HASDEU (o Hâjdău), Bogdan Petriceicu
Carlo Tagliavini
Filologo e storico romeno, nato a CriŞtineŞti (distr. di Hotin) in Bessarabia il 26 (16) febbraio 1838. Fece gli studî medî e universitarî in Russia. [...] uscirono solo i primi quattro volumi, che, in oltre 3000 pagine in folio, non arrivano che alla parola bărbat. Come linguista H. aveva fine intuito e solida preparazione, specie slavistica; esagerò però nella ricerca dei substrati daci e traci.
Bibl ...
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Le minoranze linguistiche
Tullio Telmon
Teoria e pratica della minoranza linguistica
Il fatto stesso che la parola minoranza sia costruita sul comparativo ‘minore’ le conferisce un ineliminabile alone [...] «nel Salento e in Calabria si parla il greco». Persone che hanno il merito indubbio di avere la consapevolezza della diversità linguistica esistente, qua e là per l’Italia, tra la lingua dello Stato (l’italiano) e talune lingue ‘altre’, ma che della ...
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In filosofia, concezione che considera l’uomo in possesso fin dalla nascita di determinate conoscenze, anteriori quindi all’esperienza. A questo significato se ne affianca talvolta un altro che rinvia [...] influenza delle correnti empiristiche e positivistiche, l’i. è stato raramente sostenuto o discusso. Una ripresa si è verificata da parte del linguista statunitense N. Chomsky: gli esiti mentalistici e le implicazioni filosofiche delle sue teorie ...
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Glottologo, nato a Bologna il 24 dicembre 1913. Allievo di C. Merlo, E. Benveniste e J. Vendryes, ha studiato all'università di Pisa e alla Scuola normale superiore della stessa città, all'università di [...] dell'Institut de France e di varie accademie, dirige dal 1960 le riviste L'Italia dialettale e Studi e saggi linguistici; ha anche diretto, per la sezione umanistica, gli Annali della Scuola normale superiore di Pisa.
Interessato allo studio delle ...
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Per hapax (legomenon) (lett. «detto una sola volta», gr. hápax legómenon) s’intende generalmente una parola che occorre una sola volta nell’intero corpus scritto di una lingua, nel lavoro di un singolo [...] esso l’intera tradizione scritta di una lingua, l’opera completa di un autore o un singolo testo. Secondo il linguista George K. Zipf, autore di una celebre e discussa legge statistica applicata alle scienze umane (1935, 1949), gli hapax sarebbero ...
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traduttese
s. m. Il linguaggio usato dai traduttori, talvolta caratterizzato da un’eccessiva semplificazione di formule e registri linguistici.
• La letteratura italiana contemporanea è scritta, anziché [...] l’unica forma in cui sanno scrivere. Spesso più scialba che sciatta: estensione di quel «traduttese» (copyright del linguista Giuseppe Antonelli), che è rimasticatura di romanzi letti solo in traduzione. (Paolo Di Paolo, Avvenire, 2 febbraio 2017 ...
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] che operano t. fra linguaggi di livelli diversi (tipicamente da un linguaggio a più alto livello a uno a più basso livello).
Linguistica
L’azione, l’operazione e l’attività di volgere da una lingua a un’altra un testo scritto od orale.
T. letterale ...
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Giornalista, autore e conduttore radiotelevisivo (Reggio Calabria 1932 - Roma 2016). Tra i padri fondatori della televisione pubblica italiana, ha iniziato la sua attività in Rai nel 1954 dopo aver vinto [...] programmi didattici come le tre edizioni di Parola mia (1985-88), trasmissione per la quale si è avvalso della collaborazione del linguista G.L. Beccaria e che è stata riproposta su Rai3 in una nuova edizione nel 2002-2003. Nel 1991 ha iniziato ...
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RUNE
Otto von Friesen
Caratteri grafici particolari al mondo germanico che compaiono inizialmente presso i Goti sul Mar Nero verso l'anno 300 d. C., raggiungono la massima diffusione tra la fine dell'antichità [...] , ma non avevano segni distinti per questi suoni, che invece erano resi rispettivamente con i e u. Soltanto entro l'ambito linguistico greco, dove in ogni modo mancano i suoni j e w in principio di parola, fu naturale che si cercassero segni speciali ...
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SAULI
Vito Antonio Vitale
. Famiglia originaria di Lucca, donde fu cacciata per guelfismo nel 1316. Riparata a Genova, abitò nei pressi di S. Giorgio e si diede al commercio, specialmente della seta, [...] e gesuiti, padre dell'Alessandro (v.) che fu santificato; Filippo (1493-1528) vescovo di Brugnato, ellenista e linguista che lasciò la ricca biblioteca all'ospedale degl'incurabili; Marcantonio (1523-1618) che fu dei più celebri giureconsulti ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...