Arte di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione; con una certa approssimazione si può dire che il significato di p. è individuabile, [...] /non-casuale sia in ogni caso più generale e formale; che da essa possano essere derivate per specificazione più opposizioni parimenti formali (per es., nel senso della p. o nel senso del linguaggio scientifico); che l’utilizzazione da parte della p ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] 1845), portandolo a livelli di perfezione tecnica e formale fin lì sconosciuti. Inventore del genere poliziesco ( di In our time (1925), affina quell’opera di condensazione del linguaggio che diverrà cifra pressoché costante del suo stile; J.R. Dos ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] da qualsiasi interferenza politica, in cambio del massimo riguardo formale e di non poche concessioni (nel 1924 fu creato e della bontà, D'A. riscatta virtuosisticamente il linguaggio più dimesso del suo repertorio, puntando sulla tensione psicologica ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] il Moro, divenuto duca di Milano, e Venezia stipulano formalmente una lega antifrancese, cui si associa anche il papa Alessandro sec. e si affina con S. Martini il diverso linguaggio tardo gotico dalle linee ondulate, dal colore irreale e splendente ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] picaresco d’impronta nettamente spagnola, ricco di scene d’ambiente e di raffinato gusto formale, ha inizio, alla metà del 16° sec., con la Vida de Lazarillo crudezza delle situazioni, l’immediatezza del linguaggio, la violenza delle passioni, la ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] . Nel settembre 2024 il Paese ha avviato la procedura formale per l'ingresso nei BRICS.
Nel febbraio 2023 il settore esterni anonimi.
In architettura l’apertura al modernismo e ai linguaggi d’avanguardia, avviata anche dalla presenza di R. D’Aronco ...
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Stato federale indipendente nell’ambito del Commonwealth britannico (dal 1901; capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito). Il territorio coincide con l’omonimo continente (➔ Australia), includendo [...] modernista, dall’altro a un’estetica postmoderna dove convivono più linguaggi, da quello dell’oralità a quello dei media e dell D. Hewett portano sulla scena la loro ricerca tematica e formale, un gruppo di nuovi autori, la new wave, adotta il ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] del lettore è indubbiamente quello di una grande sostenutezza formale incongruamente posta al servizio della riscoperta di cose « P. si riconosce spesso il punto di partenza del linguaggio poetico del Novecento, oltre che per la forte suggestione ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] della decorazione scenografica degli interni. Legata al linguaggio architettonico rinascimentale e allo stesso tempo fortemente gusto, vacuità e artificiosità, mancanza di dignità morale e formale. La rivalutazione del b. ha coinciso con lo studio ...
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Complesso delle indagini volte a conoscere e valutare, sulla base di teorie e metodologie diverse, i vari elementi che consentono la formulazione di giudizi su un’opera d’arte. Il concetto di c. letteraria [...] dei temi e del suo contenuto, e alla specificità del linguaggio letterario rispetto a qualunque forma di comunicazione linguistica pratica e strumentale ( formalismo); all’opera intesa come una totalità autonoma costruita sui rapporti funzionali ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...