Psicologo cognitivo britannico, nato a Leeds il 23 marzo 1934. Ha studiato psicologia all'University College di Londra e alle università di Princeton (USA) e Cambridge (Gran Bretagna). Professore di Psicologia [...] memory), costituita da una serie di sotto-componenti periferiche (memoria verbale e visuo-spaziale) e da un sistema esecutivo centrale, che dell'adulto ed evolutiva, per es. la comprensione del linguaggio e i processi di lettura e il loro sviluppo nel ...
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Musicista, musicologo e regista, nato a Napoli il 25 agosto 1933. Figlio d'arte, si diplomò al Conservatorio di Napoli, dove aveva frequentato i corsi di pianoforte e composizione. Iniziata la carriera [...] gruppo di giovani artisti che di quelle feste studiavano il linguaggio canoro e gestuale: si formò così nel 1967 la Nuova Chi è devoto, feste popolari in Campania (1974); Testo verbale e strutture musicali nei canti popolari, in L'etnomusicologia in ...
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LE CLÉZIO, Jean-Marie Gustave
Paola Ricciulli
Scrittore francese, nato a Nizza il 13 aprile 1940 da padre inglese di origine bretone e da madre francese. Un soggiorno in Nigeria a soli 10 anni con il [...] di Londra. Il romanzo Le procès-verbal (1963, premio Renaudot; trad. it., Il verbale, 1965), che narra la storia di simbolica del linguaggio, Milano 1974, pp. 201-09; W. Rupolo, Le Clézio e il linguaggio matematico, in Il linguaggio dell'immaginario, ...
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ZANZOTTO, Andrea (App. IV, iii, p. 868)
Roberto Deidier
Poeta. Con la pubblicazione di Fosfeni (1983) e di Idioma (1986), Z. ha portato a termine la trilogia di cui Il galateo in bosco (1978, 1979²) [...] più ampio lavoro in corso, in cui il 'chimismo' verbale di Z. esplicita la sua severa ricerca e riappropriazione di primo Zanzotto 1938-1957, Pisa 1997; S. Agosti, L'esperienza di linguaggio di Andrea Zanzotto, in A. Zanzotto, Le poesie e prose scelte ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] denunciare i sogni del razionalismo, del metodo universale, del linguaggio perfetto, del sistema unitario della natura. Anche quando tra l'altro da una crescente natura multimediale, dove il verbale, il visivo e l'acustico si fondono in forme sempre ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] sapiente orchestrazione, l'uso sorvegliatissimo del climax, l'onda verbale e immaginifica che si innalza e precipita per tornare a dove più composito è l'intreccio dei motivi e il linguaggio tradisce, nelle sue disuguaglianze e nelle sue inerzie, l' ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] dispensa; in occasione del cardinalato, si istruì un processo verbale in cui, dalle testimonianze dello zio materno e di V, con una lettera nella quale lo accusava, con linguaggio assai aspro, di smodato desiderio di potenza e ripercorreva tutti ...
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Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] all'interno del complesso fenomeno costituito dall'atto di comunicazione verbale, cioè il problema, posto da F. de Saussure, 113 (tr. it.: Sistema, norme e ‛parole', in Teoria del linguaggio e linguistica generale, Bari 1971, pp. 19-103).
De Mauro, T ...
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CLEMENTE IX, papa
Luciano Osbat
Giulio Rospigliosi nacque a Pistoia il 27 genn. 1600 da Girolamo e Maria Caterina Rospigliosi (Debitori e creditori di Girolamo di Milanese Rospigliosi e del figliuol [...] animano la vicenda e contribuiscono al rinnovamento del linguaggio teatrale anche in virtù d'una briosa parlata recitativo e aria, e vi predomina un vivace e scorrevole ritmo verbale favorito dall'uso del dialetto, la cui efficacia espressiva emerge ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] e la bocca e il caratteristico portamento. L'icasticità verbale si riflette in quella figurativa nella sequenza delle illustrazioni cui era fierissimo, accentuano esasperatamente con il loro linguaggio becero, da lazzo parlato e quotidiano, la ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...