Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] parte dell’Europa occidentale, funzione poi ereditata, nel 18° sec., dal francese.
Lo spagnolo si individua all’interno delle lingueromanze per alcuni caratteri fondamentali: nella fonetica, la dittongazione di ĕ e ŏ tonici in ie e ue sia in sillaba ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] , si svolge un processo di semplificazione e conguagliamento delle forme, simile a quello che conduce dal latino alle lingueromanze, ma nelle conclusioni meno radicale di esso.
Il lessico del greco moderno è costituito nell’assoluta maggioranza da ...
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Stato dell’Europa meridionale, il cui territorio, affacciato per circa 850 km sull’Oceano Atlantico, occupa il margine occidentale della Penisola Iberica. Al territorio metropolitano vanno uniti gli arcipelaghi [...] 16° sec. si diressero i movimenti migratori ebraici sospinti per motivi politico-religiosi oltre i Pirenei.
All’interno delle lingueromanze, e soprattutto di fronte ai dialetti spagnoli, il p. s’individua per i seguenti caratteri peculiari: ou o oi ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] storia successiva dei diversi sistemi linguistici, e diviene prevalente in alcuni di essi, come, per es., nelle lingueromanze, dove la funzione dell’aspetto è puramente accessoria, mentre la distinzione temporale si articola in un ricco complesso ...
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Scrittore e letterato tedesco (Brüsewitz, presso Schwerin, 1815 - Roma 1894). Viaggiò a lungo nei paesi mediterranei, interessandosi soprattutto alla cultura spagnola e siciliana (Poesie und Kunst der [...] 1889). Collezionista e mecenate (creò a Monaco una galleria d'arte lasciandola in dotazione alla città), traduttore dalle lingueromanze e dall'arabo, S. si dedicò soprattutto alle composizioni poetiche (raccolte in Gesammelte Werke, 10 voll., 1897 ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] . Il fenomeno è di tale vastità da potersi confrontare con i rivolgimenti lessicali e sintattici che dalla lingua latina portarono alle lingueromanze. È sintomatico che solo nel sec. 15°, nel più precoce ambiente umanistico toscano, riaffiori l ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] ha oscillato la nozione di a. (mens, spiritus, animus, anima), il binomio spiritus-anima ha svolto (e svolge tuttora, nelle lingueromanze) un ruolo di importanza fondamentale, mentre anima (dal gr. ἄνεμοϚ 'vento, soffio') è quella che alla fine si è ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] di coloro che li governavano, anche se continuarono a usare la propria (aramaico, siriaco, greco, copto, ebraico, berbero, lingueromanze, ecc.). La cosa permise loro, in qualche caso, di partecipare attivamente allo sviluppo delle lettere e delle ...
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ROMANZO
P. D'Achille
Termine, nato nel Medioevo, con cui si indica, sia nel linguaggio della critica e della storiografia letteraria sia nell'uso comune, il più importante genere narrativo, che ha anch'esso [...] una significativa evoluzione semantica (Roncaglia, 1981) e dall'originario valore di 'lingua volgare' (sec. 11°), tuttora in uso con valore aggettivale in locuzioni come 'lingueromanze', passò a significare 'testo orale o scritto in volgare' (sec ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...