LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] nei dialetti tedeschi come Kaddig 'ginepro' dal prussiano antico kadegis. Si ha notizia anche di altre linguebaltiche occidentali, galindio e sudavo (o jatvingio), parlate nella parte meridionale della regione prussiana.
La tradizione scritta ...
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Stato dell’Europa settentrionale; confina a N con l’Estonia, a E e SE con la Russia e la Bielorussia, a S con la Lituania, mentre a O si affaccia per circa 500 km al Mar Baltico, che vi forma il Golfo [...] a far parte dell'area dell'euro.
Il lettone è una lingua indoeuropea, suddivisa in alto-lettone, medio-lettone e tahmi, appartenente al gruppo delle linguebaltiche, all’interno delle quali mostra caratteri di maggiori affinità con il lituano ...
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(ted. Ostsee, sved. Östersjön, finnico Itämeri, russo Baltijskoe More, pol. Baltyckie Morze) Mare interno dell’Europa (420.000 km2), che si stende tra la penisola finno-scandinava e il continente, comunicando [...] l’impiego di diminutivi e il numero delle voci prese in prestito dallo slavo e dal tedesco.
Le concordanze fra le linguebaltiche e le slave sono rilevanti nel lessico, ma anche nell’accento, in parte della fonologia (esito delle sonanti indoeuropee ...
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In grammatica, l’elemento (particella o parola) posto dopo una parola a indicare la relazione grammaticale o sintattica di questa con altre parole della frase. Il cum latino è preposizione in cum illis [...] poco» con la p. per); sono frequenti invece in osco-umbro, appaiono nelle linguebaltiche (lituano dievo-p «a dio») e servono a formare una nuova declinazione nelle lingue neo-indiane, nel tocario, nell’armeno moderno ecc. (in persiano baccè «ragazzo ...
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Linguista lettone (Kauguri, Livonia, 1873 - Koknese, Lettonia, 1961); professore all'univ. di Riga. Studioso di linguebaltiche, ne indagò i rapporti con le lingue slave (Slaviano-baltijskie etjudy, 1911), [...] condusse a termine il grande dizionario lettone di K. Mühlenbach (1923-32) con successivi supplementi, e dedicò numerosi studî al lettone e all'antico prussiano ...
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Linguista, nato a Milano il 6 agosto 1904; figlio del romanista Pietro, è stato discepolo di M. Bartoli del quale ha continuato le ricerche di linguistica comparata indeuropea. Emigrato dall'Italia per [...] (1969) dell'Accademia dei Lincei. I suoi principali contributi riguardano particolarmente l'ittito, il latino, le linguebaltiche, il romeno, l'albanese; anche importanti le sue ricerche sulla formazione dell'italiano e sui dialetti italiani ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] di individui in S. e inoltre in Finlandia, nei paesi baltici e da numerosi emigrati, soprattutto nell’America Settentrionale. Appartiene al gruppo nordico delle lingue germaniche e comprende 5 sistemi dialettali: norlandese, dello Svearike, del ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] . Dal 1° gennaio 2015 il Paese ha adottato l'euro come moneta nazionale.
Il lituano è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo baltico, all’interno del quale si differenzia per il suo carattere conservativo. I dialetti lituani si distinguono in ...
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Linguista e filologo (Delden, Overijssel, 1880 - Leida 1941); prof. di lingue slave e baltiche nell'univ. di Leida (1913). Ha curato un rifacimento del dizionario etimologico nederlandese di J. Franck [...] (1912) e successivamente ha pubblicato studî fondamentali sul baltoslavo (Altpreussische Studien, 1918; Geschichte der altkirchenslavischen Sprache, 1931). Ha rielaborato personalmente le dottrine fonetiche ...
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Linguistica
Il p. è una diatesi, o forma, che nel sistema verbale, opponendosi all’attivo e al medio, esprime un’azione subita dal soggetto, in cui cioè il soggetto grammaticale è ‘paziente’ e non ‘agente’. [...] dalle origini forme perifrastiche per tutta la coniugazione (io sono amato; fr. je suis aimé ecc.). Molte lingue, tra cui quelle baltiche, slave e nordiche, usano, per esprimere il p., il riflessivo (corrispondente, in italiano, al costrutto del si ...
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baltico
bàltico agg. (pl. m. -ci). – Aggettivo coniato nel sec. 11° da Adamo di Brema (dal nome di un’isola settentrionale nominata da Plinio il Vecchio sotto la forma Baltia) come designazione del mare anche oggi così chiamato, che si stende...
lettone
lèttone (meno com. lettóne) agg. e s. m. e f. [dal fr. letton, che a sua volta è dal ted. Lette]. – Relativo o appartenente alla Lettònia, territorio sul mar Baltico, già repubblica sovietica e dal 1993 repubblica indipendente: i porti...