FRANCQUEVILLE (Francavilla), Pierre (Pietro)
Sandro Bellesi
Figlio dello scabino Martin, nacque nel 1548 a Cambrai in Francia. Dopo essere stato iniziato allo studio delle lettere, si orientò verso [...] la corrente classicista coeva, memore del linguaggio purista protocinquecentesco.
Una lunga genesi dovette il Tempo che rivela la Verità e calpesta la Calunnia (talvolta interpretato erroneamente come il Tempo che rapisce la Verità; ibid.), per ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] , tuttavia, Resnais sperimentò un testo redatto da letterati e interpretato da attori, prassi delle sue future fiction. Dei film diffusione grazie a trasmissioni televisive che ne adottarono il linguaggio (da Dieci minuti con…, 1956, a Come nasce ...
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MODELLO (τύπος, παράδειγμα, πρόπλασμα; exemplar)
G. Becatti
L'uso di modelli si può presupporre anche nell'antichità per le varie arti e per le varie tecniche, scultura, toreutica, rilievo, coroplastica, [...] riescono ad ottenere un fregio stilisticamente unitario e di un linguaggio così definito.
Come per l'architettura, anche i colossi . hist., xxxv, 151). Più discussa è l'interpretazione della notizia pliniana sempre riguardante l'attività di Boutades ...
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Comunicazione
Pio Enrico Ricci-Bitti
La struttura della comunicazione
La comunicazione interpersonale (o faccia a faccia) può essere considerata come l'insieme dei fenomeni che permettono lo scambio [...] influenzano ciò che vediamo e udiamo: si tende così a interpretare i segni in modo che risultino compatibili con le nostre credenze che facilitano lo scambio di informazioni attraverso il linguaggio parlato (nei suoi aspetti verbali e non verbali ...
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mostrare [fut. I e III singol., mosterrò, mosterrà; cond. pres. I e III singol., mosterrei, mosterrebbe; cong. imperf. I singol. mostrasse]
Alessandro Niccoli
Il verbo è frequente in tutte le opere [...] suo uso è particolarmente caratteristico del linguaggio del Convivio proprio perché risponde alle un " discorso illustrante i pregi di una persona ", il passo va interpretato " chiosare il discorso tenuto, con la canzone Amor che ne la mente ...
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LUCATELLI (Locatelli), Andrea
Rossella Leone
Figlio di Giovanni Francesco, nacque a Roma, in Trastevere, il 19 dic. 1695 (Gaburri; Michel, 1996, p. 524).
Benché attualmente più noto come Locatelli, [...] Museum), opera di grande formato che afferma il nuovo linguaggio di intimo clima pastorale, entro una maestosa cornice paesaggistica castello di Rivoli del 1725 in cui il L. aveva interpretato forme e proporzioni del progetto di Juvarra (ibid., nn. ...
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Alberto Vespaziani
Abstract
L’interpretazione costituzionale dipende dalla teoria della costituzione e dalla teoria dell’interpretazione. Non esiste un grado zero dell’interpretazione, le interpretazioni [...] per il riconoscimento dei propri diritti fondamentali e gli avvocati che traducono in linguaggio giuridico le pretese del mondo della vita a creare il diritto. Per interpretare il diritto costituzionale il testo è il punto di partenza che delimita il ...
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Storia evolutiva del corpo
Gabriella Spedini
L'aspetto sotto cui il corpo umano appare oggi ai nostri occhi è il prodotto di un lungo cammino evolutivo che la nostra specie ha percorso in milioni di [...] anatomici comuni alle due specie. Il primate, così, venne interpretato come una forma intermedia tra umano e non umano. circuiti nervosi, manualità e capacità di comunicare attraverso il linguaggio articolato) si sono adeguate a produrre cultura. Da ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] nella natura stessa del cinema in quanto linguaggio complesso, testo secondo, produzione di senso . fondante, che deve porsi a monte di tutte le possibili interpretazioni come apertura/condizione del loro prodursi, sulla scia del "polisenso" ...
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RICCARDO DI SAN GERMANO
LLidia Capo
È il maggior cronista del Regno di Sicilia nell'età di Federico II, apprezzato per la ricchezza e l'onestà dell'informazione, più discusso per la qualità e il senso [...] ai monaci di Cassino, con una lettera in linguaggio fittamente scritturale contenente le riflessioni sulla vita suggeritegli mihi quam campi lilia), e che in quell'occasione, interpretando la malattia come un segno del cielo perché si ravvedesse, ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...