Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] ad a, o, u e a consonante. Da quest’evoluzione è derivata una pluralità di valori del grafema c nelle lingueromanze e nelle altre lingue moderne che hanno accolto l’alfabeto latino. Un primo è quello di fonema occlusivo velare ‹k›. Un primo è quello ...
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Linguistica
Particella grammaticale che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, per identificarlo come essere od oggetto individuato ( a. determinativo o definito) o come essere [...] ille, illa, illud; da un antico pronome dimostrativo derivano anche il tedesco der, die, das e l’inglese the. Nelle lingueromanze e germaniche la forma dell’a. indeterminativo deriva da quella del nome del numero uno.
In italiano, le forme dell’a ...
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Vescovo di Poitiers e poeta (n. presso Treviso 530 circa - m. Poitiers inizî sec. 7º). Studiò a Ravenna, poi con lungo pellegrinaggio si recò alla tomba di s. Martino di Tours indi a Poitiers dove trovò [...] alcuni suoi inni (Vexilla regis prodeunt; Pange lingua gloriosi) sono entrati nella liturgia. La lingua di V. F. manifesta già l'inizio del passaggio dal latino alle lingueromanze e l'imbarbarimento della lingua latina. V. F. è considerato il primo ...
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Filologo e letterato (Campobasso 1849 - Napoli 1925), fratello di Enrico, fu prof. di lingue e letterature neolatine all'univ. di Napoli (dal 1876), senatore dal 1905, socio nazionale (1897) e presidente [...] (1916-20) dell'Accademia dei Lincei. Studioso dei problemi di storia della cultura, pubblicò importanti lavori sulle lingueromanze (Sull'origine dell'unica forma flessionale del nome italiano, 1872; Sulla più antica versificazione francese, 1920), ...
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Linguista (Jurkovo Selo, Žumberak, od. Croazia, 1881 - Zagabria 1956); è stato (dal 1919) prof. di filologia romanza nell'univ. di Zagabria. I suoi studî, volti al campo delle lingueromanze, dello slavo [...] na natpisima rimske provincije Dalmacije ("Aspetti della lingua latina volgare nelle iscrizioni della provincia romana Slavenstvo i romanstvo na jadranskim otočima ("Elementi slavi e romanzi nelle isole dell'Adriatico", 1950). Numerosissimi i suoi ...
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Scrittore e letterato tedesco (Brüsewitz, presso Schwerin, 1815 - Roma 1894). Viaggiò a lungo nei paesi mediterranei, interessandosi soprattutto alla cultura spagnola e siciliana (Poesie und Kunst der [...] 1889). Collezionista e mecenate (creò a Monaco una galleria d'arte lasciandola in dotazione alla città), traduttore dalle lingueromanze e dall'arabo, S. si dedicò soprattutto alle composizioni poetiche (raccolte in Gesammelte Werke, 10 voll., 1897 ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] neolatino francese, sotto la spinta del sostrato gallico e quella più notevole del superstrato franco. Nel primo documento di lingua gallo-romanza (Serment de Strasbourg, 842) e nei primi testi letterari del 9°-10° sec. i vari dialetti si presentano ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] ci si chiede giustamente per il ladino (v.), se veramente al sardo non convenga fare un posto a sé fra le altre lingueromanze. Il concorrere di certi fenomeni preziosi e illustri, come la conservazione di ĭ e ŭ e quella delle velari dinanzi a vocale ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] mediolatini, come quello di P. Maas (per i classici), o quello di d'A.S. Avalle (per le lingueromanze). Tuttavia, oltre a numerosi interventi singoli, si ricorderanno gli atti di alcuni congressi: Probleme der Edition mittel- und neulateinischen ...
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Nato a Bozzolo (Mantova), il 17 agosto 1845, e ivi morto quasi d'improvviso il 22 ottobre 1882, fu tra quelli che instaurarono la nuova scuola di filologia romanza e di critica storico-letteraria: tenne [...] cattedra di lingueromanze a Firenze; e a Firenze diede inizio alla sua più vasta operosità scientifica. La quale fu diretta soprattutto, oltre che all'indagine etimologica, a descrivere la storia, e specie l'origine, della lingua letteraria italiana ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...