Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia [...] della linea di sinistra e riprese quota l’ala moderata e pragmatica del partito.
Alla morte di Mao Zedong (1976), con l della Repubblica Popolare, presentandosi il problema dell’unità linguistica della C., si giunse nel 1955 alla formulazione ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] a modello le teorie e i metodi della linguistica strutturale, gli antropologi hanno sempre sottolineato il tuttavia restano non garantite (P. Ricoeur), fino alla teoria semantico-pragmatica del s. di U. Eco.
Geografia
In cartografia, si chiamano ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] norma, una legge; l’esempio più ovvio è il s. linguistico). In rapporto all’interpretante il s. può essere un rema ( signs (1938) della teoria dei s. in sintassi, semantica e pragmatica, intesa come analisi e studio della situazione in cui il s. ...
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Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica [...] soluzione è nota come ‘realismo moderato’.
Linguistica
U. linguistici L’insieme di proprietà che risultano può essere o iniziale o finale).
La seconda spiegazione è pragmatica. Le lingue sono somiglianti, in questa prospettiva, perché servono ...
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LINGUAGGIO.
Andrea Moro
– Gli sviluppi della linguistica formale e della ricerca in ambito neurobiologico. Bibliografia
Gli sviluppi della linguistica formale e della ricerca in ambito neurobiologico. [...] restrittiva della nozione di parametro linguistico – cioè di una variazione pragmatica moderna, in particolare della teoria delle massime conversazionali e della pertinenza, nel descrivere la comunicazione umana, dagli atti linguistici ...
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Televisione
Luigi Rocchi
Carlo Sartori
Giuseppe Santaniello
Aldo Grasso
Giuseppe Cereda
Federico di Chio
Peppino Ortoleva
(XXXIII, p. 439; App. II, ii, p. 964; III, ii, p. 914; IV, iii, p. 600; [...] ricezione e di consumo del prodotto, piuttosto che nei diversi modi linguistici e nei diversi metodi di ideazione e di produzione. In possibilità di essere 'tecnica del reale', più vivace e pragmatica, alla ricerca di un nuovo e diverso rapporto col ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] e ha conseguentemente esercitato un influsso imponente sui dibattiti pragmatici, sovente intersecando aree disciplinari e branche di ricerca diverse ma correlate, quali la linguistica testuale e la sociolinguistica, la neoretorica, la psicologia ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] attico -ττος) e in -σ(σ)α, attestano un tipo linguistico non indoeuropeo né semitico, il cui dominio si estendeva dall'Asia epico; fra lo spirito lirico-musicale e lo spirito pragmatico-discorsivo-razionale che finirà per prevalere presso gli Ioni ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] fin dai racconti di Luuanda (1964) si deve la ricerca più originale in campo linguistico (Nós os do Makulusu, 1975), o Pepetela (pseud. di A.C.M una certa tendenza sentimentale, edonistica e pragmatica, dalla riscoperta sotto uno sbandierato cinismo ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] Dölger, op. cit., pp. 67, 74 seg.).
Mediante la Pragmatica sanctio pro petitione Vigilii, trasmessaci solo in un sunto, e che si , si preparò nel mondo greco quello stato di duplicità linguistica che nel Medioevo bizantino è già un bel pezzo innanzi ...
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pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...