Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] 1978, pp. 272-292.
9 Cfr. V. Loi, Lattanzio nella storia del linguaggio e del pensiero teologico pre-niceno, Zurigo 1970.
10 Cfr., ad esempio, Lact . 17-44, in partic. 29-31: l’interpretazione lattanziana dell’età tetrarchica come ferrea età di Giove ...
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GIAMBERTI, Antonio, detto Antonio da Sangallo il Vecchio
Paola Zampa
Arnaldo Bruschi
Nacque a Firenze all'inizio della seconda metà del Quattrocento da Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto.
Il [...] romani. Tali possibili attribuzioni rientrano nel quadro di controverse interpretazioni critiche sul ruolo svolto dal G. nella definizione del nuovo linguaggio architettonico cinquecentesco durante gli ultimi anni del pontificato di Alessandro ...
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«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] Cinque punti di partenza e di vista, altrettanti differenti linguaggi: «L’angoscia si affranca – per un attimo, per suona piano il suo sol bemolle, a differenza di come aveva interpretato il la bemolle di battuta 1: così, viene ribadita e accentuata ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] tra le due parole una rigorosa distinzione perché interpreta l’ansia come una condizione fisiologica e psicologica in sono dilatate oltre ogni accettabile misura. Scrive Binswanger: «Il linguaggio dei melanconici fatto di ‘se’, ‘se non’, ‘se avessi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Girolamo Savonarola
Gian Carlo Garfagnini
Girolamo Savonarola appartiene a quella schiera di predicatori e riformatori religiosi che segnarono il passaggio della cultura spirituale e politica italiana [...] capitolo dedicato al frate, nel quale, con un linguaggio che potremmo definire burocratico, Guicciardini descrive le varie sua città adottiva, della quale aveva comunque sorretto e interpretato l’ideale di libertà dalla tirannide.
La lezione di ...
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GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] di tutto il dipinto, e quindi la chiave del problema interpretativo - rimanda ancora una volta alla grande congiunzione del 1503-04 , e senza nemmeno darsi una riconoscibile identità di linguaggio, tanto che per queste opere, prive di documentazione ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] il 1473, si noti una più stretta aderenza al linguaggio omerico e in particolare a certe espressioni più caratteristiche, , alle inquietudini e alle angosce del biennio critico, vanno interpretati i Detti piacevoli, composti fra la fine del 1477 e ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] una immagine eccentrica della Russia della zarina, se l'interpretazione del C. veniva a coincidere (autonomamente) con quella giocato tutta la sua malizia parodistico-satirica: nel suo linguaggio viene messo in berlina il meleroico di maniera e nella ...
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GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] già dalle fasi di avanzata esecuzione di quest'ultimo, il linguaggio sempre rinnovato di Nicola, e il moderno e più nuova e più complessa ispirazione antica rispetto al soggetto interpretato dal padre. In questo pulpito risulta tuttavia più arduo ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] certa uniformità e quasi fissità di immagini e di linguaggio. Il "fervore un poco sottile e affannoso" LXIV (1960), pp. 396-418, in particolare pp. 400-402.
Contro l'interpretazione "popolare" di A. D'Ancona, Iacopone da Todi il giullare di Dio del ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...