FATTORI, Marino
Cristoforo Buscarini
Nacque a Cailungo, villaggio della Repubblica di San Marino, il 25 marzo 1832 da Giovanni e da Maria Veronesi. La famiglia era di modeste condizioni sociali, benché, [...] redigere i propri Ricordi storici, si pone sulla scia del Delfico in quanto ad interpretazione della storia della Repubblica, ma in più adotta un linguaggio che assume tutta la retorica verbale di derivazione carducciana. Non è casuale che proprio ...
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GIUSTI, Vincenzo
Franco Pignatti
Nacque a Udine nel 1532 da Francesco e Margherita di Vincenzo Della Porta. Intraprese la carriera notarile e il 4 maggio 1551 fu ammesso nel Collegio dei notai della [...] ben congegnato e un uso efficace delle risorse offerte dal linguaggio tragico. L'azione si svolge in Salamina, città di il simulacro di Apollo dà un oracolo che viene male interpretato, accelerando la catastrofe. Al momento della resa, i capitani ...
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DELL'OTTONAIO, Giovanni Battista (Giovambattista), detto l'Araldo
Isabella Innamorati
Nacque da Cristofano a Firenze nel 1482.
Non vi sono documenti riguardanti la sua adolescenza ma è probabile che [...] "che tutti i fanciulli del mio tempo sapevano a mente". Fu interpretato "a parole", vale a dire senza la tradizionale cantilena con la oscillazione fra testi in linea con il tradizionale linguaggio "doppio", allusivo del carnevale ed altri ispirati ...
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CLERICO, Francesco
Lorenzo Tozzi
Non se ne conoscono il luogo e la data esatta di nascita e di morte: sappiamo soltanto che nacque intorno al 1755 e che morì dopo il 1838, anno in cui è ricordato ancora [...] nella stagione di carnevale di quell'anno egli infatti compose e interpretò la coreografia del ballo mitologico Diana ed Endimione per il essi, il gusto del pubblico ormai affascinato dal linguaggio coreico del Viganò e conquistato ad una verità di ...
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BASALDELLA, Mirko (Mirco)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 28 sett. 1910 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i suoi studi a Venezia, all'Accademia di belle arti di Firenze e alla Scuola di arti applicate [...] ).
Nel 1946-47 si collocano le prime esperienze sul linguaggio postcubista e sulla proposta di una pittura "neometafisica" in neodadaiste. Nei suoi ultimi anni, dopo aver interpretato mitografie classico-rinascimentali ed esotiche, concluse il suo ...
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MAGGI, Luigi
Jacopo Mosca
Nacque a Torino, il 21 dic. 1867, da Annibale, di professione cesellatore e da Rosa Giaccone. Iniziò a lavorare come tipografo all'Unione tipografica editrice torinese (UTET) [...] scegliere i soggetti insieme con il produttore, girarli e talvolta interpretarli. La sua prima apparizione sullo schermo si ebbe in Romanzo sostenute da un vivissimo senso dello specifico del nuovo linguaggio cinematografico.
Fonti e Bibl.: Rec. a Gli ...
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FEDERICI, Vincenzo
Monica Guerzoni
Nacque a Pesaro nel 1764. Si ignora il nome dei genitori. Avviato dalla famiglia agli studi letterari e giuridici, imparò per diletto a suonare il cembalo sotto la [...] gli studi musicali pratici e teorici, impadronendosi del linguaggio armonico attraverso l'analisi delle composizioni di G volte il suo Usurpator innocente, che ebbe tra gli interpreti il celebre castrato milanese Luigi Marchesi. Oltre che come ...
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LIMONGELLI, Alessandro
Gianluca Ficorilli
Scarse sono le notizie relative al primo periodo di vita di questo architetto che nacque a Il Cairo il 7 luglio 1890, da una famiglia di origine pugliese. Giunto [...] Gargano, su incarico dell'Istituto case popolari.
Il linguaggio adottato nei due interventi evoca un'immagine classica della alcuni studi sul tipo edilizio del grattacielo, da lui interpretato come una composizione di masse proiettate verso l'alto. ...
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COSTA, Cesare
Ezio Godoli
Nacque a Pievepelago (prov. di Modena) nell'agosto 1801 (il 2, secondo Vaccà, necrol., il 20, secondo Ceretti, 1901) da Giovanni e da Stuarda Ferrari. Compiuti gli studi ginnasiali [...] urbanistica ed una sicura padronanza di quel linguaggio architettonico neocinquecentista, di matrice vignolesca, che di S. Cataldo a Modena, dove il tema della morte è interpretato nelle forme di una severa architettura dorica. Altre sue opere sono ...
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ERIBERTO
Olivier Guyotjeannin
Nacque probabilmente in Alta Italia nella prima metà del sec. XI, ma la sua origine e la sua formazione restano ignote: le prime notizie pervenuteci su di lui lo vedono [...] "pro imperatoris receptu". Tale atto comunque non può essere interpretato come segno di una vittoria della parte imperiale, in Enrico IV dopo il 1103.
Sorretto anche dall'eleganza del linguaggio, il commento di E. è impregnato di temi gregoriani: ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...