morte delle lingue
mòrte delle lìngue. – Si può dire che una lingua muoia quando muore il suo ultimo parlante. Così fu per esempio per il dalmatico, lingua romanza un tempo parlata nella zona costiera [...] tra la Croazia e il Montenegro, il cui ultimo parlante morì nel 1898; lingua che oggi conosciamo grazie alla descrizione del linguista Matteo Bartoli, il quale proprio da quell’ultimo parlante ne raccolse i suoni e le forme. In condizioni simili a ...
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emologismo
s. m. Espressione destinata a suscitare un’emozione, che funziona come un emoticon o un emoji.
• In quanto alle argomentazioni, materiale ormai troppo complesso da maneggiare, «sono lasciate [...] funzionano come emoticon o emoji». (Paolo Conti, Corriere della sera, 19 maggio 2017, p. 47, Cultura) • Il linguista Giuseppe Antonelli, nel recente «Volgare eloquenza» parla di «(non) partito della narrazione». A dominare il discorso pubblico sono ...
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In linguistica, detto di enunciazioni (e per estensione anche di enunciati e di verbi) che non descrivono un’azione né constatano un fatto, bensì coincidono, in determinati contesti, con l’azione stessa: [...] l’atto che descrivono, per es. battezzo, ordino, maledico. Il termine, diffuso dal linguista e filosofo J.L. Austin nell’ambito della teoria degli atti linguistici, è stato poi ripreso nel linguaggio giuridico per indicare enunciati costitutivi, nel ...
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Pseudonimo della scrittrice lituana Julia Beniuševičiūtė-Žymantienė (n. presso Plunġe 1845 - m. Marijampolė 1921). Autodidatta, esordì in età avanzata con la novella Piršlybos ("Il contratto nuziale", [...] ("Scritti di Ž.", 1904). Molte delle opere di Ž., che non si impadronì mai completamente della lingua lituana, sono scritte nel dialetto della sua regione d'origine, la Samogizia, e furono corrette da altri (in partic. dal linguista J. Jablonskis). ...
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VIDOSSI (già Vidossich), Giuseppe
Studioso di linguistica e di tradizioni popolari, nato a Capodistria il 30 marzo 1878. Laureato a Vienna (1900) in filologia romanza, ha ottenuto nel 1902 il diploma [...] e XXIV, 1901; La lingua del Tristano veneto, in Studi romanzi, IV, 1906), ma i suoi lavori intorno all'Atlante linguistico l'hanno portato ad affrontare anche problemi di carattere generale (L'Atlante ling. ital.: questioni di metodo e di fini, in ...
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IO E TE O IO E TU?
Nell’italiano contemporaneo la sequenza di pronomi coordinati io e tu è scorretta.
Per evitarla, è possibile sostituirla con la sequenza tu ed io, con il pronome di1a persona posto [...] e i complementi indiretti) in funzione di soggetto.
Storia
La forma io e te, che nel secondo Ottocento il linguista G. I. Ascoli definiva «un toscanismo insopportabile», è stata ritenuta scorretta dalle grammatiche fino a pochi decenni fa, mentre ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] and Franz Rainer (eds) 2004, recensione a La formazione delle parole in italiano, Tübingen, Niemeyer, 2004, «Rivista di linguistica» 20, 2, pp. 375-400.
Mańczak, Witold (1958), Tendances générales des changements analogiques, «Lingua» 7, pp. 298-325 ...
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neologia
neologìa s. f. – Settore della lessicologia che studia i criteri e le modalità di formazione di parole o espressioni nuove e i nuovi significati assunti da parole già esistenti, analizzando [...] ). Quando si sottrae parte di una o più parole collegate tra loro, si produce quel fenomeno che i linguisti chiamano tamponamento, grazie al quale il neologismo assume le caratteristiche di una forma grafica univerbata (diversabile per diversamente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli anni Cinquanta del Novecento furono proposti due approcci allo studio matematico [...] naturali – che si possono considerare astrattamente come insiemi di stringhe di parole – ha attirato l’attenzione dei linguisti. Nel lavoro del 1957 Chomsky offre un’esposizione chiara dell’insufficienza delle grammatiche di tipo 3 come modelli per ...
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SEGARIZZI, Arnaldo
Paolo Pellegrini
– Nato ad Avio in Val Lagarina (Trento) il 10 agosto 1872 dal medico Giuseppe e da Giuseppina Ravagni, compì i primi due anni di studi ginnasiali a Rovereto per terminarli [...] a Genova dal 1894 al 1895 e poi finalmente a Padova. Lì poté frequentare le lezioni del positivista Roberto Ardigò, del linguista Vincenzo Crescini e dei letterati Antonio Medin e Francesco Flamini. Con Flamini si laureò il 24 novembre 1897 con una ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...