CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] C. impone il ricorso al pragmatismo del Peirce, interpretato sempre con grande desiderio di fedeltà ma, per che circa trent'anni dopo mostrerà Ayer nel suo celebre libro Linguaggio verità e logica che è considerato un po' il manifesto della ...
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BARISINI, Tomaso, detto Tomaso da Modena
Enrico Castelnuovo
Nacque a Modena tra il 1325 e il 1326, da Barisino de' Barisini pittore, nominato per la prima volta in documenti modenesi del 1317. La data [...] G. Koch, 1790).Gli studiosi italiani reagirono a questa bizzarra interpretazione e il Tiraboschi (1786)e soprattutto il Federici (1803), con un tono francamente 〈daico" e una novità di linguaggio che si svela anche in molti brani della Leggenda ...
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MONTEMEZZI, Italo
Lara Sonja Uras
MONTEMEZZI, Italo. – Nacque a Vigasio (Verona) il 4 agosto 1875 (la data 31 maggio riportata da molti dizionari non è suffragata da documenti anagrafici) da Bortolo, [...] il 10 aprile 1913, direttore anche questa volta Serafin (interpreti Luisa Villani, Edoardo Ferrari Fontana, Carlo Galeffi, Nazzareno De italiana e modernismo tedesco che dà luogo a un linguaggio affatto personale, scevro da quell’eclettismo che gli ...
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FALCHI, Isidoro
Filippo Delpino
Penultimo di diciassette figli, nacque a Montopoli in Val d'Arno (Pisa) il 26 apr. 1838 da Luigi di Giuseppe e da Bibiana Grazzini. Alla morte del capofamiglia (1849) [...] documento del 1181, già noto agli eruditi ma variamente interpretato (con la menzione, fra altre località, di un scavi, 1903, pp. 3-14; L'unità di origine del linguaggio, Pontedera 1907; Nuove scoperte nella necropoli di Vetulonia, in Notizie degli ...
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CAMPANI, Niccolò, detto lo Strascino
Roberto Alonge
Nacque a Siena nel 1478. Figlio di artigiani, fonditori di campane (da cui il nome Campani, o Campana, alla famiglia), autodidatta e autore di brevi [...] profferte. Inizialmente è presentato come un accattone che ha male interpretato le parole del giovane sul lasciare o non lasciare l' del pastore, passando attraverso il filtro del linguaggio contadinesco, lievemente deformante, mette capo a effetti ...
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CAMERANA, Giovanni
Alessandra Briganti
Nacque a Casale Monferrato il 14 febbr. 1845 da Giuseppe e Francesca Leotardi, in una famiglia che contava magistrati e militari: magistrato era il padre, morto [...] 'imitazione, la visione dell'arte come "interpretazione della realtà". Procedendo su questa strada andava C. dei propri strumenti espressivi su una linea di apertura europea del linguaggio poetico, con un più preciso uso dell'analogia, l'adozione di ...
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TAVIANI, Vittorio
Vito Zagarrio
Nacque a San Miniato, in provincia di Pisa, il 20 settembre 1929, figlio di Iolanda Brogi, maestra prima del matrimonio, e di Ermanno, avvocato antifascista impegnato [...] denuncia, dedicato alla storia del sindacalista Salvatore Carnevale (interpretato da un grande Gian Maria Volonté). Siamo nel 1962 la letteratura, ai loro modelli filmici e al loro stesso linguaggio cinematografico. Ma molti altri sono i saggi e i ...
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ARATA, Giulio Ulisse
Lucia Bisi
Nacque a Piacenza il 21 ag. 1881 da Giovanni, sacrestano della chiesa di S. Antonio, e da Angiolina Costa. Ebbe nella stessa città la sua prima formazione presso l'istituto [...] erede spirituale), e successivamente a Roma. Pur interpretato talvolta dai contemporanei come periodo favorevole alla di ceti abbienti, nei quali cercò di giungere a un linguaggio nuovo e singolare, accoppiando in realtà lo stile floreale a ...
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FESTA CAMPANILE, Pasquale
Guglielmo Moneti
Nacque a Melfi (Potenza) il 28 luglio 1927 da Raffaele e Olga Pappadà. Si trasferì, giovanissimo, a Roma, dove, ancor prima di laurearsi in giurisprudenza, [...] uomo e donna anche fuori della sfera sessuale, nel Merlo maschio (interpretato, nel 1971, da Laura Antonelli e L. Buzzanca), fra i animati da attori comici popolari, svolti con linguaggio semplice di immediata comprensione e sufficiente efficacia. ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] soddisfare le istanze dei ceti sociali emergenti. G. si accosta all'interpretazione più intensa e mentale che è propria di Andrea del Sarto, , alla quale si deve la ridefinizione del linguaggio figurativo del secondo Rinascimento.
Ma fu soprattutto ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...