La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le scuole di filosofia della matematica
Solomon Feferman
Le scuole di filosofia della matematica
I più importanti programmi di fondazione della [...] 0 e (II) da una operazione di successore, sc, dove sc(x) è interpretato come x+1 per ogni x (benché tale operazione preceda la definizione di '+' e e argomenti adoperati, è invece esposta nel linguaggio ordinario per un pubblico generale filosofico e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] a ciascuno di lasciare per un giorno il consueto linguaggio tecnico e dibattere nella forma più accessibile qualche problema , pubblicato nel 1973) sono tramontati i facili schematismi interpretativi e sempre più è emersa una visione complessa dell’ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] di Lattanzio) portava Gioberti – come hanno avvertito gli interpreti più accorti, a cominciare da Bertrando Spaventa – a In primo luogo, attribuiva alla rivelazione, e dunque al linguaggio che la incarnava, la capacità di parlare, attraverso un ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] oggetti di esperienza; questo antropomorfismo di fatto riguarda solo il linguaggio e non l'oggetto stesso. Ma è soprattutto L.A del segno all'immagine umana potrebbe essere interpretato come un'ulteriore conferma del continuo dialogo esistente ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] C. impone il ricorso al pragmatismo del Peirce, interpretato sempre con grande desiderio di fedeltà ma, per che circa trent'anni dopo mostrerà Ayer nel suo celebre libro Linguaggio verità e logica che è considerato un po' il manifesto della ...
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esperienza
Stefano De Luca
Conoscenza personale e diretta di una situazione
Per esperienza si intende, nel linguaggio comune, qualsiasi forma di conoscenza derivante dalla partecipazione personale a [...] . La nozione di esperienza appartiene anche al linguaggio filosofico, dove viene in genere contrapposta alla infine una lunga storia filosofica, durante la quale è stato interpretato come esperienza sensibile o come insieme dei metodi per giungere a ...
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Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico. Si tratta di un insieme assai vario di sistemi e di scuole, privi di [...] dualismo antropologico.
Ma non possono neppure dimenticarsi non solo il linguaggio greco di cui si serve la gnosi, ma altresì – orientali e di cui i maestri della gnosi hanno interpretato le esigenze di una religiosità più individualistica (in ...
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STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] il concetto genetico nello studio della grammatica e del linguaggio, Boeckh nella filologia classica. W. Roscher, seguito comuni lombardi nella storia d'Italia è in senso opposto interpretata e giudicata dai neoguelfi e dai neoghibellini, così sono ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] . In tal modo l'i. della mente si intreccia alla 'intensionalità' del linguaggio.
Invero il nodo dell'i. sembra potersi sciogliere quando viene interpretato secondo i principi propri della filosofia analitica o, più in generale, della filosofia ...
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positivismo e neopositivismo
Antonio Bazzini
Stefano De Luca
La filosofia del progresso scientifico e della società industriale
Sorto in Francia nella prima metà dell’Ottocento, il positivismo si diffuse [...] del mondo è un mistero che esige di essere sempre interpretato; quanto alla scienza, essa estende sempre più la sua meno nella natura di un fine, l’origine della coscienza e del linguaggio, la libertà o meno del volere umano – erano enigmi che l’ ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...