LEONARDO da Fivizzano (da Vallazzana, da Sarzana)
Vanna Arrighi
Nacque a Fivizzano, nei pressi di Massa, poco dopo la metà del secolo XV da Pietro di Iacopo. La sua famiglia era originaria di Vallazzana, [...] dell'operato del suo superiore, anche se il suo linguaggio, meno aulico e raffinato, mirava a impressionare quegli fu con la stessa carica a Napoli al preciso scopo di dettare regole per la vita comune dei confratelli; allo stesso fine fu nominato ...
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PASQUALINO Veneto
Mattia Biffis
PASQUALINO Veneto (Pasqualino di Nicolò, Pasqualino Veneziano, Pasqualino Lamberti). – Non è nota la data di nascita di questo pittore, attivo a Venezia tra il 1490 circa [...] facciali e decori plastici caratteristici del linguaggio del maestro trevigiano, schematizzandoli tuttavia in del contratto, l’incarico era stato affidato a Pasqualino dopo un regolare concorso, a seguito del quale la sua proposta era stata giudicata ...
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FARA, Mario Giulio
Chiara Trara Genoino
Nacque a Cagliari il 5 dic. 1880 da Giuseppe, avvocato, e da Maria Dessy. Non seguì alcun regolare corso di studi, ma ebbe solo sporadici insegnanti privati per [...] ) e parola come elemento più razionale (e perciò in continua evoluzione) può essere ricondotta ad una visione del linguaggio musicale ancora di tipo ottocentesco. Né serve a conferire modernità al suo pensiero, sotto questo punto di vista, il ...
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D'ISA, Francesco
Gabriella Romani
Nacque a Capua (Caserta) nel 1572 da famiglia patrizia.
Le notizie biografiche rimaste risultano molto scarse. Nel pubblicare le sue cinque commedie si servì del nome [...] Niccolò Amenta, il restauratore del teatro regolare, lo censurava invece sotto il profilo linguistico e stilistico, tanto da mettere in bocca a un innamorato della Giustina (1717) un repertorio tratto dal linguaggio amoroso dei personaggi del D., per ...
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Griffith, David Wark (propr. David Llewelyn Wark)
Giulia Carluccio
Regista e produttore statunitense, nato a Crest-wood, nei pressi di La Grange (Kentucky), il 22 gennaio 1875 e morto a Hollywood il [...] riuscì a tradurre in modo sistematico il linguaggio narrativo in linguaggio cinematografico, le parole in immagini, delineando per altre opere, né riuscì a recuperare un lavoro regolare in quell'industria cinematografica che tanto gli doveva, ma che ...
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CECCHI, Domenico
Renzo Ristori
Figlio di Roberto, nacque nel 1447, probabilmente a Firenze da una famiglia originaria di Vinci.
Il nonno paterno, ser Mainardo, era un notaio fiorentino piuttosto facoltoso: [...] anziano, e nel quale abbondano scorrettezze e forme tipiche del linguaggio di una persona incolta, siamo indotti a pensare che i reso attuale dalla evidente difficoltà di far funzionare in modo regolare, anche per il gran numero dei suoi membri e la ...
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GIOVANNI di Ottonello
Mauro Minardi
Nacque, probabilmente a Bologna, intorno alla metà del XIV secolo.
Un censimento stilato nel 1395, nel quale vengono registrate le famiglie residenti nella parrocchia [...] pagamenti all'artista e brevi citazioni che certificano la sua regolare presenza a Bologna si susseguono sino al 18 ott. 1390 esso gli appartiene (sebbene appaia forse più consono al linguaggio del Lianori, in accordo con l'alto scatto qualitativo ...
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ENSELMINI, Elena
Lorenzo Paolini
Figlia di Xex (e non di Africano, come si ripete nella letteratura storica), nacque a Padova nel 1207, da nobile famiglia.
Ramo della casata dei Ruffi discendente a [...] badessa - alle consorelle attraverso il consueto e faticoso linguaggio gestuale.
La E. mori nel suo monastero, all . 20-22; busta 186, c. 3; Corona, buste 102-111; Clero regolare, busta 1416; Demanio, busta 10; Atti del Consiglio, busta 30; Notarile, ...
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CIANCIULLI, Ferdinando
Michele Fatica
Nato a Montella (Avellino) il 16 maggio 1881 da Vincenzo, armaiolo, e da Giulia Marciano, di agiata famiglia di proprietari terrieri, fu avviato agli studi secondari [...] del giornale Il Grido degli umili, che non ebbe quasi mai periodicità regolare e che dal n. 12 del 1909 trasformò la testata in prefetto di Avellino aveva proibito la rappresentazione.
Con un linguaggio acceso ed enfatico, entro la cornice dei fatti ...
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FEDERICI, Romolo
Sandra Pileri
Nato a Roma nel 1825, studiò presso l'università romana. L'ascesa di Pio IX al soglio alimentò le speranze democratiche dei giovani romani, e il F. fu tra i promotori [...] e "non codificabile"; "le libertà concesse, misurate, regolate e legiferate sono peggiori della negazione assoluta di ogni libertà la coscienza dell'unità. Per il F. è il linguaggio a rendere possibile la collaborazione di più intelletti e ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, così che una forza, un’azione o un processo,...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...