scalappiarsi
Federigo Tollemache
Parasinteto verbale di probabile conio dantesco, esempio di linguaggio teso " in direzione realistica e corposamente espressiva " (Martelli) che vale " uscire dal laccio [...] "; ricorre al figurato in Pg XXI 77 E 'l savio duca: " Omai veggio la rete / che qui vi 'mpiglia e come si scalappia... ".
Si riferisce all'impedimento di salire al cielo dovuto al desiderio dei penitenti ...
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NOMINALIZZAZIONE
La nominalizzazione è la trasformazione in ➔nome di un ➔predicato verbale o di un ➔aggettivo. Si tratta di un caso particolare di derivazione (➔derivate, parole).
Per quanto riguarda [...] -ismo o -ista
bipolare ▶ bipolarismo
reale ▶ realista.
Usi
La nominalizzazione è molto frequente nel linguaggio burocratico, scientifico e in generale nei linguaggi tecnici e settoriali per il carattere impersonale e astratto che l’uso del nome ...
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assannare
Parasinteto verbale di ‛ sanna ' (v.), appare tre volte nella Commedia. In If XXX 29, in un contesto di deciso rilievo realistico e nell'ambito di un linguaggio crudo e plebeo, ha il significato [...] di " addentare " con forza e ferocia, a guisa di bestia che morde la preda: L'una giunse a Capocchio, e in sul nodo / del collo l'assannó, sì che, tirando, / grattar li fece il ventre al fondo sodo. Assume ...
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parafasia
Disturbo qualitativo del linguaggio, che consiste nella omissione, nella sostituzione, nella delezione, o nella trasposizione di fonemi (p. fonemica) o di parole (p. semantica). La sostituzione [...] semanticamente correlata, come per es. forchetta al posto di cucchiaio, cane per gatto, mela per pera, ecc.; le p. verbali sono le forme più gravi e la parola pronunciata non ha normalmente attinenza, se non prosodica talvolta, con quella corretta ...
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dislessia
Difficoltà nella lettura, consistente nell’incapacità di apprezzare la corrispondenza tra i fonemi (l’unità più piccola del linguaggio parlato) e la loro rappresentazione scritta, cioè i grafemi. [...] ’alterata segmentazione in fonemi della parola da leggere, oppure a deficit cognitivi, della memoria verbale e visiva. La d. evolutiva, detta anche cecità verbale congenita, ha carattere familiare, con alta incidenza di mancinismo e di disturbi dell ...
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groppa
Vincenzo Valente
Tre soli esempi, nella prima cantica, sempre per indicare " schiena di animale ": di Gerione, il fiero animale (XVII 80); o del centauro Nesso, che trasporta D. sul suo dorso [...] groppone sono dette le spalle dello stesso poeta, nel malizioso linguaggio dei diavoli di Malebolge (If XXI 101; e cfr. anche Fiore CCXXI 11). L'effetto grottesco nel rapporto verbale spallacce - groppa e groppone - spalle è conseguito non solo ...
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lapsus
Errore involontario che consiste nel sostituire un suono o nello scrivere una lettera invece di un’altra, nella fusione di due o più parole in una sola, nell’omissione di una parola, nel pronunciare [...] di un altro, ecc. Si distinguono il l. linguae, errore verbale, e il l. calami, errore di scrittura. Secondo la teoria di lettere o sostituzioni di nomi e parole, corrispettivo per il linguaggio di ciò che l’azione sintomatica è per il comportamento. ...
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afemia
Tipo di afasia motoria pura, detta anche afasia di Dejerine, caratterizzata da mutismo verbale e dalla incapacità di ripetere parole o suoni, pur nella conservazione della capacità di scrivere [...] dominante, e non è accompagnata pertanto ad altri sintomi clinici di tipo motorio o comportamentale. Questo disturbo del linguaggio è solitamente transitorio, durando da alcune settimane a pochi mesi: dalla capacità di emettere solo alcuni suoni ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...