. È una delle numerose denominazioni dei popoli Athabaska, usata specialmente dai linguisti francesi. La famiglia linguistica Na-Dene è stata costituita dal Sapir con la riunione di tre gruppi linguistici [...] che si ritenevano indipendenti fra loro: 1. l'Athabaska o meglio Athapaska; 2. il Haida; 3. lo Tlingit.
Per la famiglia Athabaska, v. questa voce. Il gruppo Haida (chiamato Skittagetan nella classificazione ...
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Grande famiglia di lingue indigene dell’America Settentrionale. La denominazione è stata creata artificialmente dai linguisti affiancando le due voci che nei due gruppi in cui si articola questa famiglia [...] parlato sulla costa californiana dal Golden Gate fino a Monterey (quest’ultimo gruppo era un tempo considerato una famiglia linguistica, chiamata mutsum). In epoca più recente nella famiglia p. sono state incluse alcune lingue dell’Oregon, il chinook ...
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. I suoni avulsivi (così chiamati da Raoul de La Grasserie) sono detti dai linguisti inglesi clicks, dai Tedeschi schnalze o Schnalzlaute, dai Francesi cliquements, ecc.; sono suoni consonantici prodotti [...] La rarità degli avulsivi, il fatto che nel Nama si usano solo come iniziali e altri indizî hanno spinto alcuni linguisti a considerare gli avulsivi non come semplici consonanti, ma come elementi morfologici: J. C. Wallmann, nella sua Formenlehre der ...
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Linguista russo (Vologda 1848 - Petrozavodsk 1914); prof. (1875-1901) all'univ. di Mosca. Formò alla propria scuola buona parte dei linguisti russi; nella sua scarsa produzione (si occupò soprattutto di [...] problemi d'accento e del balto-slavo), F. sostenne spesso teorie arrischiate, ma sempre suggestive. Di lui furono pubblicati postumi: Kratkij očerk sravnitel´noj fonetiki indoevropejskich jazykov ("Compendio ...
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zoosemiotica Disciplina che studia il comportamento comunicativo degli animali, ovverosia, il linguaggio degli animali. Termine e disciplina si devono all’iniziativa di un gruppo di linguisti (C.F. Hockett, [...] di costituire vaste classificazioni delle possibilità semiotiche nel regno animale. Venuto a mancare l’apporto dei linguisti, che studiavano il comportamento comunicativo degli animali solo indirettamente, e non essendosi mai veramente ottenuto un ...
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PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] che le analisi della p. chomskiana e cognitivista, finora dominanti, non sono le uniche in grado di dar conto delle capacità linguistiche e del loro sviluppo. Tuttavia, la p. connessionista fino a oggi ha dato l'impressione di volersi limitare a dare ...
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Caso della declinazione latina, collocato dai grammatici antichi al sesto posto nell’ordine dei paradigmi flessionali. In età moderna la denominazione è stata applicata dai linguisti occidentali anche [...] a casi di altre lingue indoeuropee (per es., sanscrito e indoeuropeo ricostruito). Nel latino d’età classica l’a. è individuato da morfemi specifici soltanto nel singolare dei nomi della prima, terza, ...
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strutturalismo Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, costituisce cioè un insieme organico [...] statunitensi F. Boas, R. Benedict, E. Sapir, nella teoria economica e nella sociologia fin dal tardo 19° sec., in linguistica con F. de Saussure ecc. In generale, si distinguono uno s. ontologico, di carattere naturalistico e antistoricistico; uno s ...
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La regionalità nella lessicografia italiana
Carla Marello
Salvatore Claudio Sgroi
Cenni storici
Dall’Ottocento in poi il dizionario monolingue della lingua nazionale in Europa ha rivestito, almeno [...] G.L. Beccaria, Torino 2009, pp. 8-25 e pp. 65-66.
S.C. Sgroi, Per una grammatica ‘laica’. Esercizi di analisi linguistica dalla parte del parlante, Torino 2010.
Enciclopedia dell’italiano, a cura di R. Simone, G. Berruto, P. D’Achille, Istituto della ...
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GLOSSEMATICA
Rita D'AVINO
. Dottrina linguistica elaborata, a partire dal 1931, in seno al Cercle linguistique di Copenaghen, e formulata nei suoi principî costitutivi teorici e metodologici da L. Hjemslev, [...] ma la connessa istanza formalista, denunziata essa pure da F. de Saussure, e accolta dallo strutturalismo, è sviluppata dai linguisti danesi fino a considerare fuori dei limiti scientifici della ricerca lo studio di ciò che essi chiamano la "sostanza ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...