I cosiddetti corpora (sing. corpus) linguistici sono collezioni, per lo più di grandi dimensioni, di testi orali o scritti prodotti in contesti comunicativi reali (per es., registrazioni di discorsi o [...] è tale che anche corpora di milioni di parole possono risultare insufficienti allo studio di vari fenomeni (➔ statistiche linguistiche), e i corpora di riferimento tendono ad essere più costosi e difficili da raccogliere, e conseguentemente ad avere ...
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OTTENTOTTI
Renato BIASUTTI
Carlo TAGLIAVINI
. I coloni olandesi che nel sec. XVII si insediarono per primi intorno al Capo di Buona Speranza diedero questo nomignolo, che pare significasse "balbettante" [...] Schnalzlaute, dai francesi cliquements. Il nome di avulsivi venne loro dato da Raoul de la Grasserie e fu adottato da parecchi linguisti, fra i quali A. Trombetti; essi sono prodotti non con l'inspirazione, come si crede ancora da parecchi, ma con un ...
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McCAWLEY, James D.
Giulio Lepschy
Linguista statunitense di origine scozzese, nato a Glasgow il 30 marzo 1938. Laureato in matematica all'università di Chicago (1958), ha poi conseguito un dottorato [...] ''anarco-capitaliste'', ispirate da una parte a P. Feyerabend e dall'altra a F. von Hayek e alla Scuola austriaca. In ambito linguistico si muove nella via aperta da Chomsky, si rifà anche all'opera di autori come O. Jespersen e D. Bolinger, e si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento emerge il problema di trovare o costruire artificialmente una lingua universale [...] internazionale e inoltre poiché essa viene efficacemente utilizzata da tutti i popoli d’Oriente, potrebbe utilmente ispirare linguisti e filosofi europei per l’invenzione di una lingua universale.
Le ideografie internazionali
Per creare un’adeguata ...
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BERTOLDI, Vittorio
Tullio De Mauro
Nato a Trento il 2 apr. 1888, dopo gli studi medi, nel 1907, si trasferì a Vienna, dove fino al 1911 fu iscritto in quella facoltà di filosofia. Ancora studente, si [...] J. Vendryes, V. B., in Etudes celtiques, VII (1955), p. 243; C. Schick, Il linguaggio. Natura, struttura, storicità del fatto linguistico, Torino 1960, pp. 53, 55, 57, 69, 76-77, 79, 83; C. Tagliavini, Introduzione alla glottologia, 5 ed., Roma 1963 ...
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SIMBOLISMO fonetico
Giacomo Devoto
Corrispondenza dei suoni e del significato di una parola. Il simbolismo fonetico può essere considerato sotto tre aspetti. Il primo è quello che riguarda le origini [...] essere identificato con le basi psicofisiologiche del linguaggio. Il secondo aspetto è quello della storia di singoli elementi linguistici di origine effettivamente onomatopeica, ma che con l'andar del tempo hanno visto alterato in proporzioni varie ...
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In linguistica il prestito indica un qualsiasi fenomeno di ➔ interferenza, dovuto al contatto e all’influsso reciproco di comunità che parlano lingue diverse, e non solo lingue letterarie o generalmente [...] e paso doble (➔ ispanismi), norvegesi fiordo e slalom.
Il termine circola in italiano dall’Ottocento ed è comunemente accolto dai linguisti, anche se è nato dalla falsa idea che nel processo d’interferenza una lingua ceda qualcosa di suo che l’altra ...
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(Bălgarija; A. T., 16 bis, 81).
Sommario. - Geografia: Il nome, i confini (p. 66); Storia della conoscenza del paese (p. 66); Geologia (p. 66); Morfologia (p. 67); Clima (p. 69); Acque continentali (p. [...] , Kratovo e Kriva Palanka si ha u 〈 protosl. ï come in serbo (e non a, ä, od ă). Secondo qualche linguista bulgaro anche i dialetti della Morava sarebbero bulgari, ma le caratteristiche militano piuttosto per il serbo. Anche se non intervenissero ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] di Colonia, diretto da H. Seiler. In complesso, la ricerca sugli u. è una delle direzioni più attive e vitali della linguistica della seconda metà del Novecento.
Greenberg non solo ebbe il merito di definire una vasta gamma di proprietà che potevano ...
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ZAPOTECHI
Guido Valeriano Callegari
Carlo Tagliavini
. Popolazione del Messico meridionale, imparentata alla grande famiglia mixteco-zapoteca, divisa in più tribù e sottotribù, che apparve, secondo [...] provetti scultori, lapidarî e orafi, come provano i saggi rimasti.
Lingua. - La famiglia linguistica zapoteca, sarebbe, secondo l'opinione di molti linguisti, strettamente affine a quella mixteca con la quale formerebbe il più vasto aggruppamento ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...