Altman, Robert
Simone Emiliani
Monica Trecca
Regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Kansas City il 20 febbraio 1925. Raffinato sperimentatore di originali soluzioni narrative e tecniche, [...] sempre stato più attratto dalla ricchezza del linguaggio teatrale e dalle possibili contaminazioni con quello come nel precedente, il ricorso alla telecamera, oltre che alla macchina da presa, consente ad A. di seguire in tutte le sfumature ...
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Moretti, Nanni (propr. Giovanni)
Flavio De Bernardinis
Regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico, nato a Brunico (Bolzano) il 19 agosto 1953. Tra i registi più rappresentativi e significativi [...] audiovisiva circostante, la rivendicazione dell'autenticità del linguaggio. Sempre interprete dei suoi film ‒ da Io tempo, è diventato elemento riconoscibile del suo cinema: macchina fissa, montaggio nell'inquadratura, storie incrociate, per ...
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Filippine
Grazia Paganelli
Cinematografia
Nelle F. il cinema ha sempre rappresentato una parte importante della vita quotidiana e della cultura dei suoi abitanti, e il suo sviluppo ha proceduto costantemente [...] debuttò con Miracles of love (1925), rivoluzionando il linguaggio cinematografico allora comune grazie all'introduzione del montaggio ' per i suoi film spettacolari. Passato dietro la macchina da presa, Conde raggiunse la piena maturità negli anni ...
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SJOSTROM, Victor
Melania G. Mazzucco
Sjöström, Victor (propr. Victor David)
Regista e attore teatrale e cinematografico svedese, nato a Silbodal (Värmland) il 20 settembre 1879 e morto a Stoccolma il [...] sociale e la realtà dello spirito, ma anche artigiano del linguaggio, votato alla sperimentazione tecnica per esigenza narrativa e mai innovativa per il susseguirsi di sovrimpressioni, movimenti di macchina e dissolvenze, e l'avventuroso Eld ombord ( ...
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Bresson, Robert
Alessio Scarlato
Regista cinematografico francese, nato il 25 settembre 1907 a Bromont-Lamothe (Puy-de-Dôme) e morto a Parigi il 18 dicembre 1999. È stato uno dei protagonisti della [...] eclisse del sacro all'interno della modernità. La macchina da presa immobile, l'assenza di qualsiasi intervento (la perdita dell'innocenza dello sguardo e la nascita della confusione dei linguaggi) è l'orizzonte che B. ha indagato in tutta la sua ...
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Lynch, David
Daniele Dottorini
Regista cinematografico statunitense, nato a Missoula (Montana) il 20 gennaio 1946. L. è senza dubbio uno dei registi più innovativi del cinema contemporaneo. I suoi film [...] che lo domina viene costruita da L. attraverso un linguaggio filmico innovativo: l'ambiguità tra l'evento reale e costa all'altra degli Stati Uniti. Lo sguardo deformante della macchina da presa lascia emergere un mondo fiabesco e crudele al tempo ...
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Etnografico, film
Cecilia Pennacini
Nell'ambito del documentarismo, il f. e. ha sviluppato una sua tradizione specifica che risale alle origini stesse del cinema. Già alla fine dell'Ottocento, infatti, [...] avvale di alcuna delle possibilità espressive tipiche del linguaggio cinematografico.Solo a partire dagli anni Venti del 20 anche alcune innovazioni tecnico-espressive come l'uso della macchina a mano, che in qualche modo facilitò l'inserimento ...
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Cubismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema cubista
Nella storia delle avanguardie artistiche del 20° sec. un posto di indubbio rilievo ebbe il C., nell'ambito delle arti figurative. [...] che non si tramutarono in una collaborazione fra i due linguaggi, le due tecniche, come invece avvenne per altri movimenti e articolazioni, le scritte, i luoghi colti dalla macchina da presa in scorci e prospettive particolari subiscono una sorta ...
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Uruguay
Daniele Dottorini
Cinematografia
L'invenzione del cinema arrivò in U. il 18 luglio 1896, quando in una sala da ballo di Montevideo si effettuò la prima proiezione pubblica a pagamento di alcuni [...] spagnolo residente in U. che, procuratosi in Francia una macchina da presa e della pellicola vergine, realizzò alcuni film. del Galpón di Montevideo, ispirato alle atmosfere e al linguaggio neorealista italiano (l'uso degli esterni, l'ambientazione ...
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Cile
Angela Prudenzi
Cinematografia
Il cinema fece il suo ingresso in C. poco dopo le proiezioni parigine dei fratelli Lumière, ma fu soltanto nel 1902 che si realizzò la prima produzione nazionale. [...] rintracciare cineasti realmente interessati al linguaggio cinematografico: tra i pochi, Salvador regime militare, che i registi poterono tornare senza restrizioni dietro la macchina da presa. Caiozzi portò finalmente a termine nel 1990 La luna ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...