DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] della sua attività di studioso nell'affrontare i problemi interpretativi connessi con i fenomeni di magia, a cio spinto scandagliatrice delle sue analisi, per la soggettività fascinosa del suo linguaggio - per cui la sua opera s'impone anche per il ...
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CATALANI, Angelica
Raoul Meloncelli
Nata a Senigallia il 10 maggio 1780 da Antonio, commerciante in pietre preziose e primo della cappella del duomo della città, e da Antonia Summi, anconetana di umili [...] per la prima rappresentazione della Clitemnestra di Zingarelli, dopo aver interpretato con successo il ruolo di Fecennia ne I Baccanali di Roma un peso non trascurabile nella formazione del linguaggio melodico del compositore polacco. Recatasi poi in ...
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CIVERCHIO, Vincenzo
Paola Astrua
Nacque a Crema (come si desume dalle molte opere firmate e dal testamento in cui si autodefinisce "Civis Cremensis") tra il 1460 e il 1470 da antica famiglia "scritta [...] del Cristo e la Maddalena il pittore imposta il proprio linguaggio più in direzione veneto-bresciana, con una tenerezza formale 340). Il ciclo, scialbato ad inizio secolo, interpretato da storici e conoscitori ottocenteschi come testimonianza, oggi ...
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ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] forza a volte la mano al traduttore, che tende a interpretare le frasi, a chiarire lo spirito del testo, anche .
Tra il 1929 e il 1930 l'E. si misurò con il linguaggio e la personalità di Rilke, traducendo gran parte dell'opera e quindi tracciando ...
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FISCHETTI (Fischetti Gioffredo), Fedele
Francesca Bertozzi
Nacque a Napoli il 30 marzo 1732 da Francesco e Cannina Severino.
A volte al primo cognome aggiungeva l'altro di Gioffredo (Goffredo o Coffredo): [...] F. diede un'ulteriore prova della sua capacità di interpretare le esigenze del nuovo gusto aulico, colto e raffinato Napoli il 25 genn. 1792.
La ricerca di un linguaggio artistico più aderente alle nuove esigenze neoclassiche, libero dai legami ...
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CARPI DE' RESMINI, Aldo
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Nacque a Milano il 6 ott. 1886, quinto dei sette figli di Amilcare, medico condotto, e di Giuseppina de' Resmini. A dodici anni fu spettatore partecipe dei moti operai del [...] lui meno di quanto abitualmente si ritenga. Non sempre il suo linguaggio artistico, elaborato attraverso la ricca complessità di queste esperienze, è stato correttamente interpretato: così dipinti come Dopo cena (1913; Firenze, Gall. d'arte moderna ...
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Monroe, Marilyn
Monica Trecca
Nome d'arte di Norma Jean (Jeane) Baker o Mortenson, nata a Los Angeles il 1° giugno 1926 e morta a Santa Monica (Los Angeles) il 5 agosto 1962. Per molti versi la figura [...] con la rigidità di Darryl F. Zanuck che le impose di interpretare l'anomalo western, dai risvolti intimisti, River of no return "bellissima bambina" dalle mille insicurezze e dal linguaggio spesso sboccato, capace però di rispondere con disarmante ...
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PASTI, Matteo de'
Marco Campigli
PASTI, Matteo de’. – Non si conosce la data di nascita di questo artista, la cui famiglia, piuttosto agiata, era originaria di Ponton, una frazione di Verona, ma poiché [...] Pisanello. Ma il trasferimento a Rimini deve essere interpretato soprattutto alla luce dei lavori di risistemazione che di S. Sigismondo, si osserva ancora una volta un linguaggio sostanzialmente pisanelliano, sia nel profilo deciso dei ritratti sia ...
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Feticcio
Enrico Comba e Salomon Resnik
Il termine feticcio (dal portoghese feitiço, "artificiale", a sua volta derivato del latino facticius, "fabbricato, costruito", e dunque anche "falso, finto") [...] tradizione di pensiero etnologico che per decenni ha interpretato il feticismo come un'espressione particolare di religiosità : se si prende coscienza dei presupposti fondamentali del linguaggio della filosofia, e quindi della ragione, si penetra ...
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POLETTI, Luigi
Raffaella Catini
POLETTI, Luigi. – Nacque a Modena il 28 ottobre 1792 da Giuseppe e da Domenica Carretti. Nella città natale frequentò il ginnasio e il liceo e, al tempo stesso, i corsi [...] peraltro con i tempi, il monumento, dapprima rigorosamente analizzato, sarebbe dovuto essere «riutilizzato e interpretato, per definire un linguaggio architettonico strettamente conseguente» (Spagnesi, 2000, p. 71).
Nel corso degli anni Trenta e per ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...