semiotica
Dal gr. σημειωτική «studio, esame dei segni», scienza dei segni linguistici e non linguistici. Il termine, proposto da Peirce e Morris, è sinon. di semiologia (➔) anche se il suo uso è più [...] dei segni e con semiologia una disciplina post- e trans-linguistica, che ha come oggetto un «linguaggio secondo», formatosi dopo e sul linguaggioverbale. Tra i teorici che più si sono interrogati sulla possibilità di una costruzione rigorosa della s ...
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autismo
Costanza Levi
Un disturbo che ti chiude in te stesso
Il bambino autistico non riesce a comunicare, attraverso le parole o i gesti, con il mondo esterno, compresi i familiari. Per questo motivo [...] nel quale per gli altri è quasi impossibile entrare e da cui per loro è molto difficile uscire.
Anche il linguaggioverbale è fortemente compromesso: i bambini possono non parlare affatto o parlare in ritardo; inoltre, quando imparano a parlare, sono ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] se non priva di antecedenti, la semantica come studio semiotico e, in quanto tale, inclusivo dello studio della semantica di linguaggioverbale e lingue, è ancora da costruire. Essa è ancora in attesa di guadagnarsi sul campo il diritto a una vita ...
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Progettazione
Renato De Fusco
di Renato De Fusco
Progettazione
sommario 1. Introduzione. 2. Definizione. 3. Aspetti linguistici della progettazione. 4. Progettazione e architettura moderna. 5. La progettazione [...] adottati dalla storiografia al rango di fattori primari, addirittura sostitutivi del linguaggioverbale; nel far ciò evidentemente si tenta di rendere il linguaggio della critica storica omogeneo a quello della progettazione. E anche teoricamente ...
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Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo
Mari D'Agostino
In questo saggio si guarda all’Italia prendendo in esame il rapporto fra i parlanti, le comunità concrete in cui essi vivono, con particolare [...] l’azione didattica di ciascun insegnante: a) l’importanza del linguaggioverbale nella vita sociale e individuale; b) la molteplicità delle capacità di cui il linguaggioverbale è costituito: capacità di utilizzare la lingua per produrre discorsi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] nella storia antica una netta separazione tra una teoria concernente il segno linguistico (ovvero le espressioni del linguaggioverbale) e una teoria concernente il segno non linguistico (ovvero l’indizio, la traccia, la proprietà indicativa ecc ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] di piani ma anche la presenza di "codici" quali si trovano nel linguaggioverbale; Emilio Garroni volle sottolineare come non sia la "lingua" ma la "codificabilità" dei linguaggi a essere al centro della semiologia, e dunque il cinema è oggetto ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggioverbale viene tipicamente [...] e riflessione sistematica. Il riconoscimento progressivo dell'importanza dei rapporti fra linguaggioverbale e società, sia per comprendere appieno il funzionamento del linguaggio sia per capire meglio le dinamiche sociali, ha tuttavia portato dall ...
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Giovani
Alessandro Cavalli
Il concetto di gioventù
Sia nel linguaggio comune sia nel lessico delle scienze sociali regna una certa confusione in merito al contenuto al quale si fa riferimento quando [...] differenziazione tra le generazioni; queste si segnalano anche per l'abbigliamento particolare, la foggia dei capelli, il linguaggio, verbale e non verbale, col quale i giovani comunicano tra loro. Si tratta di segni esteriori di appartenenza, la cui ...
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Percezione
Renzo Canestrari
Antonio Godino
Il termine percezione indica l'atto del prendere coscienza di una realtà esterna o interna. Secondo K. Koffka, uno dei fondatori della scuola della Gestalt, [...] ed emozionale e la sua ricchezza supera di gran lunga le possibilità di rappresentazione verbale dei fenomeni fisici. In altre parole, il linguaggioverbale permette di tradurre in immagine emozioni e concetti, di rappresentarli e trasmetterli, solo ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...