linguaggiolinguàggio [Der. di lingua] [LSF] Il mezzo con cui gli uomini si scambiano reciprocamente informazioni; tale scambio, i cui veicoli (vocaboli) sono simboli di significato noto agli interlocutori, [...] artificiale: v. intelligenza artificiale: III 235 b. ◆ [ELT] [INF] L. procedurale e non procedurale: v. base di dati: I 343 a. ◆ [ELT] [INF] L. simbolico: v. linguaggi di programmazione: III 424 e. ◆ [ELT] [INF] L. speciale di simulazione ...
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Psicologia
Luciano Mecacci
(XXVIII, p. 457; App. III, ii, p. 628; IV, iii, p. 101; V, iv, p. 332)
Il panorama della p. contemporanea è mutato radicalmente nell'arco del 20° secolo. Dal progetto ottocentesco [...] spostato la ricerca sui processi interni (attenzione, memoria, linguaggio, pensiero) avvalendosi sia di procedure di indagine più a breve o a lungo termine, memoria dichiarativa o procedurale ecc.). Oltre a ricostruire l'architettura della mente in ...
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INFORMAZIONE, SCIENZA DELLA
Roman Tirler
Pierluigi Ridolfi
Stefano Ceri e Alfonso Fuggetta
Tecnologie della comunicazione di Roman Tirler
Sommario: 1. Introduzione. 2. Tecniche di comunicazione dati: [...] viene rappresentato utilizzando i concetti della logica. In particolare, mentre nei linguaggi imperativi e funzionali (che possiamo complessivamente chiamare linguaggiprocedurali) il programmatore specifica i passi con i quali risolvere un problema ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] i sogni del razionalismo, del metodo universale, del linguaggio perfetto, del sistema unitario della natura. Anche quando cui, purtroppo, sono sprovvisti tanto la democrazia procedurale quanto il patriottismo costituzionale strutturato dall'adesione ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] e sull'ufficio; la burocrazia, in quanto potere che si autolegittima grazie alla propria intrinseca razionalità organizzativa e procedurale, è essa stessa 'autorità' ed è sottoposta alla contraddizione di rovesciarsi in cieco specialismo. Il criterio ...
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Amnesia
Alberto Oliverio
Per amnesia si intende la mancanza o la perdita della memoria, soprattutto come incapacità a rievocare esperienze passate. Nel linguaggio della neuropsicologia si distinguono [...] (1988), consiste nel fatto che le memorie di tipo procedurale vanno difficilmente incontro all'amnesia e non sono colpite da all'ambiente circostante. In seguito, con lo sviluppo del linguaggio, questo oggetto acquisterà un nome e verrà definito come ...
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programmazione
programmazióne [Der. di programmare "preparare un programma"] [LSF] (a) La formulazione di un programma. (b) Con signif. particolare nelle locuz. p. lineare e non lineare (v. oltre). ◆ [...] sull'identificazione di funzioni da assolvere; (d) p. logica: basata sull'uso di espressioni logiche (v. linguaggi di programmazione: III 428 e); (e) p. procedurale, o imperativa, in cui la p. consiste nella stesura della serie di istruzioni che il ...
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Rappresentanza
Maurizio Cotta
Il tema
Quello della rappresentanza è certamente un tema centrale nella storia delle liberaldemocrazie moderne. Tant'è vero che, quando uno degli autori classici di questa [...] in questa dimensione e nei problemi della sua interpretazione, il linguaggio della politica tenda ad attingere anche ad altre esperienze che una configurazione abbastanza precisa di elementi istituzionali e procedurali, consente, come si è visto, al ...
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Consenso
Maurizio Cotta
Il concetto: ambiti di riferimento e significati
Il tema del consenso ricorre nelle riflessioni condotte su una pluralità di ambiti della vita sociale. Senza pretesa di completezza [...] tra i soggetti rilevanti, sono notoriamente di grande importanza nel linguaggio politico 'cittadino' (v. Bertelli, 1978, pp. 17 fatto una certa base di consenso sostanziale (oltre che procedurale) tra le forze di governo e quelle di opposizione ...
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preventivo
agg. e s. m. [der. del lat. praeventus, part. pass. di praevenire «prevenire»]. – 1. agg. Che previene, che serve a prevenire, che ha la capacità, lo scopo, la funzione di prevenire, di evitare qualche cosa, spec. con riferimento...
fin de non-recevoir
〈fẽ d nõ rësëvu̯àar〉 locuz. f., fr. (propr. «fine di non ricevere»; erroneo l’uso al masch. con cui è talvolta adoperata in Italia). – In senso proprio, nel linguaggio giur., mezzo procedurale tendente a stabilire che la...