lavare
Bruno Basile
Nel senso proprio, in If XIV 137 là [il Lete] dove vanno l'anime a lavarsi (in forma riflessiva), e Pg I 95 fa che tu costui ricinghe / d'un giunco schietto e che li lavi 'l viso, [...] 396-397, 418-419). In tutti i rimanenti luoghi la forma verbale significa " purificare ", " mondare ": If XXVII 108 Padre, Psiche, II, trad. ital. Bari 1970³, 741 ss.) al linguaggio biblico, che ha in questo verbo una delle sue numerose parole-chiave ...
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Mandel'štam, Osip Emilevič
Cesare G. De Michelis
Poeta russo (1891-1938). La poesia di M., specie all'inizio, è imperniata sul capovolgimento della tecnica simbolista, è una rivolta contro la nebulosità [...] l'analisi della Commedia trapassa in discorso sulla teoria del linguaggio poetico in generale. Il M. lascia da parte le d'immagini ", ma " maestro dei mezzi poetici ". La strategia verbale della Commedia viene messa a nudo con l'aiuto di ogni mezzo ...
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quoziente intellettivo
Valutazione del tipo e della qualità di intelligenza, in soggetti in età evolutiva e adulti, ottenuta mediante la somministrazione di test. I test (➔) di intelligenza sono strumenti [...] Questo test comprende due distinte scale, una formata da test verbali e una formata da test non verbali (o di performance). L’intelligenza infatti si manifesta attraverso il linguaggio ma anche attraverso abilità che, almeno all’apparenza, non hanno ...
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Quine
Quine Willard Van Orman (Akron, Ohio, 1908 - Boston, Massachusetts, 2000) filosofo e logico statunitense. Laureatosi in matematica sotto la guida di A.N. Whitehead, ha studiato negli anni Trenta [...] la questione del significato linguistico in una prospettiva che è insieme comportamentista (il linguaggio è un insieme di disposizioni al comportamento verbale) e verificazionista (il significato è determinato dall’insieme delle possibili situazioni ...
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parvenza
Antonietta Bufano
Dal provenzale parvensa, è voce propria della lirica anteriore a D., in cui il valore del termine s'incrocia con quello latino di apparentia (v. anche APPARENZA), comune nel [...] linguaggio scolastico. In quest'uso apparentia vale anche species in quanto manifestazione visibile di un'essenza e, più in appariva (XXIII 116: il Mattalia nota qui il " calibrato gioco verbale ", ribadendo per p. il valore di " ciò che appare, ...
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neuropsicologia
Studio della relazione tra la fenomenologia clinica e le basi nervose delle funzioni cognitive, vale a dire dei comportamenti degli organismi complessi, in primo luogo primati umani e [...] osservazione delle alterazioni postlesionali di funzioni cognitive complesse (linguaggio, memoria, percezione ed esplorazione dello spazio) si incapaci di una certa prestazione (per es., la produzione verbale) ma non di un’altra (per es., il ...
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generalizzazione
Comportamento derivante dall’apprendimento di nuove capacità e consistente nel ripetere in contesti nuovi o di fronte a stimoli nuovi, una risposta appresa in una situazione diversa. [...] l’ampliamento della classe di stimoli a cui viene associata una determinata risposta: per es., nell’apprendimento del linguaggio, la risposta verbale «cane» appresa dal bambino in presenza di un certo tipo di animale, viene prontamente emessa anche ...
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rifrangere [part. pass. rifratto e refratto]
Andrea Mariani
Corrisponde nel senso a " riflettere " (che ha un più vasto ambito semantico, e traslati diversi), senza riferimento al fenomeno ottico della [...] del participio (che ha valore piuttosto di aggettivo) con luce, fa assumere all'espressione il carattere di linguaggio tecnico della fisica.
Chiaramente verbale è il valore del participio in Pd II 93 si dimostra tetro / ivi lo raggio più che in ...
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equabile
Giovanni Aquilecchia
L'aggettivo verbale, dal latino aequare (" rendere uguale ") è ‛ hapax ' del linguaggio scolastico di D. nella prosa del Convivio: usato comparativamente, detiene il significato [...] originale di " paragonabile ", " che si può agguagliare ", determinato dal suffisso -abile: questa differenza è intra le passioni connaturali e le consuetudinarie, che le consuetudinarie per buona consuetudine ...
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logopedia
Disciplina che si occupa della riabilitazione di pazienti affetti da disturbi del linguaggio (➔ logopatia). Ai fini della riabilitazione, le differenti patologie dell’espressione verbale (orale [...] e scritta) oggetto di l. si possono differenziare in: disturbi disfonici (che esulano dalle competenze neurologiche); disturbi neuropsicologici delle funzioni corticali superiori (afasie, agnosie, disturbi ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...