MICENEO
Anna Sacconi
(App. IV, II, p. 471)
Linguistica. - Ricordiamo preliminarmente che è invalso l'uso d'indicare convenzionalmente con il nome di m. la lingua dei testi greci scritti nel 2° millennio [...] dalla vicinanza geografica che accomunava tutti i popoli greci tra il 2000 e il 1200 a.C. Di conseguenza gli scambi linguistici e culturali tra i gruppi dialettali nel 2° millennio furono molto più intensi di quanto si potesse pensare all'epoca di ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] questione che cosa fosse quello studio della lingua che è oggetto non dei critici e degli storici della poesia, ma dei linguisti", da Discorsi di varia filosofia, 1945, I, p. 214), a mmettendo l'uso di pseudoconcetti per analizzare il linguaggio non ...
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Etnologia
Francesco Remotti
sommario: 1. Oscillazioni terminologiche. 2. Le dimensioni anthropos e ethnos. 3. L'attrazione dell'antropologia. 4. Convergenze sul terreno. 5. Un presente prima della modernità. [...] quale rientravano, a pari titolo, l'antropologia fisica, l'archeologia, l'etnologia (ovvero lo studio culturale dell'uomo), la linguistica (ibid., pp. 12 e 17-18). Del resto, anche nel Regno Unito l'antropologia fisica era stata privata del monopolio ...
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Il romanzo della globalizzazione
Stefano Calabrese
Dal romanzo postmoderno al global novel
A lungo, nel corso del Novecento, il romanzo ha rischiato di soccombere sotto il peso delle proprie ambizioni: [...] a Jorge Luis Borges, John Barth, Samuel Bellow, Günter Grass e, in Italia, a Carlo Emilio Gadda: l’espressionismo linguistico, il ricorso a lingue assolute e depurate come in Beckett, o del tutto inventate secondo il memorabile e fallimentare esempio ...
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Programmazione, linguaggi di
Gian Marco Todesco
I computer «possono fare tutto quello che gli sappiamo ordinare» scriveva nel 1842 Ada Augusta Byron Lovelace, considerata la prima programmatrice della [...] Roussel e Robert A. Kowalski sviluppano il Prolog con l’obiettivo di creare uno strumento per la ricerca in linguistica computazionale. Dotato di una sintassi e di una semantica semplici e chiare, orientato alla descrizione del problema più che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’etnologia e l’antropologia culturale nascono nel corso dell’Ottocento come saperi riconoscibili [...] una complessa gestazione. Il tardo Illuminismo teorizza già uno studio comparato dei popoli dal punto di vista fisico, linguistico e “morale” (culturale) denotandolo come un’impresa capace di affratellare l’umanità intera in una visione unitaria del ...
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GOIDANICH, Pier Gabriele
Domenico Proietti
Nacque a Volosca, nel comune di Abbazia, in Istria, il 30 luglio 1868 da Pietro e Antonietta Stuparich. La famiglia era originaria dell'isola di Lussino, che [...] E. Rosamani, P.G. G., in Pagine istriane, s. 4, V (1964), pp. 193-201; L. Heilmann, P.G. G. e la moderna linguistica, in Atti dell'Accademia delle scienze dell'Istituto di Bologna, classe di scienze morali, Rendiconti, s. 5, LVI (1967-68), pp. 26-36 ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] a temi astratti e al bello scrivere che alle tante esigenze pratiche della vita quotidiana, ha dovuto adattare i suoi mezzi linguistici ed estendere le sue risorse per adattarsi anche a questo nuovo raggio d’azione. Si sono in tal modo manifestati ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] la polisemia è un fenomeno normale: si pensi, per es., alla varietà di significati di morfema o di fonema in linguistica.
Di fronte al crescente bisogno di denominazioni tecniche e scientifiche agisce, infatti, il principio dell’economia, volto a ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] a un altro, oppure i mutamenti innescati nella competenza del parlante dal contatto tra due o più lingue (➔ contatto linguistico).
L’interferenza è uno dei fattori del mutamento diacronico delle lingue. In casi di contatto intenso e prolungato e in ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...