Porter, Edwin Stanton
Giulia Carluccio
Regista cinematografico statunitense, nato a Connellsville (Pennsylvania) il 21 aprile 1869 e morto a New York il 30 aprile 1941. Personalità poliedrica (lavorò [...] 1909), pur mutuando gli elementi costitutivi fondamentali del linguaggio cinematografico da Georges Méliès e dai pionieri della Scuola o alla fine del film) del capo dei banditi (interpretato dall'attore George Barnes) che punta la pistola e spara ...
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Kubrick, Stanley
Monica Trecca
Il regista filosofo
Tra gli autori più importanti e originali del cinema moderno, con la sua geniale padronanza degli aspetti tecnici e stilistici il regista statunitense [...] lavoro che ricorre a tutte le risorse del linguaggio cinematografico per conservare la complessità dell’opera inquietante, presso il quale il protagonista, uno scrittore fallito interpretato con grande bravura da Jack Nicholson, accetta di fare ...
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De Niro, Robert
Franco La Polla
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 17 agosto 1943. Raramente un attore è giunto, come D. N., a rappresentare un intero, lungo e importante periodo [...] king of comedy (1983; Re per una notte), in cui l'interpretazione 'mattatoriale', al fianco di un insolito Jerry Lewis, non fu basso costo in voga negli anni Settanta con personaggi, linguaggio, usi e costumi tipici dell'ambiente afroamericano); nel ...
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Chandler, Raymond (propr. Raymond Thornton)
Francesco Di Pace
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a Chicago il 23 luglio 1888 e morto a La Jolla (California) il 26 marzo 1959. Per le sue creazioni [...] , dai bassifondi ai quartieri alti, utilizzando un linguaggio crudo e realistico adatto a creare atmosfere cupe, basato sul racconto The little sister del 1949, con la vivace interpretazione di James Garner; The long goodbye (1973; Il lungo addio ...
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Mamet, David
Patrick McGilligan
Scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico statunitense, nato a Chicago il 30 novembre 1947. Intrecci foschi, talvolta kafkiani, un umorismo [...] forte carica drammatica, personaggi segnati dal destino e un linguaggio realistico, spesso crudo (per il quale i critici hanno The verdict (1982; Il verdetto) diretto da Sidney Lumet e interpretato da Paul Newman, adattamento di un romanzo di B. Read, ...
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Brown, Clarence
Alberto Castellano
Regista statunitense, nato a Clinton (Massachusetts) il 10 maggio 1890 e morto a Santa Monica (California) il 17 agosto 1987. Regista convenzionale, riflessivo, buon [...] in cui dimostrò di trovarsi a suo agio con il linguaggio del muto, trasformando, con un uso intelligente della scenografia La modella), per poi consacrare il suo splendore divistico facendole interpretare in Anna Karenina l'eroina di L.N. Tolstoj, e ...
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Brooks, Mel
Francesco Zippel
Nome d'arte di Melvin Kaminsky, regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense di famiglia ebrea d'origine polacca, nato a New York il 28 giugno 1926. Innovatore [...] del linguaggio comico, B. ha saputo coniugare la tradizione umoristica yiddish con la comicità slapstick degli duemila anni, sorta di enciclopedia dell'aneddotica yiddish, da lui interpretato insieme a Carl Reiner in una serie di dischi di enorme ...
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Shaw, Irwin
Patrick McGilligan
Scrittore, commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 27 febbraio 1913 e morto a Davos (Svizzera) il 16 maggio 1984. Prolifico autore di racconti, [...] Le sue opere si segnalano per la schiettezza del linguaggio, la capacità di delineare con rapidi tratti una notevole romanzo di M. Catto, complicato ménage a tre nei Caraibi interpretato da Rita Hayworth, Robert Mitchum e Jack Lemmon. Dopo Desire ...
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Chahine, Youssef (forma francesizzata di Šähīn, Yūsuf)
Grazia Paganelli
Regista cinematografico egiziano, nato ad Alessandria (Egitto) il 25 gennaio 1926. Riconosciuto a livello internazionale come uno [...] lasciati ai margini della società. Lo zoppo Kināwī (interpretato dallo stesso C. che comparirà come attore anche in e Iskandariyya, kaman wa kaman, mentre la sperimentazione del linguaggio scorre di pari passo con una certa classicità di sguardo ...
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Astruc, Alexandre
Giorgio De Vincenti
Regista, romanziere, critico cinematografico e letterario francese, nato a Parigi il 13 luglio 1923. Raffinato autore di film spesso di ispirazione letteraria, [...] Les diaboliques di J.-A. Barbey d'Aurevilly, ed è interpretato da una ventenne Anouk Aimée, al suo terzo film. André Malraux, i film di Orson Welles. La duttilità di questo linguaggio, ormai interamente padrone di sé stesso, e la sua accessibilità, ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...