Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] ma costruttivo; e la 'cultura' delle maschere è a fondamento della sua ricerca e della sua creatività. Il suo linguaggioverbale può diventare una lingua inventata che fa tutt'uno con il suo corpo, e che chiama grammelot, termine di origine ...
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film
Gianni Rondolino
Vedere oltre lo schermo
Un film è certamente divertimento, ma spesso è qualcosa di più. Può essere allora utile conoscerne il linguaggio, analizzarne il contenuto (spesso nascosto), [...] di comprenderlo per i suoi valori e nei suoi significati.
Il linguaggio cinematografico
Il linguaggio cinematografico ha regole proprie, che sono diverse rispetto a quelle del linguaggioverbale o di altre forme d'arte, anche se presentano con esse ...
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Down by Law
Andrea Meneghelli
(USA/RTF 1986, Daunbailò, bianco e nero, 106m); regia: Jim Jarmusch; produzione: Alan Kleinberg per Black Snake/Grokenberger; sceneggiatura: Jim Jarmusch; fotografia: Robby [...] una verità davanti a cui inchinarsi? Zack, comunque, lo invita più volte a levarsi di torno. Per lui la bellezza del linguaggioverbale sta tutta nel monologo, nelle soffici e roche parole con le quali un bravo dj notturno ci trattiene tra un disco e ...
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Cohen-Séat, Gilbert
Monica Trecca
Scrittore e teorico del cinema francese, di famiglia ebrea (suo padre era il Gran rabbino di Bordeaux), nato a Sétif (Algeria) il 26 luglio 1907 e morto a Parigi il [...] cinema in relazione con altre forme di espressione, in primo luogo stabilendo un fondamentale parallelo tra linguaggioverbale e linguaggio cinematografico. La rivista continuò a essere pubblicata sino agli inizi degli anni Sessanta, finché nel 1962 ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] in tale distribuzione, ma non per la collocazione del predicato verbale, che deve rimanere in fine di frase. Si tratta genere ci si riferisce è in 12 parti, scritta in un linguaggio misto di parole ed elementi in puro giapponese e altri di derivazione ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] Day Lewis e S. Spender. Un posto a parte per la deliberata ambiguità verbale spetta a W. Empson, anche per la sua singolare opera di critico. in A. John e M. Smith, con riferimenti al linguaggio fauve; emergono le forti personalità dei critici R.E. ...
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Regia
Teatro
di Antonio Audino
Il termine regia continua a essere centrale nella riflessione contemporanea sul teatro. Per quanto di recente acquisizione (e, peraltro, di uso esclusivamente italiano), [...] certa creatività teatrale a fare a meno della stessa partitura verbale, a mettere in secondo piano gli attori, ad avocare legati alla richiesta di nuove forme di comunicazione e di linguaggio, come nel caso della pubblicità e della fiction televisiva ...
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L'attore teatrale
A causa delle numerose e profonde trasformazioni avvenute nel mondo dello spettacolo durante il 20° sec., non è più possibile, o è comunque fortemente riduttivo, pensare all'a. come a [...] operazioni sceniche create in funzione dell'uso di diversi linguaggi audiovisivi. La necessità di un confronto con l'universo anche se meno strutturata e fondamentale appare la componente verbale e recitativa, molto di più si evidenzia la complessità ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] (n. 1929) segue anch'egli Derrida nel suo tentativo di liberare il linguaggio dalla tirannia del senso (Criticism in the wilderness, 1980; trad. it., e in generale la mescolanza di testi e discorsi verbali e visivi, derivati da tutti i periodi del ...
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MORETTI, Nanni
Federico Chiacchiari
MORETTI, Nanni (propr. Giovanni)
Regista, produttore e attore cinematografico, nato a Brunico (Bolzano) il 19 agosto 1953. Autore di un cinema rigoroso e autoironico, [...] ordine al caos dei sentimenti, denunciando con forza la banalità dei rapporti e del linguaggio, sempre con gusto originale per l'eccesso verbale, la marginalità e l'autoironia. Scambiato inizialmente per un cinema 'generazionale', quello di M ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...