Si chiama copula (dal lat. cōpula(m) «unione, legame») qualunque elemento svolga nella frase la funzione di collegare un soggetto e un costituente non verbale in una predicazione. Nel modello classico, [...] «verbo vuoto» in Jespersen 1937; Lyons 1968): modo, tempo e aspetto verbale (2) e l’accordo con il soggetto (3):
(2) Mario era 205 (trad. it. Concetto e oggetto, in La struttura logica del linguaggio, a cura di A. Bonomi, Milano, Bompiani, 1973, pp. ...
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Il termine itangliano è stato coniato, sulla scia dell’antecedente franglais (lo spanglish era di là da venire), per indicare un italiano fortemente influenzato dall’inglese e, soprattutto, caratterizzato [...] Altri termini sono stati coniati a definire il linguaggio che risulta dalla «mescolanza di vocaboli e costrutti dal fenomeno la morfosintassi (cfr. Degano 2005): può essere intaccato l’aspetto verbale, come accade con il tipo è che non l’ho lavato da ...
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Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] femminili si atteggiano per opposizione l’una all’altra, il linguaggio prende man mano movenze più aggressive e più vicine al piatto di stoccafisso e patate», in una sorta di apocalissi verbale che non risparmia nemmeno la presa in giro di sé stesso ...
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Le parole relative al corpo umano hanno un’importanza specifica nella lingua in quanto occupano un posto di rilievo in una varietà di ambiti specialistici, come la medicina (e più latamente le scienze [...] e vena safena; Serianni 2005: 176).
Nel linguaggio comune alcuni termini anatomici risultano colpiti da interdizione (➔ Semantica dell’eufemismo. L’eufemismo e la repressione verbale con esempi tratti dall’italiano contemporaneo, Torino, Giappichelli ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] , che si presenta a volte in forme simili ma dipende dal sintagma verbale (2), l’apposizione dipende sempre dal sintagma nominale (3) (Andorno 20, pp. 69-126.
Dardano, Maurizio (19862), Il linguaggio dei giornali italiani, Roma - Bari, Laterza (1a ed ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] bonis bonis, bene bene, ecc.
La reduplicazione è frequente nel linguaggio infantile (si veda una reduplicazione diffusa nel ➔ baby talk come piccino dato luogo al nome tran tran o della forma verbale che è all’origine di lecca lecca.
Solitamente la ...
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L’espressione angloamericana politically correct (in ital. politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale [...] altre apparentemente più innovative, come l’abuso di linguaggio tecnico e l’impiego eufemistico dell’inglese (Canobbio Semantica dell’eufemismo. L’eufemismo e la repressione verbale con esempi tratti dall’italiano contemporaneo, Torino, Giappichelli ...
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I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] verbale, in particolare, è comunemente costituita da formule di saluto (che Sobrero 1995: 457 propone di chiamare le regole vigenti nella nostra comunità (➔ convenevoli; ➔ cortesia, linguaggio della), in cui il mancato saluto di persone che si ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] di età. Al termine inglese è stato contrapposto l’italiano «linguaggio bambinesco» (come nel titolo del volume di Savoia 1984); dolce», cicci «carne»);
(ii) riduzione preferenziale della morfologia verbale alla terza pers. sing. e alla prima plur. del ...
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Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] la banalità lasciano il posto a più raffinati e sottili attacchi verbali degni della tradizione di quella che è stata definita la «nobile anziana, «non adusa certamente a certe disinvolture di linguaggio». Nel secondo caso fu respinta la richiesta di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...