GENOVESI, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° nov. 1713 a Castiglione (ora Castiglione del Genovesi), piccolo paese dell'Appennino campano a pochi chilometri da Salerno, primogenito dei quattro figli [...] e che anche in futuro ne fossero esclusi rappresentanti del clero regolare. La nuova cattedra fu inaugurata il 5 nov. 1754, 1979, Bologna 1980, pp. 539-590; A. Pennisi, Filosofia del linguaggio e filosofia civile nel pensiero di A. G., in Le forme e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Santi Romano
Maurizio Fioravanti
Uno dei massimi giuristi del Novecento. Giuspubblicista, coltivò parimenti i campi del diritto costituzionale e del diritto amministrativo, fornendo contributi decisivi, [...] potere statuale, come esprimere quel limite con il linguaggio del diritto, senza per questo ritornare al tempo sovrano, e nello stesso tempo come ordinamento in sé regolato. Proprio per questo motivo, diviene particolarmente interessante l’ultimo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Ludovico Antonio Muratori
Elio Tavilla
Muratori è considerato uno dei precursori del dibattito sulla codificazione in Italia. Tuttavia, la sua figura è stata di recente ridimensionata dalla storiografia [...] esteriorizzazione del culto, espressa soprattutto nel saggio Della regolata divozion de’ cristiani (1747), che interpretava formulata in un testo, subisce l’interpretabilità del linguaggio; nella versatilità delle manifestazioni della vita che, ...
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COVIELLO, Nicola
Luciano Martone
Nacque a Tolve in provincia di Potenza il 2 nov. 1867 da Domenico e da Rosa Maria Summa. Dopo aver compiuto gli studi secondari nel paese natale, fu indirizzato agli [...] una legislazione sociale fortemente progressista in grado di regolare anche i rapporti fra industriali e "classi cercò di esporre i principî generali con grande precisione di linguaggio e costante semplicità. Poco spazio è dedicato alla trattazione ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] deve essere armonizzata con la precedente normazione.
Fisica e filosofia
Norma dalla quale è regolato un determinato fatto o fenomeno naturale. Nel linguaggio scientifico, l. è la precisazione del modo con cui, in determinate circostanze, cioè poste ...
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In generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, sia recando un effettivo contributo [...] relativo all’informazione e alla consultazione dei lavoratori.
Economia
Nel linguaggio economico si parla di p. per indicare il concorso ai di somministrare credito alle aziende risanate e di regolare la disciplina autonoma del credito a breve e ...
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Diritto
Diritto civile
Avvenimento futuro e incerto, dall’avveramento del quale viene fatta dipendere l’efficacia del negozio giuridico ovvero la risoluzione del rapporto con questo costituito. È un elemento [...] essere apposta o, in genere, non sia valida, il negozio di regola è nullo, salvo che la legge non disponga che la clausola relativa di quell’insieme, mentre notava la diffusa tendenza del linguaggio comune a chiamare ‘causa’ soltanto uno di essi, di ...
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Nel linguaggio giuridico, il termine indica la questione su cui verte la discussione delle parti contendenti in una lite giudiziaria.
Diritto del lavoro
Contrasto tra lavoratore e imprenditore, che sorge [...] (le cosiddette c. miste o c. complesse). Tale distinzione assume rilievo sia ai fini della scelta dei mezzi per regolare pacificamente le c., sia per la determinazione dei criteri cui deve attenersi il giudice nella sua decisione. Per es., secondo ...
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PROPRIETÀ
Raffaello BATTAGLIA
Rodolfo BENINI
Giuseppe FURLANI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Fulvio MAROI
Tullio ASCARELLI
Francesco ROVELLI
. Etnografia. - Presso i popoli primitivi il concetto di proprietà [...] il fine immediato che lo decise all'azione; quindi, in linguaggio d'economisti, il capitale costituito da' suoi strumenti dovrebbe dirsi non se ne faccia un uso vietato dalla legge e dai regolamenti" (art. 436). Tale definizione ha tutta una sua ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] nella penisola indiana e poiché le tracce dei loro linguaggi, secondo Sten Konow e Grierson, si trovano verso una serie di semiocclusive scivolanti (c ch j jh), derivate di regola da originali (labio)-velari. È frequente lo scioglimento nel vedico di ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, così che una forza, un’azione o un processo,...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...