usare [aggettivo verbale uso]
Domenico Consoli
Nella maggior parte delle occorrenze ha costruzione transitiva (attiva o passiva) e vale " adoperare ", " impiegare ", " servirsi di " qualche cosa: non [...] e conversazione, e usato quello diliberando, interpetrando e questionando (XIII 8); questi è Nembrotto per lo cui mal coto / pur un linguaggio nel mondo non s'usa (If XXXI 78); una vegghiava a studio de la culla, / e, consolando, usava l'idïoma / che ...
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CANOVA, Angelo
Sisto Sallusti
Nacque a Torino nell'ottobre del 1781 secondo il Regli (ma nel verbale della requisitoria Salvotti gli è attribuita l'età di 44 anni nel 1821). Dopo essersi ritirato dal [...] non parve esposto a pericoli fino a quando il Maroncelli ammise che egli avrebbe indovinato lo scopo delle due lettere "al tronco linguaggio e al muto favellare degli occhi".
Il C. fu pertanto arrestato a Vicenza prima del 13 marzo 1821, e gli furono ...
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Didascalia
Alberto Boschi
Una definizione esatta del concetto di d. richiederebbe un inventario esaustivo degli inserti scritturali utilizzati nel corso della storia del cinema. Bisognerebbe in primo [...] conficcate nel corpo di un testo che si pretende non verbale ‒ sono disseminate lungo tutto l'arco del racconto in cinema dovrà essere la creazione di film che parlino solo il linguaggio delle immagini" (The photoplay: a psychological study; trad. ...
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Mimamsa
Mīmāṃsā
Sistema filosofico indiano sviluppatosi a partire dall’esegesi dei testi vedici.
Storia
Il termine significa letteralmente «desiderio di riflettere» e si trova già in testi sacrificali [...] da un autore) e sono applicabili a qualunque esempio di linguaggio. Storicamente, l’esegesi della M. è, per es., Ciò è provato, sostiene la M., dal fatto che la radice verbale è presente anche in termini che non indicano affatto un’attivazione (per ...
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Carezza
Maria Teresa Romanini
Per carezza si intende qualsiasi dimostrazione di affetto o di benevolenza fatta ad altri con atti o con parole e, più specificatamente, l'atto di passare leggermente le [...] una comunicazione.
1. Una forma di comunicazione
Nel linguaggio quotidiano carezza significa il delicato appoggiare o il più frequenti quelle fisiche nei primi anni di vita e quelle verbali in età adulta (Berne 1961, 1972). Successivamente, seguendo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Céline, scrittore francese celebre per il romanzo Viaggio al termine della notte, esprime [...] estrema originalità anche attraverso la costruzione di un linguaggio inedito che attinge all’argot e si rifonde visione del disfacimento e della decomposizione, mentre l’esasperazione verbale diventa un mezzo di ricerca, di esplorazione della verità ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il cognitivismo ha riportato in primo piano lo studio dei processi che possono legittimamente [...] così come sono desumibili dai loro protocolli verbali. Il confronto tra il protocollo verbale e la traccia del programma in questa possono essere ricordate le ricerche sulla comprensione del linguaggio naturale di Roger Schank e di Terry Winograd e ...
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Giovanni Luca Perdonò
Abstract
Viene esaminata la struttura della fattispecie, che, a seguito della reintroduzione dell’oltraggio a pubblico ufficiale e della sostituzione della pena detentiva con quella [...] c.p., l’imputato che utilizzasse lo stesso linguaggio dovrebbe viceversa rispondere di oltraggio, non essendo , 1979, 849 ss.; Pedrazza Gorlero, M., Il «tono» dell’espressione verbale: un nuovo limite alla libertà di pensiero?, in Giur. cost., 1972, ...
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Persuasione
Antonio Semerari
Il termine persuasione (dal latino persuadere, "consigliare, convincere") indica l'atto di indurre qualcuno a riconoscere la realtà di un fatto, la fondatezza di un'idea, [...] il significato della parola sia intuitivo nell'uso del linguaggio comune, nondimeno il concetto risulta di difficile delimitazione avvale di argomentazioni razionali, espresse in forma verbale, attraverso il quale risulta chiara l'intenzione ...
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PORTA SOLE, Angelo da
Rosa Maria Dessì
PORTA SOLE (Portasolis), Angelo (Angelus Perusinus) da. – Nacque a Perugia, nel rione di Porta Sole, intorno al 1280 e fu battezzato nella chiesa di S. Antonio.
Non [...] e oratoria ecclesiastica, e in genere sul linguaggio politico del primo Trecento.
Vi si trovano 1994 e nel 1995); R.M. Dessì, Il bene comune nella comunicazione verbale e visiva. Indagini sugli affreschi del Buon Governo, in Il Bene comune ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...