Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] gli permise di smantellare il pensiero e il linguaggio giuridico di antico regime. Oltre al celeberrimo Dei delitti e delle pene, p. 200).
In un contesto minacciato da uno sviluppo verbale incontrollato, il grande poeta ha il dovere di ricondurre ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] mente, sia sulla base di una ragione legata alla sua teoria del linguaggio – se il nome è unico, unica è anche la res da primo e fondamentale, ens, è un participio passato dalla forma verbale a quella nominale e come tale si risolve nel pronome che ...
Leggi Tutto
DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] l'opera del D., nell'uso espressionistico del linguaggio e nell'autonomia significante dei "ghiribizzi": non entro l'anno al nemico: l'operina conferma l'illimitata fantasia verbale, la ricchezza lessicale specie di gergo e la grande capacità mimetica ...
Leggi Tutto
GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] istanza etica che lo spinge a parlare di umili con il loro linguaggio e con le loro consapevolezze.
Dal 1925 al '31 è alle 'ira gaddiana, ancora una volta espressa da una macchina verbale dai molteplici registri, che mette in scena anche la ...
Leggi Tutto
FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] all'Italia e fuori d'Italia un nuovo linguaggio storiografico. Anche per il neomommsenismo e neorenanismo solitudine apartitica del F., avverso al massimalismo barricadiero, e meramente verbale, dei "rossi", temperatissimo nel giudizio su F. S. Nitti ...
Leggi Tutto
ANTONELLI, Giacomo
Roger Aubert
Nacque il 2 apr. 1806 a Sonnino, da famiglia di origine modestissima, arricchitasi poi in fortunate speculazioni immobiliari.
Mandato a Roma dal padre Domenico, che desiderava [...] intransigenti, che gli rimproveravano di limitarsi a una resistenza verbale. Sicché la sua popolarità, che non era mai stata minuti, nel ricucire gli strappi prodotti dal linguaggio di un pontefice facilmente dimentico delle forme cancelleresche ...
Leggi Tutto
BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] ). Altri ha sottolineato le ascendenze emiliane dell’«inesauribile dono verbale, applicato agli effetti del colore e dell’eloquenza» (E e stilistiche, capace di dominare ogni tema e ogni linguaggio, anche i più tecnici, e lo 'scrittore' dal ...
Leggi Tutto
PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] in il verri, III (1958), 1, pp. 7-12; G. Contini, Il linguaggio del Pascoli (1959), in Id., Varianti e altra linguistica, Torino 1970, pp. della poesia pascoliana, in Id., Il possibile verbale. Tecniche del mutamento e modernità letteraria, Bologna ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Luca Pacioli
Daniela Parisi
Personaggio dai molteplici talenti, Luca Pacioli, formatosi all’aritmetica commerciale e iniziata parallelamente l’attività mercantile, cambiò presto la priorità dei suoi [...] la scrittura e le caratteristiche grafiche, sia per lo stile del linguaggio.
Tra il 1501 e il 1502 Pacioli si trasferì a Bologna, della ragione umana, non è definibile attraverso espressione verbale né esprimibile sotto forma di quantità.
Le ...
Leggi Tutto
BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] medievale piena di scene cupe e di raffinati virtuosismi metrici e verbali, e contrasta col giudizio che ne diede il B. stesso il musicista sceglie armonie semplici: ma essenzialità di linguaggio e semplicità armonica tradiscono sin troppo il loro ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...