuncia alla finitura cromatica delle sculture lignee, che spesso presentano ...
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Poeta francese (Tours 1923 - Parigi 2016). Dopo aver compiuto studi di matematica e filosofia, B. entrò in contatto a Parigi con il gruppo dei surrealisti. Ha preso poi al Collège de France la [...] in raccolte che attestano tutte un'intensa tensione speculativa, morale e formale: Du mouvement et de l'immobilité de Douve (1953), il poeta afferma la speranza o la fede che al linguaggio poetico sia concesso di giungere almeno al "suono del colore ...
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Architetto italiano (Milano 1921 - ivi 2012). Attivo anche nei campi dell'urbanistica e del design, la sua ricerca si caratterizza per l'attenzione ai materiali e alle tecniche costruttive, anche al fine [...] al Politecnico di Milano nel 1948, si è formato nel clima di critica al linguaggio razionalista per una maggiore semplificazione formale; affianca all'attività professionale un'intensa attività didattica soprattutto all'estero. È stato visiting ...
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Regista cinematografico finlandese (n. Orimattilä, Uusimaa, 1957). Dal 1981 ha realizzato numerosi film, segnalati nei festival internazionali per la spregiudicata libertà del linguaggio e l'originalità [...] premio speciale della giuria a Cannes), Laitakaupungin valot (Le luci della sera, 2006) ha continuato sulla linea di un rigore formale, debitore di Y. Ozu e R. Bresson con dialoghi ridotti al minimo e la macchina da presa spesso fissa sui personaggi ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...