I-J
Guido Calogero
- La decima lettera degli alfabeti fenicio e greco, la nona di quello latino. Negli alfabeti orientali derivati dal fenicio la sua forma primitiva, che si crede rappresenti l'ideogramma [...] anche il valore consonantico (come in iaceo, iugum), lo esprime tuttavia col medesimo segno usato per la vocale. Nelle lingueneolatine la i consonantica iniziale del latino ha avuto varî esiti (gi- in italiano, j- in francese, spagnolo, portoghese ...
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NANNUCCI, Vincenzio
Mario Pelaez
Letterato, nato a Signa (Firenze) il 1° settembre 1787, morto a Firenze il 2 giugno 1857. Studiò nel Collegio dei chierici eugeniani; ma poi, deposto l'abito ecclesiastico, [...] scienza, sono ancora utili per l'abbondanza dei materiali raccolti e per i riscontri con le altre lingueneolatine. Anteriore è il Manuale del primo secolo della lingua italiana (1ª ed., in 3 voll., Firenze 1837-39; 2ª ed., in 2 voll., Firenze 1856 ...
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T
- Diciottesima lettera dell'alfabeto italiano e diciannovesima di quello latino e di quello greco. Nell'alfabeto fenicio era la ventiduesima e ultima lettera e aveva una forma a croce di S. Andrea; [...] (dove è scritta ty) che acusticamente è assai vicina al k′ palatalizzato. Attraverso una palatalizzazione simile il ti + vocale del latino passò nel basso latino a z sorda e nelle lingueneolatine, variamente, a z, a s e financo a th interdentale. ...
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JUD, Jakob
Linguista svizzero, nato a Wängi in Turgovia il 12 gennaio 1882. Si laureò a Zurigo (tesi di laurea Recherches sur la genèse et la diffusion des accusatifs en -ain et en -on, Halle 1907) e [...] docente (1907-1915) e come professore di filologia romanza.
I suoi numerosi studî vertono soprattutto sul lessico delle lingueneolatine e si distinguono per l'acutezza delle osservazioni particolari e per la grande ricchezza del materiale nella cui ...
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GAMILLSGHEG, Ernst
Carlo Tagliavini
Linguista tedesco, nato il 28 ottobre 1887 a Neuhaus (Austria); studiò a Vienna col Meyer-Lübke e fu successivamente professore di filologia romanza nelle università [...] der französischen Sprache, Heidelberg 1928), e di capitale importanza sono le sue ricerche sugli elementi germanici nelle lingueneolatine (Romania Germanica, 3 voll., Berlino 1934-37; Germanische Siedlung in Belgien und Nordfrankreich, Berlino 1937 ...
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TUULIO, Oiva Johannes
Ettore Li Gotti
Linguista e filologo finlandese, nato il 17 gennaio 1878, morto a Helsinki il 21 giugno 1941. Studioso dapprima delle lingue classiche, si volse poi allo studio [...] , 1907) e italiano (Sur la rime italienne et les siciliens du XIIIe siècle, 1909). Divenuto docente di lingueneolatine meridionali all'università di Helsinki (1910), vi insegnò fino alla morte dando prove di persistente attaccamento alla cultura ...
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VISING, Per Johan
Filologo svedese, nato il 20 aprile 1855. Professore di lingueneolatine nella Högskola di Göteborg dal 1890 al 1922, fu uno dei fondatori degli studî di filologia romanza in Svezia. [...] E ugualmente eminente come linguista e come storico della letteratura: e volse le sue indagini a tutti i campi del cultura romanza, dimostrando finezza d'intuito critico e costante equilibrio di giudizio.
Le ...
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Filologo (Soriano nel Cimino 1844 - Roma 1918), dal 1876 maestro insigne di lingue e letterature neolatine nell'univ. di Roma. Nel 1872 iniziò la Rivista di filologia romanza (poi Giornale di filologia [...] romanza), cui seguirono gli Studi di filologia romanza e gli Studi romanzi. Favorì il sorgere dell'Istituto storico italiano e fondò la Società filologica romana (1901). Del 1874 sono gli Appunti per la ...
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GUARNERIO, Pier Enea
Filologo, nato nel 1854 a Milano, dove morì il 10 dicembre 1919. Dal 1903 alla morte fu professore di storia comparata delle lingue classiche e neolatine all'università di Pavia.
Si [...] dedicò principalmente allo studio del sardo, pubblicando e illustrando testi antichi, raccogliendo e studiando materiali dialettali. Si occupò anche di altri dialetti e di latino volgare (L'intacco latino ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] finale sulla "valacca favella" accostata all'italiano non senza intuizione dell'annoverabilità del rumeno tra le lingueneolatine. Quanto ai tre veneziani - Ambrogio Bembo, Giannantonio Soderini, Angelo Legrenzi (30) -, tutti e tre imbarcatisi ...
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neolatino
agg. [comp. di neo- e latino]. – Detto delle lingue (chiamate anche romanze) che si sono svolte da un comune fondamentale strato latino, nelle regioni più profondamente latinizzate dell’impero romano (e che sono, da occidente verso...