Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Nuovo teatro si avvicina alla fine del secolo elaborando un’inedita concezione visiva [...] creativi.
La realtà teatrale schiude un potere di alterità e differenza, grazie alla messa in discussione del linguaggioverbale a favore dell’aspetto iconico, sonoro e performativo della rappresentazione. La parola viene spesso ridotta a frammento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La nascita del Novecento sotto il segno della velocità, dell’accelerazione modernista, [...] il tempo della coscienza muove da un pensiero all’altro – molto più rapido, in questo, dei meccanismi del linguaggioverbale e della scrittura. La riflessione sul tempo che Woolf riserva ai lettori è tematizzata, inoltre, dalla mesta sezione centrale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dai romanzi di formazione di inizio secolo alle immagini di adolescenza ribelle degli [...] Musil comincia a teorizzare l’esigenza di una ricerca geometrica e astratta, che mette in luce l’inesattezza del linguaggioverbale per arrivare alla formula ricca di futuro “anima e precisione”: l’anima, cioè l’interiorità, può diventare esatta solo ...
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Schizofrenia
Gaetano Benedetti
Maurizio Peciccia
Il termine schizofrenia (dal tedesco Schizophrenie) indica una psicosi dissociativa caratterizzata da un processo di disgregazione della personalità [...] e le estendono dall'ambito del bambino ad alto rischio a quello di adulti schizofrenici con disturbi del linguaggioverbale. Il lavoro apre il campo della ricerca sull'integrazione sensoriale e dell'utilizzo di tecnologie multimediali e tecnologie ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] (poche e discusse le eccezioni), e ciò (ricorda Simone 200819: 305) ha una giustificazione nelle basi ontologiche del linguaggioverbale: per parlare di alcunché, infatti, abbiamo bisogno in prima istanza di strumenti utili a designare, o denominare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il movimento libertino difende il libero pensiero e critica la religione, intesa come [...] Terra, a partire da uno stato originario di natura, la tesi della creazione successiva di un linguaggio di gesti, quindi di un linguaggioverbale articolato, e infine la tesi della costruzione della società umana dalla famiglia tribale originaria.
Il ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] per un pubblico adulto» (Diabolik, in I classici 2003: 5, 180).
Oltre all’ovvia interazione tra linguaggio delle immagini e linguaggioverbale, alla base del fumetto forse più ancora che di altri media (cinema e televisione, più sbilanciati verso l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I crepuscolari italiani (su tutti Gozzano e Palazzeschi) avviano un processo di [...] , protette dell’io e del passato, allora quella palazzeschiana si fa gioco esibito con i modi del linguaggioverbale, allineandosi così alle più importanti manifestazioni avanguardistiche europee: l’ideale alla base di diverse esperienze, quella ...
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Comico
Augusto Sainati
Etimologicamente il termine comico deriva dal greco komos, che in epoca classica indicava un genere di festino chiassoso e sregolato con il quale si festeggiava il dio del vino. [...] diversi e complementari con l'universo sonoro: Harpo, il fratello afasico, usava creativamente gli oggetti come sostituto del linguaggioverbale e frequente fonte di effetti comici sonori; Groucho, la mente 'logica' del gruppo, svolgeva spericolati ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gruppo di filosofi, scienziati e letterati, gli idéologues sono i diretti eredi dell’Illuminismo [...] Joseph-Marie Degérando, nell’opera capitale Des signes, esamina e cataloga le idee, i segni che le fissano e le concretizzano, il linguaggioverbale e i tipi di relazioni tra idee e segni, e tra idee e idee. Egli crea così le premesse di quella che ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...