BARTOLO di Fredi
Enrico Castelnuovo
Figlio di un maestro Fredi, pittore, nacque verso il 1330. Della sua vita si conoscono numerosi episodi grazie alle ricerche d'archivio dei padre Della Valle, del [...] contatti con Niccolò di ser Sozzo Tegliacci, il tutto interpretato con una certa secchezza del tratto e uno spiccato successivo a questo periodo e propala con indubbia dignità il linguaggio martiniano e più ancora quello del "Maestro della Madonna di ...
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GUAZZONE (Guazzoni), Enrico
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 18 dic. 1876 da Bartolomeo e da Ginevra Santucci. Diplomatosi in pittura presso l'Istituto di belle arti della capitale, si specializzò [...] la complessa vicenda del romanzo attraverso un linguaggio cinematografico infine maturo. Carattere peculiare del di G. Cantini, trasse il successivo, La signora Paradiso (1934), interpretato da M. Benassi. Tuttavia, soltanto con il Re burlone (1935) ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] C. impone il ricorso al pragmatismo del Peirce, interpretato sempre con grande desiderio di fedeltà ma, per che circa trent'anni dopo mostrerà Ayer nel suo celebre libro Linguaggio verità e logica che è considerato un po' il manifesto della ...
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Pasolini, Pier Paolo
Sandro Bernardi
Scrittore e regista cinematografico, nato a Bologna il 5 marzo 1922 e morto a Ostia (Roma) il 2 novembre 1975. Poeta, narratore, filosofo, intellettuale impegnato [...] GO.PA.G. Una povera comparsa, dal significativo nome di Stracci, interpreta il ladrone in un film su Gesù Cristo, e dopo aver sul cinema (per la quale v. anche estetica del cinema, linguaggio del cinema e teorie del cinema) con cui P. individua nuove ...
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BARISINI, Tomaso, detto Tomaso da Modena
Enrico Castelnuovo
Nacque a Modena tra il 1325 e il 1326, da Barisino de' Barisini pittore, nominato per la prima volta in documenti modenesi del 1317. La data [...] G. Koch, 1790).Gli studiosi italiani reagirono a questa bizzarra interpretazione e il Tiraboschi (1786)e soprattutto il Federici (1803), con un tono francamente 〈daico" e una novità di linguaggio che si svela anche in molti brani della Leggenda ...
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Coppola, Francis Ford
Antonio Monda
Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Detroit (Michigan) il 7 aprile 1939. È stato tra i protagonisti del [...] si racconta l'ascesa del giovane Don Vito, una delle prime significative interpretazioni di Robert De Niro, in una Little Italy povera ma piena di vita cui C. fa uso di un linguaggio cinematografico fortemente stilizzato (grandangoli, inquadrature ...
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FALCHI, Isidoro
Filippo Delpino
Penultimo di diciassette figli, nacque a Montopoli in Val d'Arno (Pisa) il 26 apr. 1838 da Luigi di Giuseppe e da Bibiana Grazzini. Alla morte del capofamiglia (1849) [...] documento del 1181, già noto agli eruditi ma variamente interpretato (con la menzione, fra altre località, di un scavi, 1903, pp. 3-14; L'unità di origine del linguaggio, Pontedera 1907; Nuove scoperte nella necropoli di Vetulonia, in Notizie degli ...
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Bergman, Ingmar (propr. Ernst Ingmar)
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico e teatrale svedese, nato a Uppsala il 14 luglio 1918. Autore fortemente radicato nella cultura teatrale e letteraria del [...] viaggio, attraverso il ricordo, nella difficile vita di un violinista (interpretato da Victor Sjöström) che ha perduto moglie e figlia in grande spazio concesso alla sperimentazione del linguaggio cinematografico. Le invenzioni stilistiche, ispirate ...
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CAMPANI, Niccolò, detto lo Strascino
Roberto Alonge
Nacque a Siena nel 1478. Figlio di artigiani, fonditori di campane (da cui il nome Campani, o Campana, alla famiglia), autodidatta e autore di brevi [...] profferte. Inizialmente è presentato come un accattone che ha male interpretato le parole del giovane sul lasciare o non lasciare l' del pastore, passando attraverso il filtro del linguaggio contadinesco, lievemente deformante, mette capo a effetti ...
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CAMERANA, Giovanni
Alessandra Briganti
Nacque a Casale Monferrato il 14 febbr. 1845 da Giuseppe e Francesca Leotardi, in una famiglia che contava magistrati e militari: magistrato era il padre, morto [...] 'imitazione, la visione dell'arte come "interpretazione della realtà". Procedendo su questa strada andava C. dei propri strumenti espressivi su una linea di apertura europea del linguaggio poetico, con un più preciso uso dell'analogia, l'adozione di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...