Trauma
Giorgio Santilli
Luciano Accogli
Olga Pozzi
Con il termine trauma (dal greco τραῦμα, "ferita") in medicina si indica una lesione prodotta nell'organismo da un qualsiasi agente capace di azione [...] come organizzatori dell'inconscio: sono, nel linguaggio freudiano, le Urphantasien (vita intrauterina, scena ossia del concetto in base al quale il trauma viene interpretato come effetto di un doppio movimento rielaborativo trasformazionale: quello ...
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Gestualità
Gilberto Gobbi e Alberto A. Sobrero
Per gestualità si intende l'insieme dei gesti di una persona considerati come mezzo di espressione e di comunicazione. La comunicazione fra gli uomini [...] mezzo privilegiato della menzogna. L'errore nella comprensione e nell'interpretazione del linguaggio gestuale è comunque sempre possibile. Passando dalla descrizione all'interpretazione, occorre seguire una metodologia rigorosa, una definizione non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia della scienza del Novecento può essere divisa più o meno convenzionalmente [...] i) In primis , Kuhn fa riferimento all’assenza di un linguaggio osservativo che sia neutrale tra due o più teorie rivali. Se nostro posto in esso: ogni volta che uno scienziato cerca di interpretare la sua teoria, ovvero si sforza di capire che cosa ...
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Lateralità
Giovanni Berlucchi e Bruna Rossi
Con il termine lateralità si definisce genericamente l'asimmetria fra la metà destra e quella sinistra del corpo umano e, in senso più specifico, la parziale [...] rs- (0,1845). Negli omozigoti rs- i centri del linguaggio e della dominanza manuale si svilupperebbero solo da un lato del cervello o la scherma), è stato per lungo tempo interpretato esclusivamente come la conseguenza di un vantaggio di ordine ...
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MINNITI, Mario
Donatella Spagnolo
– Nacque a Siracusa l’8 dic. 1577, da Girolamo e da Diana Minniti (Susinno).
Fondamentali per ricostruire le vicende e il catalogo delle opere del M. sono la biografia [...] tale dipinto, ritenuto emblematico non solo del suo linguaggio ma anche degli indirizzi generali del caravaggismo in toscani; mentre l’equilibrio della costruzione è stato interpretato in chiave classicistica e considerato una possibile prova di ...
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Sogno
Mauro Mancia
Il termine sogno (dal latino somnium, derivato di somnus, "sonno") indica in senso ampio, ogni attività mentale, anche frammentaria, che si svolge durante il sonno; in senso più ristretto, [...] rappresentazionali e narrativi) sia lo stesso che organizza il linguaggio (nei suoi aspetti sintattici e semantici). A favore così come possono essere colte nel transfert. Il modello interpretativo del sogno diventa con Klein di tipo 'teologico', nel ...
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Vedi LAOCOONTE dell'anno: 1961 - 1995
LAOCOONTE
F. Magi
C. Bertelli
Sacerdote troiano per lo più associato dalle fonti letterarie all'episodio del cavallo di legno, del quale denunzia l'inganno guadagnandosi [...] per il Lessing motivi letterarî, ma necessità intrinseche del linguaggio figurativo. Il L. è la dimostrazione che l'arte opera d'arte, la condizione della sua emancipazione è un'interpretazione classicheggiante che vi cerca più l'eco delle misure e ...
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Movimenti integralistici
Gilles Kepel
Movimenti integralistici e società
A partire dalla metà degli anni settanta nel mondo cristiano, giudaico e islamico hanno fatto la loro comparsa diversi movimenti [...] un settore di lavori precari che nel linguaggio colloquiale americano vengono chiamati MacJobs, con riferimento di come costruire questo Stato; i discepoli più radicali hanno interpretato il suo pensiero nel senso di una presa violenta del potere ...
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Sintomo
Sandro Forconi
Il termine sintomo (dal greco σύμπτωμα, "avvenimento fortuito, accidente", derivato di συμπίπτω, "accadere, capitare") in senso figurato sta per indizio, segno di qualcosa che [...] in atto oppure che è in procinto di manifestarsi; nel linguaggio medico il vocabolo sta a indicare ciascuno dei fenomeni elementari con segno quando non solo è stato misurato ma anche già interpretato, cioè letto in base a un codice che stabilisce ...
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donna
Carlo Delcorno
Vocabolo frequentissimo nell'opera dantesca, soprattutto nella Vita Nuova (208 volte). Ricorre 87 volte nelle Rime, 29 nelle Rime dubbie (contando la prosa di Rime dubbie III, che [...] 78 Italia... / non donna di provincie. La metafora deriva dal linguaggio biblico (cfr. Ierem. Lament. 1, 1 " Facta est 26 (discinta e scalza, e sol di sé par donna) è solitamente interpretato come " padrona di sé stessa ", ma ci sembra più esatta l' ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...