Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] per le questioni naturali e le sottigliezze di logica formale. Dall'opposizione all'averroismo, attraverso la lettura di saggi del Russo nel vol. Ritratti e disegni storici.
Sul « linguaggio » poetico del Petrarca si veda: G. CONTINI, Saggio d ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] una certa uniformità e quasi fissità di immagini e di linguaggio. Il "fervore un poco sottile e affannoso" del mistico e risentiti, per accenní e allusioni essenziali.
L'escursione formale fra laudi mistiche e laudi ascetiche corrisponde, grosso modo, ...
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Diritto e letteratura
Richard H. Weisberg
Introduzione
I rapporti tra diritto e letteratura costituiscono un campo particolarmente fecondo per l'indagine interdisciplinare. Il diritto, che fin dalle [...] colpiti dall'affinità delle loro epistemologie. Caratterizzati entrambi dalla dimensione narrativa sul piano formale, diritto e letteratura si affidano al linguaggio per strutturare una realtà amorfa e non verbale. Di fronte al verificarsi di ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] il "maestro sapiente geniale ed alto". Era il riconoscimento formale di quel che avrebbe sottolineato, molti anni dopo, uno evince dai titoli stessi delle raccolte, all'adozione di un linguaggio poetico non definito in un'unica direzione di ricerca ma ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] esempio fra la visione teologica della storia del linguaggio e quella altrettanto teologica del volgare illustre assimilato voglio esser aspro ...») giungono a sintetizzare tutta un'evoluzione formale («Le dolci rime d'amor ch'i' solia l cercar ...
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Galileo Galilei: Opere - Introduzione
Ferdinando Flora
La vita di Galileo non è la vita raccolta e intima d'un pensatore assorto nel suo pensiero, ma quella intensa e combattiva dell'innovatore, che, [...] in camera o al fuoco»1. E, dopo averne appreso il linguaggio, il gran libro della natura, «scritto in lingua matematica», copernicana, all'unanimità trovarono stolta, assurda e formalmente eretica la prima, perché repugnante alle Sacre Scritture ...
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Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] P. non è un epigono, perché ha creato un suo linguaggio sontuoso, nobile, maestoso, che riflette nelle lettere e nei documenti 1247 al gennaio del 1249 si assunse anche la responsabilità formale del contenuto dei documenti di Federico II: infatti, in ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] è del tutto improponibile in questo tipo di 'poesia formale'. Qualche irregolarità metrica dipende forse dalla mimesi di della poesia settaria sotto veste d'amore" (L. Valli, Il linguaggio segreto di Dante e dei 'Fedeli d'Amore', Milano 19942 [Roma ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] società civile. La sua battaglia per una erudizione come linguaggio comune e universale, l'unico possibile fra storici Adriano Ossicini, "l'elemento religioso era essenziale, non formale" (Ricordi e testimonianze, pp. 275 s.). Palmiro Togliatti ...
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Minnesänger
Andrea Palermo
Premessa: "Was ist Minnesang?"
"Was ist Minne?", 'Che cos'è la Minne?', si domandò in uno dei suoi componimenti il più celebre fra i 'cantori della Minne', i Minnesänger, [...] moduli del nuovo canto di origine romanza, sia dal punto di vista formale che contenutistico" (ibid., p. 92).
La sua esistenza è documentata non padroneggiavano, o che padroneggiavano malamente, il linguaggio e il codice di comportamento cortese: per ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...