Pittore (Canale, Serino, 1657 - Barra, Napoli, 1747). Allievo di suo padre Angelo, nel 1674 si trasferì a Napoli dove studiò con F. De Maria. Determinante per la sua formazione fu la lezione di L. Giordano, [...] ). I contatti con l'ambiente romano classicista e marattesco condussero S. alla ricerca di un maggiore equilibrio formale e a un linguaggio talvolta venato di accenti accademici; tra le opere migliori di questo periodo è la Cacciata di Eliodoro (1725 ...
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Pittore tedesco (n. Waltersdorf 1932). Ha studiato a Dresda approfondendo tecniche diverse, dall'acquerello alla pittura murale, e maturando un saldo linguaggio figurativo legato alle istanze del realismo [...] für den kapitalistischen Realismus". Perfettamente padrone dei mezzi pittorici, sia in senso neorealista sia nell'ambito della pura azione formale, R., fin dal 1962, ha voluto creare nei suoi quadri un'oggettività priva di emozioni, prendendo come ...
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Logico e filosofo statunitense (n. Bayshore, New York, 1940 - m. 2022); docente della Rockefeller University (New York) dal 1968 al 1976, dal 1977 ha insegnato alla Princeton University. Ha elaborato una [...] semantica formale per la logica intuizionistica e per quella modale, estendendo successivamente i risultati di quest'ultima all'analisi filosofica del riferimento dei termini del linguaggio naturale. Di qui è nata la teoria causale del riferimento, ...
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Poeta (Riva Ligure 1874 - Torino 1953). Fu allievo di A. Graf all'univ. di Torino, dove insegnò dal 1935. La sua poesia si svolse secondo modi parnassiani e soprattutto dannunziani, lontana da ogni vera [...] intimità e sensualmente intesa alla ricerca della bellezza formale. Tale estetismo diede le sue note più artificiose nelle poesie di ), e specialmente nei Versetti (1931), dove in un linguaggio più sobrio si esprime un caustico senso dell'effimero. Un ...
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Matematico (Cuneo 1858 - Torino 1932), prof. di calcolo infinitesimale alla univ. (dal 1890) e all'Accademia militare di Torino, socio nazionale dei Lincei (1929); uno dei maggiori matematici italiani [...] di un utile e rigoroso formalismo logico; la rigorosa critica logico-formale dei fondamenti dell'aritmetica, della degli inventori. Elaborò e tentò la diffusione di un linguaggio scientifico internazionale (latino sine flexione o interlingua). Tra le ...
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Pittrice (Berlino 1877 - Murnau 1962). Studiò presso l'accademia di Düsseldorf e soggiornò negli USA; nel 1901 fu a Monaco allieva e compagna di V. Kandinskij, con il quale (1903-08) viaggiò attraverso [...] , con il quale condivise la propria ricerca di sintesi formale e cromatica. Membro dal 1911 del Blaue Reiter, predilesse il contenuto emotivo della raffigurazione, il recupero del linguaggio pittorico popolare. Nel 1957 donò alla Städtische Galerie ...
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Scrittore messicano (Città di Messico 1940 - Bloomington, Indiana, 2015). Il suo primo romanzo, Gazapo (1965), si iscrive nell'ambito del movimento detto de la Onda che, con linguaggio non letterario e [...] si proponeva di descrivere il mondo giovanile messicano e i suoi conflitti. L'attenzione alla realtà e la sperimentazione formale caratterizzano anche i suoi romanzi successivi (Obsesivos días circulares, 1969; La princesa del palacio de hierro, 1974 ...
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Regista e sceneggiatore statunitense, nato a Newark (New Jersey) l'11 settembre 1940.
Influenzato dal cinema di J.-L. Godard e dalla scuola underground statunitense, diede piena espressione al proprio [...] virtuosismo formale nei film Sisters (1973; Le due sorelle) e Phantom of the Paradise (1974; Il fantasma del palcoscenico). Il Omicidio in diretta), in cui ha ribadito il suo linguaggio pieno di vorticosi piani-sequenza, panoramiche circolari e un ...
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Nivola, Costantino
Simona Ciofetta
Scultore italiano naturalizzato statunitense, nato a Orani (Nuoro), il 5 luglio 1911, morto a New York il 5 maggio 1988.
Con un costante approccio sperimentale elaborò [...] particolare linguaggio espressivo recuperando suggestioni iconiche arcaiche e archetipiche d'intensa emotività mediante le specifiche qualità del materiale usato (pietra, marmo e terracotta, ma anche cemento), e una rigorosa astrazione formale. Negli ...
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Chia, Sandro (propr. Alessandro)
Pittore e scultore, nato a Firenze il 26 febbraio 1946. Ha studiato, a Firenze, presso l'Istituto d'Arte (1962-67) e ha completato la sua formazione all'Accademia di Belle [...] si è accostato alla figurazione elaborando un linguaggio fortemente allusivo, bizzarro, denso di riferimenti da accesi impasti cromatici, appare orientata verso una progressiva dissoluzione formale. Vedi tav. f.t.
bibliografia
A. Seymour, The ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...