Delluc, Louis (propr. Louis-Jean-René)
Monica Trecca
Teorico, regista e sceneggiatore francese, nato a Cadouin (Dordogne) il 14 ottobre 1890 e morto a Parigi il 22 marzo 1924. Fondamentale fu il suo [...] , mentre la possibilità di esprimersi attraverso un linguaggio delle immagini debitamente scelte e poste in rapporto , l'attrice che D. aveva sposato nel 1918 e che aveva interpretato tutti i suoi film precedenti. Al centro della vicenda, pervasa di ...
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DELL'OTTONAIO, Giovanni Battista (Giovambattista), detto l'Araldo
Isabella Innamorati
Nacque da Cristofano a Firenze nel 1482.
Non vi sono documenti riguardanti la sua adolescenza ma è probabile che [...] "che tutti i fanciulli del mio tempo sapevano a mente". Fu interpretato "a parole", vale a dire senza la tradizionale cantilena con la oscillazione fra testi in linea con il tradizionale linguaggio "doppio", allusivo del carnevale ed altri ispirati ...
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CLERICO, Francesco
Lorenzo Tozzi
Non se ne conoscono il luogo e la data esatta di nascita e di morte: sappiamo soltanto che nacque intorno al 1755 e che morì dopo il 1838, anno in cui è ricordato ancora [...] nella stagione di carnevale di quell'anno egli infatti compose e interpretò la coreografia del ballo mitologico Diana ed Endimione per il essi, il gusto del pubblico ormai affascinato dal linguaggio coreico del Viganò e conquistato ad una verità di ...
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BASALDELLA, Mirko (Mirco)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 28 sett. 1910 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i suoi studi a Venezia, all'Accademia di belle arti di Firenze e alla Scuola di arti applicate [...] ).
Nel 1946-47 si collocano le prime esperienze sul linguaggio postcubista e sulla proposta di una pittura "neometafisica" in neodadaiste. Nei suoi ultimi anni, dopo aver interpretato mitografie classico-rinascimentali ed esotiche, concluse il suo ...
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MAGGI, Luigi
Jacopo Mosca
Nacque a Torino, il 21 dic. 1867, da Annibale, di professione cesellatore e da Rosa Giaccone. Iniziò a lavorare come tipografo all'Unione tipografica editrice torinese (UTET) [...] scegliere i soggetti insieme con il produttore, girarli e talvolta interpretarli. La sua prima apparizione sullo schermo si ebbe in Romanzo sostenute da un vivissimo senso dello specifico del nuovo linguaggio cinematografico.
Fonti e Bibl.: Rec. a Gli ...
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Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] e leggi degli uomini. Il suo particolare linguaggio, accusato talvolta di astrattismo (per l' sulle radici del fascismo ungherese: la figura di Attila re degli Unni (interpretato da Jószef Madaras) si pone all'inizio di una catena ininterrotta di capi ...
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Kazan, Elia (propr. Elia Kazanjoglous)
Edoardo Bruno
Regista e attore teatrale e cinematografico greco, naturalizzato statunitense, nato a Costantinopoli il 7 settembre 1909 e morto a New York il 28 [...] bisogno del regista di costruire un mondo chiuso nel linguaggio ricercando uno spazio interiore e attingendo alle proprie cinema cominciarono assai presto: già nel 1934 aveva interpretato, diretto da Ralph Steiner, un cortometraggio sperimentale, ...
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FEDERICI, Vincenzo
Monica Guerzoni
Nacque a Pesaro nel 1764. Si ignora il nome dei genitori. Avviato dalla famiglia agli studi letterari e giuridici, imparò per diletto a suonare il cembalo sotto la [...] gli studi musicali pratici e teorici, impadronendosi del linguaggio armonico attraverso l'analisi delle composizioni di G volte il suo Usurpator innocente, che ebbe tra gli interpreti il celebre castrato milanese Luigi Marchesi. Oltre che come ...
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Gance, Abel
Edoardo Bruno
Regista, teorico del cinema, attore e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 25 ottobre 1889 e morto ivi il 10 novembre 1981. La sua concezione del cinema, di grande importanza [...] migliori del cinema di quegli anni. Il film, in cui G. interpreta Saint-Just, è rilevante anche sul piano tecnico per l'impiego dello si accompagna a uno stile e a una pregnanza di linguaggio che stupisce. Ancora nel 1979 la nuova versione restaurata ...
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LIMONGELLI, Alessandro
Gianluca Ficorilli
Scarse sono le notizie relative al primo periodo di vita di questo architetto che nacque a Il Cairo il 7 luglio 1890, da una famiglia di origine pugliese. Giunto [...] Gargano, su incarico dell'Istituto case popolari.
Il linguaggio adottato nei due interventi evoca un'immagine classica della alcuni studi sul tipo edilizio del grattacielo, da lui interpretato come una composizione di masse proiettate verso l'alto. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...