Lewis, Ioan Myrddin
Bernardo Bernardi
Antropologo sociale britannico, nato a Glasgow (Scozia) il 30 gennaio 1930, emeritus professor della London School of Economics. Dopo essersi laureato in chimica [...] che toccano molti aspetti della cultura somala, relativi in particolare alla poesia pastorale (in collaborazione con il linguista polacco B.W. Andrzejewski, Somali poetry. An introduction, 1964), alla storia somala (The modern history of Somaliland ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] loro studio partì negli anni 1930 B.L. Whorf, cui si deve la formulazione più esplicita dell’ipotesi del relativismo linguistico (la lingua che parliamo influenza la nostra visione del mondo); la sua ipotesi, anche se discussa, ha comunque avuto il ...
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INTELLETTUALI
Zygmunt Bauman e Bruno Bongiovanni
Intellettuali
di Zygmunt Bauman
Definizione del concetto
Il termine 'intellettuali' fece la sua prima comparsa nel linguaggio del pubblico dibattito [...] . In Italia, peraltro, dove la questione è stata a lungo dibattuta, il sostantivo, forse per la resistenza del purismo linguistico, si afferma con un relativo ritardo, tanto è vero che nel 1922 Ferdinando Martini lo definisce ancora "di recentissimo ...
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Antropologia culturale
(App. IV, i, p. 138; V, i, p. 179)
Nell'ultimo ventennio del secolo l'a. è passata attraverso una serie di discussioni e di revisioni critiche del suo statuto epistemologico, che [...] statunitense K. Pike (n. 1912), sono derivati rispettivamente da (fon)emico - (phon)emic, (fon)etico - (phon)etic. In linguistica, emico riguarda la rilevanza dei dati interna al sistema studiato; etico si riferisce a dati oggettivi registrati dall ...
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(App. V, ii, p. 101; v. emozione ed emotività, XIII, p. 935)
La concezione, propria del senso comune, secondo cui le e. sarebbero reazioni irrazionali disgregatrici del comportamento appare ormai sostituita [...] della diversità e specificità delle e. nelle diverse culture (Abu-Lughod 1986; Lutz 1988). In modo assai radicale, la linguista A. Wierzbicka (1995) ha denunciato l'etnocentrismo degli scienziati sociali occidentali: essi partono dalle e. di rabbia e ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] che si materializzano in radici e generano i tipi fonetici in base ai quali si forma progressivamente il corpus linguistico. Ma lo spirito umano non conserva a lungo questa facoltà di dare espressione articolata alle concezioni della ragione: dal ...
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RAZZISMO
Alfonso Maria di Nola
(App. II, II, p. 669)
Il termine, entrato nell'uso comune negli ultimi sessant'anni, definisce anzitutto una posizione ideologica che, fondata su una grande varietà di [...] mese. Intorno all'11°-12° secolo sono investiti da un violento pregiudizio razziale i Cagots (o Agotes nella forma linguistica spagnola), popolazione dei territori baschi di Francia e di Spagna, assoggettata per secoli, fino a epoca recente, ai duri ...
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Femminismo
Chiara Saraceno
Introduzione
Il femminismo nasce dalla presa di coscienza di una asimmetria, di una disuguaglianza tra i sessi a livello sociale. È quindi innanzitutto una denuncia di tale [...] (v. Flax, 1987; v. Scott, 1988; v. Alcoff, 1988; cfr. il dibattito tra le storiche Walkowitz e Jehlen e la linguista Chevigny, in Chevigny e altri, 1989), sia, viceversa, che si tratti della ripresa della tradizione metafisica in quanto discorso ...
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Matriarcato
Eva Cantarella
Introduzione
A partire all'incirca dalla metà dell'Ottocento, viene periodicamente riproposta un'ipotesi storiografica secondo la quale dietro la storia dei gruppi patriarcali [...] ammettere la necessità di allargare il campo dell'archeologia descrittiva ad altri ambiti disciplinari, quali la mitologia comparata, la linguistica, il folklore e l'etnografia storica. E nei limiti del possibile, vale a dire nei limiti entro cui le ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] una serie di piani. Il segno è arbitrario nel suo rapporto con ciò che significa (o più precisamente, per dirla con i linguisti, il segno è duplice, ha due facce: significante e significato; il legame tra questi due aspetti, almeno per ciascun segno ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...