COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] ; e che pertanto gli pareva opportuno regolare con apposito decreto fuori dell'ambito costituzionale nel rispetto del programma indicato sin dal primo numero: "Dignità di linguaggio, e misura di espressioni, ragionata censura, non capricci di moda ...
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FALCONETTO (Falconeto), Giovanni Maria
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Iacopo (I), nacque a Verona nel 1468 c.: è il più famoso rappresentante di una vera e propria dinastia di artisti (cfr. la [...] delimitazione dell'organismo creato, della regolare successione sulle superfici di arcate, . 83-98; G. Schweikhart, IlQuattrocento: formule decorative e approcci al linguaggio classico, in L'architettura a Verona nell'età della Serenissima (sec. XV ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] mai del tutto nell'ispirazione artistica e altresì nel linguaggio del musicista lucchese. Il quale, tra l'autunno 1872 in autunno gli studi, ma in Italia, come allievo "regolare". Si iscrisse perciò al conservatorio di Milano, avendo come maestro ...
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MADERNO, Carlo
Maria Cristina Loi
Figlio di Paolo e di Caterina Fontana, sorella dell'architetto Domenico Fontana, nacque intorno al 1556, data accettata quasi unanimemente dalla critica e già indicata [...] ultimi erano stati assunti dal cardinale G. Rusticucci con regolare contratto, già dal 1592 Fontana e dall'aprile 1593 all'unità della massa, alla forma raccolta ed al linguaggio tradizionale del dettaglio" e tuttavia "definisce i problemi latenti ...
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CAIROLI, Benedetto
Marziano Brignoli
Nacque a Pavia il 28 genn. 1825 da Carlo e da Adelaide Bono. Il padre, professore della facoltà medica e poi rettore dell'università di Pavia, proveniva da una famiglia [...] proponeva la trasformazione del movimento garibaldino in un regolare partito; il C. avversò la proposta sostenendo all'ambasciatore austro-ungarico a Roma, conte Wimpffen. Il linguaggio era chiaro: l'Italia non aveva possibilità di successo perché ...
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ENNODIO, Magno Felice (Magnus Felix Ennodius)
Marc Reydellet
Originario della Gallia, nacque nel 473 o 474, probabilmente ad Arles.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia ed era imparentata con [...] alcune missioni inviate da papa Ormisda in Oriente per tentare di regolare il conflitto tra le due Chiese.
Pochi anni dopo mori: spontaneità e dell'abbandono. Ma dietro la convenzionalità del linguaggio, a cui l'autore è doppiamente obbligato - per ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] impegno può davvero raggiungere l’esterno solo partendo dall’interno del linguaggio artistico» (Il cittadino e le note, in La primavera da allora, salvo rare interruzioni, Abbado fu ospite regolare del festival per il resto della sua vita. ...
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GRECO, Emilio
Carlo Pirovano
Figlio di Giuseppe e di Domenica Sambuco nacque a Catania l'11 ott. 1913.
Le scarne notizie sugli anni di formazione del G. ci riportano a un contesto di dignitosa povertà [...] nella carriera militare, in cui, dopo il primo servizio regolare di diciotto mesi a Palermo (1934-35), doveva successivamente fra 1947 e 1948, a definire i termini di un linguaggio asciutto ed essenziale che investe anche la sintesi ritrattistica ( ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sacchi, Bartolomeo detto il Platina
Francesco Tateo
Bartolomeo Sacchi, detto il Platina
Sia nell’ambito dell’Umanesimo romano, sia in quello dell’intero Umanesimo italiano ed europeo, il Platina assume [...] o deviato, in senso cristiano, e tuttavia rivolto a regolare la vita terrena, sono il De optimo cive, databile nell’uso di una materia affidata prevalentemente alla cronaca e al linguaggio considerato barbarico dagli umanisti, di quanto non lo sia per ...
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Io
Angela Ales Bello
Lucio Pinkus
L'Io è una delle espressioni emblematiche del pensiero occidentale contemporaneo, divenuta oggetto esplicito di riflessione nella filosofia e nella psicologia dal [...] tale rivelazione eccezionale, consistente in un criterio che deve regolare la sua mente.
La nascita del pensiero filosofico è di pensiero, apprendimento, percezione, controllo motorio e linguaggio, che possono crescere senza essere ostacolate da alcun ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, così che una forza, un’azione o un processo,...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...