gramatica
Pier Vincenzo Mengaldo
Nella comparazione tra le dieci scienze e i dieci cieli che D. svolge in Cv II XIII 7 ss., la Gramatica, prima tra le scienze del Trivio e del Quadrivio (e cfr. la prim'arte [...] G. Parodi, in " Bull. " XXII (1915) 267-268; B. Nardi, Il linguaggio (1921), poi in D. e la cultura medievale, Bari 1949², 230-233; M. " Cultura e Scuola " 5 (1962) 33-35; A. Schiaffini, Interpretazione del De vulg. Eloq. di D., Roma 1963, 35-38; C ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] se l'attore si vede recitare in un film interpretato da giovane, e parla della propria carriera. Nel complesso ) ma l'intera sua opera è una riflessione permanente sul linguaggio del cinema. Tuttavia con Le mépris rese espliciti gli intenti ...
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GRAMMATICA, Antiveduto
Roberto Cannatà
Nacque nei pressi di Roma dai senesi Imperiale e Artemisia Camoja (Baglione; Forcella). Non si conosce l'esatta data di nascita collocabile sul finire del 1570 [...] e dalla sua cerchia (Papi, 1995, p. 15), motivo interpretato con vena sottilmente lirica e con gusto spiccato per l'eleganza particolare con cui il G. tende a stemperare il linguaggio caravaggesco con risultati per certi versi affini a un Bartolomeo ...
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Arte contemporanea e iconografia religiosa
Demetrio Paparoni
La grande trasformazione che ha dato vita al pensiero del nuovo secolo è la rivoluzione telematica. Come la rivoluzione industriale oltre [...] il campione di football americano Jim Otto. Nel film Houdini è interpretato da Norman Mailer, non a caso autore di una nota è sempre l’organo che genera il pensiero e il linguaggio parlato, la sua assenza indica pertanto l’impossibilità di creare ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Harvey e la circolazione del sangue
Roger French
Harvey e la circolazione del sangue
Se la moderna storiografia si è a lungo interrogata sull'effettiva [...] filosofi avevano inoltre favorito lo sviluppo di tecniche interpretative estremamente flessibili riguardo ai testi degli autori richiami agli esperimenti da effettuare e impiegando un linguaggio più efficace. Giunse così alla seconda fase della ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] tempo "dall'arte barbarica alla romanica" (Venturi, 1902) è interpretato in tutta conformità agli esempi francesi e tedeschi e talora si una caratteristica essenziale, anche se in un nuovo linguaggio formale di più netta marca 'antichizzante'. Per la ...
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DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] "soffrirne l'amaro", a penetrare la scorza di un linguaggio "tutto metafisico", solo negli anni più recenti, sotto la mutamento delle forme di governo, era d'altra parte sempre interpretato, pur in costante e documentato riferimento alle fonti, sullo ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] ‒ che già corrispondeva all'adozione di un cifrato linguaggio rivoluzionario. Dall'altro vi fu la trasformazione del ' fatto di cronaca nei luoghi dove è realmente avvenuto" e interpreti "coloro stessi che ne sono stati i principali protagonisti", ...
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La fotografia degli artisti
Ludovico Pratesi
Nell’ambito della storia della fotografia, il 21° sec. si è aperto con una novità: il superamento della distinzione tra fotografi puri e artisti che utilizzano [...] una società capitalistica avanzata, dominata dall’evoluzione della tecnologia e dalle multinazionali. Per interpretare tale mutazione il linguaggio fotografico ha assunto un ruolo di protagonista, permettendo agli artisti di focalizzare l’attenzione ...
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Centro e periferia
Derek W. Urwin
Introduzione
A partire dai primi anni sessanta i due concetti correlativi di 'centro' e 'periferia' sono stati ampiamente utilizzati nell'analisi politica. Tuttavia, [...] politicamente neutro; diventa politicamente significativo in virtù dell'interpretazione e del valore attribuitigli dalla gente, e di attraverso la diffusione nel territorio di un linguaggio standardizzato e attraverso il controllo di una serie ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...