DE MAIO, Paolo
Mario Alberto Pavone
Figlio di Giovanni Pietro e di Ovidia Izzo, nacque a Marcianise (Caserta) il 15 genn. 1703.
Il De Dominici (1745), inserendolo tra i discepoli di Francesco Solimena, [...] una sottile inclinazione verso un tipo di idealizzazione formale di matrice dichiaratamente reniana. Nel 1734 vennero portate delle Grazie a Caponapoli consentono di osservare come il linguaggio del pittore si fosse venuto spingendo in una direzione ...
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MALIPIERO, Riccardo
Virgilio Bernardoni
Nacque a Milano il 24 luglio 1914, figlio del violoncellista Riccardo e di Maria Pezzutti. Compì studi musicali di pianoforte, diplomandosi al conservatorio di [...] Bontempelli (Parma 1942), che nell'impianto vocale tradizionale, deliberatamente non veristico, fa uso di un asciutto linguaggio atonale e di schemi formali di tipo strumentale. A partire da Minnie la candida il modello del M. divenne L. Dallapiccola ...
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GUASTAFERRO, Antonino
Pasqualino Bongiovanni
Nacque a Santa Caterina Villarmosa (nell'odierna provincia di Caltanissetta) il 2 ag. 1736 da Giuseppe, giudice della corte civile, e Clara Bruno.
Dal 1751 [...] più significative del G. che si mostra orientato verso la ricerca di una politezza formale, riconducibile, più che al neoclassicismo in senso stretto, al linguaggio di P. Batoni, scrutato durante il suo lungo soggiorno romano (Bongiovanni, 2002, p ...
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GUINDANI, Giuseppe
Renata Casarin
Nacque a Mantova il 29 marzo 1886 da Lucio e Carlotta Baratti. Con V. Nodari Pesenti, A. Bresciani, M. Moretti Foggia, A. Monfardini e M. Lomini fece parte, insieme [...] come una serie di "studi", fondendo in un linguaggio autonomo e franco istanze simboliste e secessioniste di dipinti il colorismo di stampo veneto si contamina con la ricerca formale di Valori plastici, annunciando il precipitare della sua pittura in ...
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DANESE di Cecco (da Viterbo)
Enzo Bentivoglio
Dai documenti risulta capomastro e architetto attivo essenzialmente a Viterbo in un periodo di mezzo secolo, dal 1467 al 1518,anno della sua morte.
Il merito [...] per sconfinare in ambiti più concettuali, riassumibili nella diversità - sicura - di linguaggio tra i magistri lombardi e i magistri locali. È infatti un eclettismo formale quello che si nota nel chiostro, dove la zona terrena (sistema delle ...
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GIAROLA, Giovanni
Stefano Pierguidi
Figlio di Domenico e di Maria Tosi, nacque a Fosdondo di Correggio (Pungileoni, II, p. 272) in data non nota collocabile agli inizi del XVI secolo. Poiché Orlandi [...] lui assegnato. Quest'opera, una delle poche leggibili nel ridottissimo corpus del pittore, denuncia la completa dipendenza formale del G. dal linguaggio del Correggio intorno allo scadere del terzo decennio, quando è documentato per la prima volta a ...
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DAL ZOTTO, Antonio
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Nacque a Venezia, il 7 maggio 1841, in famiglia di origine camica, da Giovanni e da Rosa De Chiara. Ancora fanciullo imparò a maneggiare lo scalpello [...] e d'imitazione canoviana, tentavano d'introdurre un linguaggio più realistico. Dalla loro lezione il D. derivò 1887, p. 30). Quest'opera, d'una straordinaria raffinatezza formale, fu poi bronzata dallo scultore Francesco Scarpa Bolla per esporla in ...
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GISMONDI, Paolo (detto Paolo Perugino)
Giovanna Mencarelli
Nato a Perugia intorno al 1612, secondo quanto riferiva Pascoli, condusse il suo primo apprendistato presso il pittore perugino Giovanni Antonio [...] Queste opere diedero una certa fama al G., nonostante il linguaggio pittorico pieno di esitazioni e di citazioni da Michelangelo al Cavalier un pittore inesperto, e incerto sul piano formale, palesando, nel suo cortonismo acerbo, limiti evidenti ...
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LAMBERTI, Marco
Girolamo De Miranda
Nato in Toscana, forse a Figline Valdarno, nella seconda metà del XVI secolo, è ipotizzabile che, benché di animo incostante, riuscisse a concludere il cursus degli [...] distinse per sperimentazione linguistica, né per particolare ricercatezza formale. Utilizzò il volgare ma non ignorava altre attacco contro le convenzioni del tempo, sostenuto da un linguaggio crudo, ma privo però di un preciso intento ideologico. ...
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GHERARDI, Piero
Gloria Raimondi
, Nacque a Pioppi, in provincia di Firenze, il 20 nov. 1909 da Giuseppe e Pia Bianchi. Dopo aver esercitato negli anni Trenta l'attività di architetto, si avvicinò alla [...] dei film d'esordio disegnando ambientazioni di grande rigore formale, ma evitando i rischi di un facile naturalismo . La stretta affinità con il cinema si coglie anche nel linguaggio adottato nelle scenografie in cui si muove "una Mina resa ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...