IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] arabo era sotto il segno di Aristotele, come era stato inteso e interpretato da alcuni dei suoi esegeti greci della tarda antichità e da quelli sul diverso valore che il termine ha nel linguaggio comune e in quello dei grammatici. L'aspetto ...
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Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] e leggi degli uomini. Il suo particolare linguaggio, accusato talvolta di astrattismo (per l' sulle radici del fascismo ungherese: la figura di Attila re degli Unni (interpretato da Jószef Madaras) si pone all'inizio di una catena ininterrotta di capi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Céline, scrittore francese celebre per il romanzo Viaggio al termine della notte, esprime [...] estrema originalità anche attraverso la costruzione di un linguaggio inedito che attinge all’argot e si rifonde in draps (1941). Si tratta di un approdo estremamente controverso, interpretato come un innocuo gioco letterario (André Gide), come un’ ...
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Nicola Lagioia
I narratori e la finanza
Cambiamento nella letteratura come nell’economia. Molti autori di libri e film si sono occupati del neocapitalismo: da D.F. Wallace a Don DeLillo, da Stanley Kubrick [...] dall’omonimo romanzo del 2000, per la regia di Robert Benton e interpretato da Anthony Hopkins e Nicole Kidman.
Le parole
Neocapitalismo Nel linguaggio economico, il nuovo aspetto assunto dal sistema capitalistico negli Stati industriali avanzati ...
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Kazan, Elia (propr. Elia Kazanjoglous)
Edoardo Bruno
Regista e attore teatrale e cinematografico greco, naturalizzato statunitense, nato a Costantinopoli il 7 settembre 1909 e morto a New York il 28 [...] bisogno del regista di costruire un mondo chiuso nel linguaggio ricercando uno spazio interiore e attingendo alle proprie cinema cominciarono assai presto: già nel 1934 aveva interpretato, diretto da Ralph Steiner, un cortometraggio sperimentale, ...
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lombardismi
Ghino Ghinassi
Prescindendo qui dalle relazioni di D. con i territori ‛ lombardi ', e dal suo giudizio sulle parlate di essi, per cui v. LOMBARDIA, diremo che una certa conoscenza dei volgari [...] romagnolo, Guido da Montefeltro, riconosciuta l'Origine lombarda di Virgilio dal suo linguaggio, così gli si rivolge: O tu a cu' io drizzo / della Commedia, che calzava con la loro interpretazione della discretio teorizzata nel De vulg. Eloquentia.
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FEDERICI, Vincenzo
Monica Guerzoni
Nacque a Pesaro nel 1764. Si ignora il nome dei genitori. Avviato dalla famiglia agli studi letterari e giuridici, imparò per diletto a suonare il cembalo sotto la [...] gli studi musicali pratici e teorici, impadronendosi del linguaggio armonico attraverso l'analisi delle composizioni di G volte il suo Usurpator innocente, che ebbe tra gli interpreti il celebre castrato milanese Luigi Marchesi. Oltre che come ...
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legare
Andrea Mariani
Il verbo, di uso abbastanza largo, ricorre spesso nella forma del participio, per lo più predicato. Non frequente il senso oggi comune, che è anche il più proprio, di " stringere [...] oboedientia alligavit ecclesiam oboedientiae " (Benvenuto). Per il testo e l'interpretazione, cfr. Petrocchi, ad locum. Stesso uso al v. 96, e in alcuni luoghi del Convivio, nell'ambito però del linguaggio della grammatica. In I XIII 6 si dice che il ...
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Rock Movie
Giandomenico Curi
Con questa espressione si intende un filone cinematografico nato nella seconda metà degli anni Cinquanta insieme al rock and roll, che nel film ha una funzione determinante, [...] sarebbe partito il r. m.: un'altra storia, un altro linguaggio, un altro immaginario e un'altra musica, in cui una in cui si possono far rientrare i film ‒ soprattutto, quelli interpretati da Annette Funicello e Fabian ‒ in cui un rock ripulito e ...
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NICOLINI, Giovanni
Elena Marconi
‒ Nacque a Palermo il 14 aprile 1872 da Giuseppe, decoratore di una certa fama.
Ricevette i primi rudimenti dallo zio Filippo, intagliatore e autore di numerosi crocifissi [...] d'arte moderna), ancora incentrato sul tema del lavoro, interpretato in chiave di denuncia sociale e di commossa partecipazione verso Monumento a Carlo Porta rimase fedele a un linguaggio aulico, basato sull’evocazione della personalità del poeta ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...