Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] , Bologna, il Mulino (1a ed. 2003).
Jakobson, Roman (1966), Saggi di linguistica generale, Milano, Feltrinelli.
Levinson, Stephen C. (1993), La pragmatica, Bologna, il Mulino (ed. orig. Pragmatics, Cambridge, Cambridge University Press, 1983 ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] ogni caso la reduplicazione sembra agire sulla forza illocutiva (➔ pragmatica; ➔ illocutivi, tipi) dell’enunciato. Il fenomeno è già , Torino, UTET.
Simone, Raffaele (200819), Fondamenti di linguistica, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1990).
Wierzbicka ...
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I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] chiudere un’interazione, un po’ della sua efficacia pragmatica, dal momento che tende infatti spesso ad essere in Dialetti e lingue nazionali. Atti del XXVII congresso della Società di Linguistica Italiana (Lecce, 28-30 ottobre 1993), a cura di M.T. ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] e dei dialetti d’Italia. Atti del XXXI congresso della Società di Linguistica Italiana (Padova, 25-27 settembre 1997), a cura di P. amp; Marotta, Giovanna (1989), Fra grammatica e pragmatica. La geminazione consonantica in latino, Pisa, Giardini ...
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La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] negli ultimi decenni a privilegiare l’efficacia pragmatica del testo, sicché scopo del traduttore sarebbe o interlineare. La traduzione interlineare, usata dai filologi e dai linguisti per commentare esempi, è costituita da una prima riga in cui ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] bambini tra i 12 e i 16 mesi, agli inizi del loro apprendimento linguistico; prima di quell’età l’uso del baby talk è saltuario, mentre dopo
Savoia, Leonardo M. (1984), Grammatica e pragmatica del linguaggio bambinesco (baby-talk). La comunicazione ...
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Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] dove ha la funzione di segnalare la presenza di una implicitazione pragmatica negativa (Manzotti & Rigamonti 1991: 298):
(21) . Atti del X congresso della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana (Basilea, 30 giugno - 3 ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] Emilia (2004), Testuali parole. La dimensione pragmatica e testuale del discorso riportato, Milano, Franco Angeli.
Castellani, Arrigo (1995), Sulla formazione del sistema paragrafematico moderno, «Studi linguistici italiani» 21, pp. 3-47.
Castellani ...
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Sono in generale definiti substandard gli elementi che, nell’architettura sociolinguistica di una lingua (➔ varietà), stanno al di sotto dello standard (➔ italiano standard), vale a dire occupano i settori [...] e diretta, principi di naturalezza, semplificazione e adeguamento pragmatico e funzionale al contesto (Berruto 1990; Simone 1991). Nel comportamento linguistico substandard i parlanti tendono a: introdurre regolarità, generalizzazioni analogiche ...
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La ridondanza pronominale (del tipo a me mi pare) è caratteristica della produzione linguistica orale informale (➔ colloquiale, lingua) e risponde a un’esigenza pragmatica di intensificazione dell’informazione, [...] attestabile già, di là dalle diverse tipologie, nell’italiano dei secoli scorsi (per il Decameron di Boccaccio, cfr. Stussi 1995 e Vitale 2002).
Nell’italiano contemporaneo, di là dalla dislocazione (alla ...
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pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...