Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] tra letteratura e cinema: un testo letterario che la macchina da presa ricrea e propone come fosse una realtà materiale vivono. Ma non è solo questione di lingua, bensì anche di linguaggio filmico in senso specifico: da un lato l'alto livello di ...
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PEANO, Giuseppe
Clara Silvia Roero
PEANO, Giuseppe. – Nacque a Spinetta, nei pressi di Cuneo, il 27 agosto 1858, secondogenito di Bartolomeo e di Rosa Cavallo, proprietari terrieri.
Frequentò le scuole [...] Gustav Mie nel 1893 sulla stessa rivista, con linguaggio e simboli comuni. I risultati di Peano furono , Torino 2004, pp. 138-144; E. Luciano - C.S. Roero, La macchina stenografica di G. P., in Le culture della tecnica. Archivio storico AMMA, 2004, n ...
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PASOLINI, Pier Paolo
Walter Siti
PASOLINI, Pier Paolo. – Nacque a Bologna il 5 marzo 1922, primogenito di Carlo Alberto (ufficiale di carriera, appartenente al ramo secondario di una nobile famiglia [...] vita, cede il posto a un mezzo più potente che è la macchina da presa; sono gli anni del cinema, da Accattone (1961) e 47-60; R. Rinaldi, P., Milano 1982; T. De Mauro, P. critico del linguaggio, in Galleria, 1985, 1-4, pp. 16-22; E. Golino, P., il ...
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GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] parola, affascinata dal mito della velocità e della macchina nel suo caleidoscopico divenire (si pensi in questo peccato che infrange gli equilibri borghesi, attingendo a un linguaggio teatrale sempre marcatamente troppo letterario e "scritto". Non ...
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MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] ).
In questi anni il M., con alcuni amici, ripercorse in macchina il Giappone, mosso dal desiderio di capire in profondità quel mondo non su base etimologica, ma sonora, mediante un linguaggio che richiama piuttosto i valori della pittura informale; ...
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CABIBBO, Nicola
Leonardo Gariboldi
Nacque a Roma il 10 aprile 1935, figlio di Emanuele, avvocato, e di una casalinga entrambi di origini siciliane. Fin da ragazzo s’interessò di astronautica, elettronica [...] si volevano indagare, e delle conseguenti dimensioni della macchina, la scelta cadde su un acceleratore per elettroni e Cabibbo, la sua teoria poteva essere riletta nel nuovo linguaggio della fisica dei quark. In questo contesto teorico, Murray ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giovanni Alfonso Borelli
Stefania Montacutelli
L’opera di Giovanni Alfonso Borelli rappresenta il precipitato della scienza galileiana, per l’applicazione del modello meccanicistico-corpuscolare e dell’attività [...] scienziati che individuasse un codice universale nel linguaggio matematico così come nei procedimenti logico-argomentativi del movimento dei pianeti e della «machina caelorum (la macchina dei cieli)» costruita dal Divino Architetto. Essa aveva il ...
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GREGORINI, Domenico (Domenico Paolo)
Claudio Varagnoli
Nacque a Roma il 21 ag. 1692 da Ludovico, architetto, e da Antonia Ficadenti, nella parrocchia di S. Giovanni dei Fiorentini (Varagnoli, 1988, cui [...] " che rivela una matura conoscenza del linguaggio tardo barocco, filtrato attraverso le contemporanee p. 306; M. Gori Sassoli, Della chinea e di altre "Macchine di Gioia". Apparati architettonici per fuochi d'artificio a Roma nel Settecento, ...
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Monroe, Marilyn
Monica Trecca
Nome d'arte di Norma Jean (Jeane) Baker o Mortenson, nata a Los Angeles il 1° giugno 1926 e morta a Santa Monica (Los Angeles) il 5 agosto 1962. Per molti versi la figura [...] la strada indulgendo nella sua tipica andatura, inseguita dalla macchina da presa in una lunga carrellata. Il successo una "bellissima bambina" dalle mille insicurezze e dal linguaggio spesso sboccato, capace però di rispondere con disarmante dolore ...
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LOMI (Gentileschi), Aurelio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa il 29 febbr. 1556, secondogenito di Giovan Battista di Bartolomeo, orafo nato a Firenze ma trasferitosi con la famiglia a Pisa intorno alla [...] a Lucca, che rivela una chiara apertura al linguaggio di Alessandro Allori, e probabilmente anche l'intenso Compianto delle tele di destinazione ecclesiastica.
Nell'affollata e complessa macchina del Martirio di s. Stefano per la chiesa francescana ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...