LIMONGELLI, Alessandro
Gianluca Ficorilli
Scarse sono le notizie relative al primo periodo di vita di questo architetto che nacque a Il Cairo il 7 luglio 1890, da una famiglia di origine pugliese. Giunto [...] Gargano, su incarico dell'Istituto case popolari.
Il linguaggio adottato nei due interventi evoca un'immagine classica della alcuni studi sul tipo edilizio del grattacielo, da lui interpretato come una composizione di masse proiettate verso l'alto. ...
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COSTA, Cesare
Ezio Godoli
Nacque a Pievepelago (prov. di Modena) nell'agosto 1801 (il 2, secondo Vaccà, necrol., il 20, secondo Ceretti, 1901) da Giovanni e da Stuarda Ferrari. Compiuti gli studi ginnasiali [...] urbanistica ed una sicura padronanza di quel linguaggio architettonico neocinquecentista, di matrice vignolesca, che di S. Cataldo a Modena, dove il tema della morte è interpretato nelle forme di una severa architettura dorica. Altre sue opere sono ...
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ERIBERTO
Olivier Guyotjeannin
Nacque probabilmente in Alta Italia nella prima metà del sec. XI, ma la sua origine e la sua formazione restano ignote: le prime notizie pervenuteci su di lui lo vedono [...] "pro imperatoris receptu". Tale atto comunque non può essere interpretato come segno di una vittoria della parte imperiale, in Enrico IV dopo il 1103.
Sorretto anche dall'eleganza del linguaggio, il commento di E. è impregnato di temi gregoriani: ...
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FRANGIPANE, Niccolò
Matteo Mancini
Figlio di Matteo, nacque forse a Padova (Brandolese, 1795) probabilmente nel secondo quarto del XVI secolo. Spesso confuso in passato con un omonimo pittore friulano [...] la sacrestia dei Frari; anche questo dipinto è di derivazione tizianesca sebbene il modello sia interpretato, sostiene Venturi (1934), attraverso un linguaggio nordico e chiassone. L'anno seguente il F. risulta iscritto alla fraglia dei pittori di ...
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FILOSI (Filozzi), Giuseppe
Flaminia Gennari Santori
Non si conoscono i dati biografici di questo incisore che, dal quarto al settimo decennio del XVIII secolo, fu attivo a Venezia, soprattutto nel campo [...] e finalini dei capitoli, Il falconiere trasferito ed interpretato coll'uccellatura a vischio, un poemetto sulla caccia di vagabondo Salsiccia Salisburghese dal tedesco portati nell'italiano linguaggio e descritti in ottava rima, e le illustrazioni ...
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COLEBERTI, Pietro
Giovanna Damiani
Pittore, il cui nome ci è noto per un'iscrizione relativa al ciclo di affreschi eseguiti nella chiesa di S. Caterina a Roccantica (Rieti) nella quale sono inoltre [...] nell'affrontare la trattazione delle storie nei termini di un linguaggio figurativo da favola popolaresca. Il pittore si mostra, , il suo rapporto con il Nelli va piuttosto interpretato nel senso di una generale adesione ai modi tardogotici ...
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LOMBARDI, Bernardino
Teresa Megale
Nacque nella seconda metà del XVI secolo, in luogo ignoto: in un documento autografo del 1590 si firma "Bernardino Lombardi bolognese"; Ughi (p. 43) lo considera originario [...] nella quale il personaggio di Graziano, in atto II scena 1, interpretato dal L., si dice nativo di Francolino (nei pressi di Ferrara echi della commedia cinquecentesca, ben travestiti dal linguaggio e dai moduli recitativi propri di una commedia ...
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BARBARANI, Tiberio Umberto (Berto)
Alberto Frattini
Nacque a Verona, da Bortolo e da Adelaide Poggiani, il 3 dic. 1872. Intrapresi gli studi di giurisprudenza presso l'università di Padova, li interruppe [...] , liberandolo dalle più grossolane scorie dell'uso. In quel linguaggio (che assai meno valgono le prove del prosatore in lingua, Bozzetti e fantasie. Natale e la neve, Verona 1942) egli ha interpretato, nel filtro del suo pensoso candore, della sua ...
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CANTONE, Michele
Mario Gliozzi
Nacque a Palermo il 12 agosto del 1857 da Giuseppe e da Vincenza Rolleri. Compì gli studi secondari e il primo biennio universitario nella città natale; conseguì la laurea [...] ", introducendo una nuova espressione rimasta nel linguaggio scientifico. I risultati sperimentali lo portarono a ipotizzare tra forze elastiche e magnetiche un intimo legame, da lui non precisato, interpretato più tardi dalla teoria quantistica. Per ...
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ANTAMORO, Giulio
Riccardo Capasso
Nato a Roma nel 1877 da nobile famiglia, iniziò nel 1910 l'attività di regista per la CINES con alcune comiche di Tontolini (Polidor). Del 1913 sono i suoi primi lungometraggi, [...] ove curò la supervisione di Vera Mirzewa, diretto da Rudolf Meinert e interpretato da Maria Jacobini e da Jean Angelo.
Tutta l'altra produzione dell del cinema muto e alla preparazione di un linguaggio filmico adatto alle esigenze del sonoro. Delle ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...