La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] di Diez (1836, dedicata a J. Grimm, di cui ricalca la grammatica comparata germanica del 1822) intese le stesse lingueromanze come "romanischen Mundarten" e spiegò come il "Galliens romanischer Dialekte", ossia il gallo-latino, si scindesse in due ...
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Pellegrini, Giovan Battista
Maurizio Trifone
Linguista, nato a Cencenighe (Belluno) il 23 febbraio 1921. Ha studiato all'università di Padova alla scuola di C. Tagliavini e poi all'università di Pisa, [...] , ha svolto un'intensa attività di ricerca, che è confluita in una vasta produzione scientifica riguardante principalmente le lingueromanze, quelle dell'Italia prelatina, il ladino, i dialetti veneti e friulani, la toponomastica e l'onomasiologia, i ...
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Glottologo, nato a Carrara il 15 settembre 1887. Fu nominato nel 1927 professore di glottologia nell'università di Cagliari, donde fu chiamato a Pavia nel 1928 e di qui, nel 1938, a Bologna.
La sua produzione [...] scientifica concerne in prevalenza le lingue indoeuropee e le lingueromanze. Particolarmente significativi i suoi lavori sul còrso, ai quali si riallacciano varî contributi su problemi metodologici nel campo della geografia linguistica. Tra le sue ...
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Filologo e storico della letteratura italiana (Newton Centre, Mass., 1880 - ivi 1966); lettore di lingueromanze ad Amherst (1900-04) e alla Harvard University (1906-12), professore a Chicago (1912-27), [...] presidente (1927-46) del College di Oberlin (Ohio). Ha scritto una notevole History of Italian literature con traduzioni (1954). Si è occupato di Dante (D. A. operum latinorum concordantiae, in collab. ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] e la storia di questo aspetto del l., che sarà poi la base fondamentale da cui si svolgeranno le varie lingueromanze, deve essere seguita e ricostruita attraverso le testimonianze delle opere letterarie e dei documenti ufficiali.
L’affermarsi del l ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] alla sintassi (per es. la legge di Wackernagel per l’indoeuropeo antico o la legge Tobler-Mussafia per le lingueromanze).
La l. fonetica (ted. Lautgesetz) costituisce il tipo più frequente e importante di l. linguistica. Codifica sviluppi fonologici ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] nel latino cominciano a riflettersi con forza sempre maggiore gli sviluppi fonetici che stavano portando alla costituzione delle lingueromanze, si afferma una poesia ritmica latina sia sacra sia profana in cui la r. acquisisce una fisionomia e ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] che riassume le funzioni di tutti gli altri casi), quattro il germanico mantenutisi nel tedesco moderno. L’italiano, come le altre lingueromanze moderne, ha quasi perduto l’alterazione del nome nei c. (solo nel pronome si ha ancora un nominativo: io ...
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Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] tonica (ō del latino classico) o atona (ō, ŏ del latino classico), e ne condivise interamente i successivi sviluppi in quasi tutte le lingueromanze. L’origine storica della u semiconsonante italiana è duplice: a) dopo consonanti velari come in acqua ...
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Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] vocali palatali (i, é, è); nella sua pronuncia la lingua è sollevata verso il palato anteriore, e l’apertura delle labbra fenomeno ha la sua origine nel latino volgare, e in altre lingueromanze ha avuto sviluppi più estesi che in italiano: all’it. ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...